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Associazione 'Sentiero del Tidone', decisioni importanti per il futuro del sodalizio in ottica di rinnovamento

Apportate alcune modifiche allo statuto che era ancora quello originario del 2012. Nuova e vera connotazione in Associazione di Promozione Sociale (APS)

L'associazione 'Sentiero del Tidone', durante l'ultima assemblea del 2019, ha preso decisioni importanti per il futuro del sodalizio in ottica di rinnovamento e per proiettare verso il futuro l'ambizioso progetto nato nel 2012.

«Per questo motivo - spiega il presidente Daniele Razza - abbiamo apportato alcune modifiche di una certa rilevanza allo statuto che era ancora quello originario del 2012. In questi anni sono sorte nuove esigenze ed abbiamo colto l'occasione per rivederlo in ogni suo punto e abbiamo contestualmente deciso, all'unanimità, di diventare Associazione di Promozione Sociale (APS) mentre prima non avevamo, da statuto, una vera e propria connotazione».

Una riunione in cui si è fatto il punto anche sulla gravosa manutenzione dell'intero tratto di 69 chilometri che costeggia l'asta del torrente Tidone. «Purtroppo quest'anno in due occasioni l'ingrossamento del torrente ha provocato numerosi danni: quello di Maggio è stato risolto grazie ancora una volta all'impegno dei nostri associati, a partire da Mario Capucciati che è il promotore e responsabile della manutenzione del Sentiero. Gli ultimi danni si sono avuti pochi giorni fa': a seguito delle forti piene ci troviamo costretti a dichiarare parzialmente inagibile il percorso tra Trevozzo e Nibbiano e alcuni punti nel comune di Borgonovo vicino a Bilegno e Breno. Consigliamo comunque la massima attenzione su tutto il tracciato. Relativamente ai tagli erba annuali, invece, vogliamo ringraziare le quattro amministrazioni comunali piacentine attraversate dal sentiero (Rottofreno, Borgonovo Val Tidone, Pianello Val Tidone, Alta Val Tidone) che hanno partecipato, lo scorso anno, ad un bando regionale per la manutenzione e la cartellonistica dei sentieri. Il Sentiero del Tidone, in quanto ufficialmente riconosciuto da anni a livello regionale, aveva già tutte le carte in regole per partecipare e grazie a questi finanziamenti sono stata coperte una buona parte delle spese derivanti dai quattro tagli effettuati nel corso dell'anno. Oltre all'opera di manutenzione, il bando ha permesso l'installazione di una serie di cartelli stradali (che sono già stati posizionati in estate) per indicare i vari punti di accesso al sentiero e alcune bacheche in fase di definizione. Il comune Alta Val Tidone ha voluto, in aggiunta, cofinanziare il progetto e questo ha permesso la posa di ulteriori cartelli e al realizzazione di ben tre nuove bacheche, oltre a garantire una copertura maggiore dei costi dei vari tagli in un territorio su cui insistono 18 chilometri dell'intero tracciato. Ci auguriamo che questi bandi possano essere riconfermati nei prossimi anni per permettere la sopravvivenza del Sentiero».

La serata è stata utile per ribadire la posizione dell'associazione su eventi in cui sono coinvolti mezzi a motore e che utilizzano il Sentiero «Ribadiamo nuovamente - prosegue il presidente Razza - che il Sentiero del Tidone non è una pista da cross o similare. Ricordiamo inoltre che se non ci fosse il sentiero queste iniziative non si svolgerebbero o avrebbero luogo in altre zone e pertanto invitiamo gli organizzatori a non prendere in considerazione l'ipotesi di utilizzo del Sentiero del Tidone per le loro iniziative e soprattutto invitiamo le autorità competenti che concedono le opportune autorizzazioni di fruizione dei percorsi a tenere in considerazione l'importanza e la fragilità del Sentiero del Tidone. Quest'anno sono state ben tre le manifestazione di questo tipo e pertanto è opportuno agire quanto prima per evitare danni sul percorso che inevitabilmente eventi come questi arrecano».

Sono state relazionate le varie iniziative che hanno coinvolto il Sentiero del Tidone nel 2019 e iniziato a programmare quelle del nuovo anno che verranno svelate prossimamente e che saranno delle novità assolute sia per il sentiero che per l'intera vallata.

Anche il logo dell'associazione ha subito delle modifiche: rispetto a quello originale è stata aggiunta la dicitura 'Pavia' (inizialmente il Sentiero del Tidone era presente solo nel territorio piacentino) e modificati i colori delle frecce che rappresentano quelli riportati sui vari cartelli direzionali presenti lungo il percorso.

Sono stati infine presentate la guide escursionistiche ufficiali del 'Sentiero del Tidone' che saranno a disposizione di coloro che vorranno avvalersi di questo servizio: si tratta di Mirna Filippi, esperta guida AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) che risiede in vallata e che collabora da parecchi anni a progetti ed eventi di turismo ecosostenibile e più recentemente per la Camera di Commercio di Pavia nell'accreditamento europeo della Via Maelica e del cammino di San Colombano. Come guide cicloturistiche sono stati ufficializzati Massimiliano Bravi, che, oltre ad essere una guida ciclo - turistica - sportiva ufficialmente riconosciuta da FCI (federazione Ciclistica Italiana) e CONI, ha conseguito diversi attestati come tecnico allenatore di secondo livello FCI e di partecipazione a corsi e seminari sullo sviluppo del turismo sportivo e di Web Marketing, e Marco Guarnieri, maestro istruttore TM1 FCI e guida cicloturistica FCI che nel 2019 ha svolto una serie di attività sull'argomento (istruttore e guida MTB, creazione escursioni guidate in varie zone della provincia di Piacenza e realizzato viaggio itinerante di 400 chilometri da Piacenza a Trento).

«Siamo felici di aver individuato queste persone che sono già dei riferimenti importanti a livello provinciale e regionale e che hanno accettato di diventare le prime guide di riferimento del Sentiero del Tidone. Vogliamo ringraziarli perchè porteranno utili consigli e soprattutto si potrà iniziare a pensare di poter far crescere il progetto 'Sentiero del Tidone' e, contestualmente, far fronte ad un'esigenza che ci è stata richiesta più volte da gruppi provenienti da varie zone d'Italia e che richiedevano un certo livello di assistenza (guide autorizzate e ufficialmente riconosciute con relativo patentino). Anche in questo caso abbiamo colmato una mancanza alla quale, finora, non avevamo ancora trovato la soluzione», ha concluso Daniele Razza.

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