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Applausi sotto le stelle per chi dedica il proprio tempo agli altri

Oltre 230 i partecipanti alla Cena organizzata da "Essere Vigolzone" in favore dell'Hospice di Piacenza

E’ il momento degli applausi. Applausi per le 230 persone che hanno scelto di partecipare alla cena bianca Sotto le Stelle promossa dall’associazione “Essere Vigolzone”, per chi ha organizzato l’evento, per l’agriturismo “La Tosa” che ha fornito location e pensato al menù. Ma, soprattutto, applausi a chi dedica il proprio tempo ai malati e a chi non considera la malattia un tabù di cui non si può parlare. E, quindi, applausi ai medici, infermieri e volontari che, ogni giorno, con dedizione, si occupano degli ospiti dell’Hospice “La Casa di Iris” a Piacenza. «Oltre due terzi degli intervenuti – sottolinea Gianluca Argellati, vicepresidente dell’associazione “Essere Vigolzone” – erano provenienti dalla provincia, a testimonianza che l’Hospice non è inteso come una realtà strettamente aderente al capoluogo, ma come un servizio esteso al territorio in generale. Una struttura che è entrata nel cuore dei piacentini, e non solo di coloro che ne hanno avuto un’esperienza familiare, ma anche di chi ha capito fino in fondo l’importanza di non essere lasciati soli nel momento più difficile, di avere un sostegno e, soprattutto, la possibilità di non perdere mai la dignità». Alla cena sono intervenute anche le Autorità, dal sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri insieme agli assessori Federica Sgorbati e Massimo Polledri, a quello di Vigolzone Francesco Rolleri, il vicesindaco di Caorso Fabio Callori, il presidente della Pro Loco Camillo Ronda e, ovviamente i vertici dell’Associazione Diego Bellini (presidente) e Gianluca Argellati (vice). Un colpo d’occhio eccezionale, in una serata altrettanto eccezionale: «Il presidente della Fondazione “La Casa di Iris”, Sergio Fuochi, ha voluto ringraziarci in più di un’occasione durante la serata. Ma siamo noi, tutti noi, che dobbiamo ringraziare i medici, il personale infermieristico e tutti i volontari che permettono a questa struttura di essere un fiore all’occhiello nel panorama dell’assistenza ai malati inguaribili». L’Hospice di Piacenza, lo ricordiamo, ospita oltre 350 pazienti ogni anno, con una permanenza media di venti giorni. Giorni difficili, ma soprattutto, giorni di conquista della dignità, di riscoperta dei valori importanti, di consapevolezza della bellezza delle persone che sanno starti accanto e riescono in una missione che sembra impossibile: riportare il sorriso. E la serata di ieri alla Tosa di Vigolzone di sorrisi ne ha dispensati a centinaia. E’ stato giusto applaudire. 

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