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Attualità Monticelli d'Ongina

Dalla nuova conca di Isola Serafini parte il progetto per un Po attrattivo a livello europeo

Un corridoio ecologico di straordinaria importanza sotto il profilo ambientale

Con il monitoraggio domani a Milano dei funzionari della Ue ed un convegno il 29 giugno, si chiude il lungo iter che ha consentito non solo la navigazione sul Po nella conca di Isola Serafini, ma pure, adiacente al grande bacino artificiale,l’impianto di risalita dei pesci che consentirà alla fauna ittica di superare lo sbarramento di Isola Serafini, ripristinando così le rotte di migrazione di specie pregiate rare come lo storione obice tra il mare Adriatico e affluenti occidentali del Po, fino al lago Lugano. Un corridoio ecologico di straordinaria importanza sotto il profilo ambientale.

Per presentare le peculiarità del progetto europeo Life Conflupo - indicato dalla Commissione Europea tra le "best practices" nei progetti Life Natura, si è svolta presso la Sala Giunta della Provincia, una conferenza stampa (al termine per un saluto è intervenuto il Presidente Francesco Rolleri) cui hanno preso parte il  Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po Dott. Meuccio Berselli, l’ing. Andrea Pegazzano dell’Ufficio tecnico dell’Autorità stessa ed il Consigliere Provinciale Massimo Castelli che ha ribadito la necessità di un miglioramento eco-sostenibile che coinvolga l’intera pianura padana, con “la scala di risalita come un simbolo di ascesa simbolica della sopravvivenza e della selezione naturale e dell’impegno di mantenere il nostro territorio come la natura ce l’ha consegnato”. Pegazzano ha ricordato che il progetto Life ConFluPo ha come capofila la Regione Lombardia, mentre sono partners l’ Emilia Romagna, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, l’Autorità di Bacino distrettuale del Po, il Parco Lombardo del Ticino, le Province di Piacenza e Rovigo e la Società Graia, mentre Enel Green Power S.p.A. concessionario e gestore della diga di Isola Serafini, cofinanzia il progetto Life ed in particolare l’intervento di deframmentazione dello sbarramento di Isola Serafini.  Il budget complessivo del progetto era pari a 7.088.476 euro, di cui 3.496.809 euro a carico del cofinanziamento comunitario,  3.091.667 euro di cofinanziamento tra i partner, 500mila euro di cofinanziamento da parte di Enel Green Power.

“Una discontinuità ecologica che va ripristinata con i risultati che saranno visibili nel tempo, ma che già si possono verificare grazie al monitoraggio con sonar delle specie ittiche pregiate (storione) che pur non avendo ancora superato la scala, si trovano nelle vicinanze. Sono stati immessi dall’inizio del 2017, 100 storioni adulti, 11.000 giovani e 38.000 larve; inoltre un’apposita gabbia cattura i dannosi siluri che vengono poi trasportati in laghetti o in parte eliminati. Tutto questo in modo da consentire un riequilibrio ed un ritorno delle specie autoctone. Anche la presenza di lucci perca o tinche, sono indicatori di una migliore qualità dell’acqua. L’apertura del corridoio ecologico sta avendo già evidenti effetti positivi in particolare per alcune specie migratrici a rischio di estinzione e protette dall’UE quali storione cobice, anguilla, cheppia, cefalo, che necessitano di completare il loro ciclo vitale passando dalle acque dolci a quelle salate e viceversa. Ora l’intento è, tramite l’autorità di bacino di allargare la governance a tutte le regioni rivierasche, in modo da informare le norme sulla pesca, una carta ittica unitaria ed una deframmentazione necessaria anche per gli affluenti e la messa in rete di altri progetti. Una Consulta tra assessori regionali che possa precludere ad azioni sempre più incisive e di valorizzazione dei territori”. Infine una nota sulla qualità dell’acqua:” Da buona, all’altezza del Lambro diventa sufficiente, ma la Regione Lombardia che già si è data molto da fare con tanti depuratori, si sta attivando per compiere ulteriori progressi”.

«Oggi - ha sottolineato Berselli - si apre una pagina nuova per l’Autorità di Bacino: per conservare, migliorare l’acqua e per connettere le comunità rendendo sostenibile la potente spinta antropocentrica che contraddistingue la vita del Grande Fiume. Un’attività che apre una pagina nuova perché il vero lavoro è solo cominciato ed Isola Serafini è un link che mette in comunicazione i territori per rendere il fiume attrattivo a livello europeo. Ma gli obiettivi sono non solo quelli tesi ad migliorare qualità delle acque e le aree fluviali, ma riguardano anche l’approvvigionamento idrico in periodi di crisi, la lotta agli inquinanti e alle plastiche, il consolidamento arginale, la sicurezza idraulica ed una maggiore fruizione pubblica e l’utilizzo produttivo dell'area fluviale e limitrofe». Per le plastiche ha ricordato che è stato attivato un impianto per trattenerle e poi smaltirle a Pontelagoscuro, «ma quello che è più importante è educare e sensibilizzare tutti al rispetto del Po e del territorio». Riconnettere il fiume Po, i suoi affluenti ed i grandi laghi costituiva dunque la base di partenza ai fini della conservazione di tutte le specie native, non solo del Po, ma anche insediate nella fitta rete idrografica collegata al fiume stesso. Questa era la principale minaccia che il progetto Life Conflupo ha risolto.

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