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Bando da 10 milioni di euro per gli under 40 che ristrutturano la prima casa sull'Appennino

Le domande potranno essere presentate online dal 15 settembre al 15 ottobre per acquistare alloggi o fare lavori di ristrutturazione in edifici già esistenti

Mettere su casa in montagna: un‘opportunità per coppie o nuclei familiari che vogliono scegliere di vivere in borghi e paesi dell’appennino. Arriva dalla Regione un aiuto concreto destinato a chi compra o ristruttura immobili nelle aree montane, attraverso un bando, approvato dalla Giunta e appena pubblicato, che mette a disposizione 10 milioni di euro per contributi a fondo perduto in 119 comuni appenninici dell’Emilia-Romagna.

“Il sostegno alle famiglie - afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presentando l’iniziativa in videoconferenza – è parte vitale del pacchetto che abbiamo messo a punto per una reale ripresa delle attività economiche e della vita quotidiana dei cittadini. Dopo i forti investimenti realizzati a favore della montagna tra il 2015 e il 2019 - oltre 1 miliardo di euro tra fondi Bonaccini-Lori conf stampa 6 maggio-2regionali, statali ed europei -, confermiamo e rilanciamo il nostro impegno per uno sviluppo equilibrato e di qualità di questi territori, sostenibile da un punto di vista ambientale e vicino ai bisogni delle comunità locali. In particolare, rispettiamo l’impegno che avevamo preso di sostenere concretamente chi vive o va a vivere in un comune montano, contrastando l’abbandono e lo spopolamento dei paesi e dei borghi dell’appennino. Comuni, lo ricordo, che in ogni bando regionale cerchiamo di sostenere con criteri di premialità per chi vi abita e lavora, nei quali abbiamo dimezzato l’Irap per imprese, commercianti, artigiani e lavoratori autonomi, azzerandola per le nuove aziende e le startup, e che rappresentano un valore aggiunto in termini di cultura e storia del territorio”. 

Il contributo, che va da un minimo di 10 mila a un massimo di 30 mila euro è finalizzato all’acquisto della casa in proprietà (limitatamente ad alloggi o immobili già esistenti, senza consumo di suolo ulteriore), o al recupero di patrimonio edilizio esistente adibito o da adibire a prima casa, o per un mix di acquisto e recupero. Le domande potranno essere presentate dal 15 settembre al 15 ottobre prossimi, avendo prima il tempo di definire scelte e decisioni di acquisto o ristrutturazione. Il bando è pubblicato al seguente link: https://bit.ly/2yAxIrh

“In questa fase - spiega l’assessore regionale alla Montagna e pianificazione territoriale, Barbara Lori - questa misura si inserisce a pieno titolo tra quelle messe in campo dalla Regione nell’ambito della fase 2. Mettiamo a disposizione dei nuclei familiari, anche composti da una sola persona, e del territorio 10 milioni di euro da investire nell’acquisto e nella ristrutturazione di un’abitazione nei comuni di montagna con l’obiettivo di favorire il ripopolamento del nostro Appennino e il recupero del patrimonio edilizio dei borghi. Lo facciamo rivolgendo un’attenzione particolare alle giovani coppie con contributi che, sommandosi alle detrazioni fiscali previste dalla legge, rappresentano un volano per il rilancio dell’economia a partire da uno dei settori più colpiti, quello immobiliare e dell’edilizia. Anche per questa ragione abbiamo voluto riservare una premialità agli interventi affidati e realizzati da imprese locali.  Il bando che presentiamo oggi è il primo tassello di una più generale e rinnovata strategia regionale per il rilancio della montagna sulla quale stiamo avviando un confronto con gli enti locali e le associazioni interessate”.

I COMUNI PIACENTINI

Nella fascia 1 del bando sono compresi i comuni di Alta Val Tidone (ma solo il territorio di Pecorara), Bettola, Gropparello, Coli, Cerignale, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Morfasso, Ottone, Zerba, Piozzano, Vernasca. 

Nella fascia 2 sono compresi Travo e Bobbio. 

A chi si rivolge il bando

I contributi sono concessi a persone con i seguenti requisiti di età e residenza: almeno uno dei componenti il nucleo familiare (ad esclusione dei figli) deve essere nato dopo il 1^ gennaio 1980 ed avere quindi al massimo 40 anni; almeno uno dei componenti il nucleo familiare deve possedere la residenza anagrafica in Emilia-Romagna o svolgere un’attività lavorativa esclusiva o principale nel territorio regionale.

Per quanto riguarda invece le persone già residenti in montagna o che si impegnano a prendere la residenza nel comune montano entro sei mesi dalla sottoscrizione dell’atto di acquisto o dalla data di ultimazione dei lavori di recupero, quest’ultima va mantenuta per un periodo minimo di cinque anni. Tra i requisiti anche l’Isee che deve essere inferiore a 50mila euro se relativo a un nucleo già formato, e fino a 60 mila per nuclei da formare. Le risorse disponibili, 10 milioni di euro, sono destinate a un finanziamento in conto capitale a fondo perduto a fronte di una spesa direttamente sostenuta dal beneficiario e rimasta effettivamente a suo carico al netto degli sgravi fiscali ove applicabili. L’importo minimo richiedibile è di 10 mila euro, erogato in un’unica soluzione a fronte della rendicontazione finale delle spese sostenute. Il contributo massimo erogabile è di 30 mila euro ed è pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto dell’immobile ovvero al 50% delle spese sostenute e non portate in detrazione fiscale per il recupero del patrimonio esistente. Il bando sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione.  Si potrà fare domanda on line dal 15 settembre al 15 ottobre 2020 dal sito della Regione Emilia-Romagna.  L’intervento riguarda 119 Comuni in tutte le province dell’Emilia-Romagna. Nei territori definiti come montani, sono incluse le località ricomprese in fusioni di comuni solo parzialmente montane (come i casi di Valsamoggia, Alta Val Tidone, Poggio Torriana).

Quali spese sono ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute in data successiva all’approvazione del bando e alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.  La data di riferimento per le spese è quella dell’atto di acquisto o del bonifico per il pagamento dei lavori di ristrutturazione. In caso di acquisto l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro nove mesi dalla data di approvazione della graduatoria. In caso di ristrutturazione i lavori dovranno essere ultimati entro due anni dalla data di approvazione della graduatoria.

Come fare domanda

Le domande potranno essere presentate on line dal 15 settembre al 15 ottobre sul sito internet della Regione Emilia-Romagna tramite le credenziali SPID oppure FedERa. Per quanto riguarda la graduatoria, possibili punti premiali (sommabili tra loro) per le seguenti casistiche sono: per interventi realizzati in comuni individuati di fascia 1 o 2; per nuclei familiari che trasferiscono la residenza da comune non montano (con ulteriore premialità se un componente del nucleo ha attività lavorativa in montagna); per nuclei famigliari con figli conviventi e/o minori; per nuclei familiari già residenti con attività lavorativa in altro comune montano; per nuclei familiari residenti in comuni in prima o seconda fascia (identificate tre fasce sulla base di indici di reddito, di anzianità e di spopolamento); per lavori eseguiti su immobili con valore storico/testimoniale, o all’interno di aree di pregio ambientale, o dismessi e abbandonati; per lavori fatti eseguire da imprese con sede legale in comuni montani. Per gli interventi in località appartenenti a fusioni di Comuni sono riconosciuti ulteriori 3 punti.

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