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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Anmil Piacenza rinnova le cariche istituzionali

Sabato 14 dicembre la sezione territoriale Anmil di Piacenza sarà impegnata nel Congresso Territoriale, che vedrà 40 eleggere i 7 nuovi membri del Consiglio territoriale, unitamente al consigliere regionale ed ai partecipanti al IX Congresso Nazionale di Roma

E’ tempo di rinnovo per le cariche istituzionali di Anmil Piacenza. Domani, sabato 14 dicembre, infatti, la sezione territoriale Anmil di Piacenza sarà impegnata nel Congresso Territoriale, che vedrà 40 eleggere i 7 nuovi membri del Consiglio territoriale (tra i quali verrà successivamente indicato il nuovo presidente), unitamente al consigliere regionale ed ai partecipanti al IX Congresso Nazionale di Roma. 

Giovanni Ferrari, che ha rivestito la carica di Presidente Territoriale dal 2014, lascia la presidenza di Anmil cedendo il testimone dopo un mandato intenso ed emozionante: 6 anni di iniziative e battaglie per migliorare la quotidianità di coloro che sono rimasti vittime di infortuni sul lavoro e soprattutto per prevenirle. «Sono stati sicuramente sei anni intensi - commenta Giovanni Ferrari - per cercare di affermare sempre di più una cultura della sicurezza necessaria per evitare le fin troppe tragedie che ogni giorno avvengono sul lavoro. L’eredità lasciata da Bruno Galvani era ingente, insieme ai miei Consiglieri ho scelto di mantenere vive le iniziative create dal mio predecessore perché ne riconoscevo l’importanza, e di potenziare ancora di più il livello di assistenza a favore dell’utenza che si è presentata allo sportello dell’Associazione in questi anni. Assistenza che si è tradotta in aiuto nell’ambito sanitario, sociale, fiscale, individuando i percorsi appropriati e le prestazioni corrette, necessarie per migliorare la vita dei cittadini piacentini».

I numeri del mandato Ferrari 2014/2019: 

6 le Giornate Nazionali, celebrate istituzionalmente ogni anno nella seconda domenica di ottobre, al fianco di istituzioni ed autorità locali, per commentare quei dati sempre più drammatici che avvolgono il mondo delle invalidità sul lavoro. 

21 i Premi Anmil: riconoscimento assegnato a chi nella propria vita personale o lavorativa si è impegnato per promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, la ricerca scientifica e l’integrazione sociale dei cittadini disabili, in questi sei anni è stato consegnato, tra gli altri, a personalità come il fotografo Sebastiao Salgado, il prof. Vittorino Andreoli, il cantante Danilo Sacco, l’attrice Enrica Bonaccorti, i giornalisti Emiliano Fittipaldi ed Ezio Mauro, al compianto Corrado Gualazzini, che per tantissimi anni ha coordinato molte iniziative dell’Associazione. Il Premio Anmil è da anni un momento molto importante per mantenere i riflettori accesi sul tema della sicurezza sul lavoro, per accrescere la sensibilità ed infonderne l’impegno, perché di lavoro si muore, ci si ammala e ci si infortuna ancora tanto, in Italia. «Ricordo con emozione le parole di Vittorino Andreoli, nel momento in cui ha ritirato il Premio Anmil, - commenta Giovanni Ferrari - il quale ha espresso il concetto di dolore “evitabile”, effettuando una distinzione tra il dolore inevitabile, che fa parte della condizione umana e che contribuisce all’umanità, e quello evitabile - riferibile alle morti sul lavoro - che è insopportabile, per cui bisogna fare di tutto perché questo non faccia più parte della nostra storia».

13 gli artisti che si sono esibiti per il Tributo Anmil alle Vittime del Lavoro, concerto musicale organizzato principalmente nella data simbolica del Primo Maggio, evento che vuole onorare la memoria di chi per il lavoro o sul lavoro ha perso la vita o l’integrità fisica, sensibilizzando la cittadinanza e le istituzioni circa la gravità del fenomeno infortunistico italiano. Tra questi, sul palco di Anmil hanno suonato i piacentini Daniele Ronda, Simone Fornasari, il cantautore Mario Venuti e la Treves Blues Band. 

7mila gli studenti formati, dalle scuole elementari agli istituti superiori, portando la testimonianza di cosa significhi vivere il dramma di un infortunio sul lavoro, che cambia la vita per sempre. Quale migliore occasione per mettere a disposizione dei ragazzi la propria esperienza persona ed accendere una luce nelle coscienze spesso inconsapevoli? «Parlare con i giovani è entusiasmante, - racconta Ferrari - portiamo la nostra testimonianza cercando di fare capire come un infortunio sul lavoro possa capitare, purtroppo, a tutti, in qualsiasi momento, mostrando che può davvero cambiare la vita. Per questo è fondamentale mettere in atto tutte le misure di sicurezza possibili, ed essere sempre consapevoli dei rischi che si stanno correndo. Non a caso, il titolo degli incontri formativi che abbiamo realizzato è “la sicurezza è questione di scelta, non di fortuna». 

Più di 20 le iniziative di sensibilizzazione messe in atto relativamente ai vari aspetti del mondo della disabilità: a partire dalle indagini e le ispezioni circa l’accessibilità di uffici, esercizi pubblici, studi medici e mezzi di trasporto, alle mostre fotografiche sul tema della disabilità, ai momenti istituzionali al fianco dei Sindacati per combattere per un lavoro più sicuro, fino ad arrivare al cortometraggio “Senza peccato” sul tema della sessualità e disabilità ed allo spot “Non raccontiamoci favole” trasmesso sulle reti nazionali. 

«Ringrazio di cuore la dipendente della sede Anmil di Piacenza Alessandra Rao e tutti i miei consiglieri, per avermi sempre supportato ed aiutato nelle tante iniziative intraprese, - conclude Giovanni Ferrari - così come tutti i volontari dell’Associazione e il presidente della Fondazione Anmil Bruno Galvani, perché un viaggio così significativo non sarebbe stato possibile affrontarlo da solo. Confermo che rimarrò sicuramente all’interno di Anmil perché credo nell’Associazione e credo nella mission che da più di 70 anni viene difesa e portata avanti anche livello nazionale, perchè penso che non ci siano persone più adatte a combattere questa battaglia di quelle che sono state toccate da questo dramma. Siamo invalidi del lavoro e in quanto tali conosciamo la sofferenza che c’è dietro i numeri delle statistiche, che non sono solo dati, sono persone e famiglie». Si voterà anche per eleggere i nuovi partecipanti al Congresso nazionale Anmil, che si terrà a fine marzo a Roma e qui ad essere uscente dalla sua carica di presidente della Fondazione Anmil onlus e di consigliere nazionale è il piacentino Bruno Galvani, già al comando per tanti anni della sede locale. «Desidero innanzitutto ringraziare il presidente Ferrari per l’impegno profuso a favore delle Vittime del lavoro ma anche della società tutta – esordisce Galvani – ed anche perché insieme abbiamo lavorato davvero bene su temi anche complicati, come per esempio la sessualità nella disabilità. Anche la grande avventura del Tour Anmil per la sicurezza nei luoghi di lavoro è stata concepita proprio a Piacenza, con l’aiuto fondamentale di Alessandra. Per quanto riguarda il rinnovo delle cariche nazionali, è prematuro fare previsioni, ma sono sicuro che Piacenza, pur non essendo una sede grande come numeri di soci, anche questa volta saprà essere all’altezza della sua storia: partendo dal mio mentore e storico presidente Armando Braghi (che oggi ha ben 96 anni ed è ancora vicino all’Associazione), siamo sempre riusciti a dimostrare le nostre capacità e passione negli organi dirigenziali al massimo livello. Se i nostri delegati sabato riterranno di darci la loro fiducia, proveremo ancora a lavorare per avere una società rispettosa dei diritti di tutti, disabili compresi».

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