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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Farini

Aree marginali, residenti e operatori a confronto sul futuro

Valnure, un approfondimento sulle opportunità offerte dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne per le aree marginali

L’associazione Prospettive – ricerca partecipata, con sede a Farini, per iniziativa di Manuela Ferrari ha organizzato una “chiacchierata” online tra Filippo Tantillo, territorialista che ha partecipato alla nascita della Strategia Nazionale delle Aree Interne, espressione del Ministero della Coesione Territoriale e Francesco Silvestri, economista ambientale che segue l’applicazione della strategia nell’Area Interna Appennino Piacentino Parmense. L’incontro è stato seguito da una trentina di persone tra residenti e operatori della zona e professionisti interessati al tema.

Le aree interne comprendono i comuni italiani più periferici, in termini di accesso ai servizi essenziali (salute, istruzione, mobilità), caratterizzati da una ricca biodiversità climatica e naturale che a sua volta ha favorito la diffusione e la sopravvivenza di prodotti agricoli diversi. La Valnure presenta aree interne ricche di risorse naturali e culturali da sviluppare all’insegna della sostenibilità. I due ospiti hanno ripercorso gli esordi della Strategia delle Aree Interne e la logica secondo la quale si è sviluppata, l’innovazione nel concepire i finanziamenti sul territorio in termini di investimenti e non di compensazione o di emergenza, avviando innanzitutto una fase di ascolto del territorio: “andare sul territorio” per comprendere quali possano essere le iniziative e le pratiche che hanno maggiore forza e potenzialità di consolidamento e di sviluppo. Un approccio –è stato detto –che è “10 anni avanti” rispetto alla tradizione delle nostre politiche nazionali, ma non ci si nasconde che il cambiamento è difficile e al tempo stesso necessario.

Sono stati messi in luce i limiti dovuti certamente alla complessità e alla gravità della situazione dello spopolamento, alla debolezza della pubblica amministrazione, ai tempi di realizzazione che scoraggiano per i tempi lunghi, ma si è riconosciuta evidente l’importanza del valore di un confronto sostanziale con il territorio perché il livello centrale possa dare impulso a un intervento efficace. La discussione si è particolarmente vivacizzata sul tema del raccordo tra pubblica amministrazione e iniziativa locale: perché il supporto abbia senso è importante che le iniziative siano integrate e non si limitino a essere operazioni frammentate che rischiano di essere effimere e poco efficaci per un reale rilancio delle aree.

L’Area Interna Appennino Piacentino Parmense è costituita da 11 Comuni tra Valnure, Val Ceno e Valdarda: l’assistenza tecnica di ascolto e supporto nell’intercettare finanziamenti sarà ancora attiva per i prossimi tre anni. Per essere utile deve essere sostenuta da un territorio in grado di collaborare. Questa è la vera sfida.

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