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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cgil: «Il personale sanitario non vuole mancette, ma recuperare le forze dopo questa esperienza drammatica»

Lanza e Pisaroni rispondono ai consiglieri Saccardi (Misto) e Migli (Fd’I) che hanno chiesto di smaltire le prestazioni sanitarie nelle ore serali e nel weekend: «Sembra finito il tempo degli eroi in corsia»

«È finito il tempo degli eroi». Con questo intervento i responsabili della Fp Cgil di Piacenza Guglielmo Lanza (Medici e Dirigenti SSN) e Stefania Pisaroni (Sanità pubblica Fp Cgil) rispondono alle dichiarazioni rilasciate in Consiglio comunale a Piacenza da Mauro Saccardi (Gruppo Misto) e Gian Carlo Migli (capogruppo di Fratelli d’Italia) che nell'ultima assise hanno proposto «turni notturni e festivi per il personale sanitario con lo scopo di recuperare le prestazioni saltate durante l'emergenza Covid 19».

«Stupefacenti – spiegano Lanza e Pisaroni - le dichiarazioni dei consiglieri comunali Saccardi e Migli che vorrebbero turni notturni e festivi per il personale sanitario con lo scopo di recuperare le prestazioni saltate durante l'emergenza Covid-19. Finito il tempo degli "eroi", com'era prevedibile si ritorna a chiedere a medici, infermieri e tutto il personale sanitario, che in questi mesi hanno compiuto sforzi enormi per affrontare la pandemia, un ulteriore sforzo per "smaltire l'arretrato". Imbarazzante ed offensivo verso i sanitari il consigliere Saccardi, moderno propugnatore del lavoro a cottimo, quando afferma che per "farli lavorare il sabato e la domenica" si metta a disposizione dei medici e degli infermieri una congrua cifra per il loro ristoro».

«Nel registrare la superficialità di tali affermazioni, alle quali peraltro ha prontamente risposto il direttore generale dell’Azienda Usl, nella consapevolezza che il riavvio dell'attività programmata sia indispensabile per la salute dei cittadini e sia molto complicato dalla situazione di emergenza che ancora stiamo vivendo, come organizzazione sindacale abbiamo posto come priorità sia al tavolo di confronto regionale che a quelli aziendali - ottenendo ampia condivisione di intenti da parte delle direzioni - che la ripresa dell'attività ordinaria avvenga con la garanzia per tutto il personale sanitario delle ferie contrattualmente previste e del rispetto di adeguati tempi di vita e di lavoro nella programmazione della turnistica».

«I medici e il personale sanitario sanno bene cosa significhino visite, controlli, esami diagnostici per la salute delle persone. E sanno anche bene cosa significhi trovarsi di nuovo in mezzo a una pandemia e non avere la forza fisica per affrontarla. Forse i consiglieri Saccardi e Migli farebbero un servizio migliore alla comunità chiedendo con lo stesso vigore maggiori assunzioni e la risoluzione dei problemi legati alle difficoltà di accesso alle scuole di specializzazione: i medici e tutto il personale sanitario non hanno bisogno di mancette, ma hanno bisogno di poter recuperare le forze, e anche di poter tornare ad una vita "normale" dopo aver vissuto un'esperienza drammatica che ha segnato per sempre le loro vite. E soprattutto hanno bisogno di rispetto per il lavoro che svolgono».

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