«Bobbio "borgo dei borghi" grazie al suo passato, nel presente c’è molto da sistemare»
Il comitato terme Valtrebbia: «Il riconoscimento va dato sicuramente a chi nel passato ha costruito e conservato Bobbio. Ancora da sistemare gli “scheletri delle terme” e da tutelare il suo patrimonio architettonico»
«Su “il borgo più bello 2019” abbiamo letto vari interventi soprattutto sulla correttezza e modalità di attribuzione. Ci sembra importante inserire nel discorso anche qualche riflessione su cosa e chi viene premiato. In cosa consiste la bellezza di un borgo? Girando per le sue strade e piazze abbiamo una sensazione di armonia: fatta di strutture architettoniche, di materiali usati e di continuità col paesaggio circostante. C’è l’essenziale per la vita degli abitanti e la sua forma architettonica rappresenta un punto di equilibrio tra interessi individuali e quelli della comunità. Il borgo bello ha una forma specifica, singolare, coerente con le caratteristiche di quel contesto. Allora il riconoscimento per “il borgo più bello 2019” va dato sicuramente a chi nel passato ha costruito e conservato Bobbio. Per il presente c’è parecchio da aggiustare.
Appena fuori Bobbio, il degrado degli scheletri di villette sul terreno di S. Martino parla di sfregio, non di continuità col paesaggio. Nel centro storico il patrimonio architettonico di chiese piazze palazzi antichi, è una eredità ben sfruttata, ma non sempre tutelata. Pochi mesi fa è stata demolita la storica villa Ansaldi, nel centro di Bobbio, senza che nessuno lo sapesse. Era una bella villa liberty di proprietà del sindaco, poi messa all’asta, acquistata, demolita. Al suo posto ci stanno costruendo un condominio. Ai cittadini indignati l’amministrazione ha spiegato che l’abbattimento era regolare essendo la villa fuori dal perimetro del centro storico. Molto meglio è andata al terreno adiacente al convento di S. Francesco, risalente al 1200: l’approvazione della variante edilizia è stata evitata di misura. È andata bene perché l’indignazione per villa Ansaldi era ancora fresca ed è bastata una campagna di denuncia a mezzo stampa per dissuadere l’amministrazione dal deliberare a favore dell’edificabilità del terreno. In quella occasione il sindaco Roberto Pasquali ha solennemente promesso che avrebbe provveduto a tutelare meglio il patrimonio architettonico. A Bobbio ci sono altre ville d’epoca, tutte al di fuori del perimetro del centro storico. Una villa in particolare, disabitata da decenni, si segnala per il pregio architettonico.
Visto quanto accaduto a villa Ansaldi, il rischio che possa essere abbattuta per sfruttare l’edificabilità del terreno è concreto. Il modo per tutelare queste ville c’è: il sindaco può fare una delibera perché siano incluse nel centro storico e tutelate per interesse storico-culturale. Può, ma per ora non l’ha fatto. La conservazione e la tutela non possono esser spese a parole. Devono, al contrario, essere visibili nei fatti. Siamo in campagna elettorale. Il riconoscimento nazionale a “borgo più bello” è utile al sindaco, candidato alle elezioni regionali: ne aumenta la visibilità. Ma è una visibilità di rendita, prodotta nel lontano passato da chi ha conservato l’identità del borgo. Per chi amministra questa può essere l’occasione per ripensare la gestione del territorio e delle sue risorse? Passare ai fatti e deliberare una miglior tutela del centro storico del “borgo più bello d’Italia 2019”?».
Comitato Terme per la Valtrebbia