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«Tre giorni contro omofobia e discriminazioni. Delusi dal comportamento del Comune»

Presentato il festival "Diritti in cammino" che si terra dal 17 al 19 maggio. Le associazioni però puntano il dito sull'«ambiguità di questa Giunta comunale per la quale, evidentemente, esistono discriminazioni di serie A e di serie B»

Nel weekend dal 17 al 19 maggio Piacenza ospiterà la prima edizione del festival “Diritti in Cammino”, promosso da un coordinamento di 18 associazioni del territorio, «animate dal desiderio - spiegano - di riaffermare i principi costituzionali contro i sempre più frequenti rigurgiti omofobi, razzisti e intolleranti».

Negli 11 appuntamenti in programma, ciascuna realtà aderente ha declinato il tema del contrasto alle discriminazioni secondo la propria sensibilità ed esperienza: «Si parlerà di affettività e sessualità, universo femminile, diritti delle famiglie oltre che di dignità delle persone straniere e dei lavoratori».

«Per le ragioni che lo fondano - sottolineano gli organizzatori - e per i suoi contenuti coerenti ai valori democratici, il festival può contare sui prestigiosi patrocini della Commissione Europea e della Regione Emilia Romagna. Con molto dispiacere, prima che con disappunto, abbiamo invece riscontrato una grande difficoltà nel trovare un accordo con il Comune di Piacenza, l'amministrazione pubblica a noi più prossima».

«Nonostante la nostra richiesta di collaborazione al Comune riguardasse tutte le 11 iniziative in calendario, solo per 4 di esse la Giunta ha deciso di accordare un sostegno meramente organizzativo, senza motivare nel merito il rifiuto ad appoggiare i rimanenti 7 eventi. Al di là dell'opportunità per un Comune di sostenere interamente un'iniziativa già riconosciuta a livello europeo e regionale, ci ha lasciati profondamente amareggiati l'assenza di un reale spirito di confronto su temi importanti come l'integrazione tra culture e la promozione dei diversi tipi di famiglia; argomenti pur delicati, ma comunque di grande attualità e importanza per molte persone».

Proseguono le associazioni piacentine: «Per questo motivo, chi consulterà il programma noterà la presenza di un bollino rosso accanto alle iniziative espressamente svolte in collaborazione con il Comune di Piacenza, mentre per tutte le altre rimarranno i “soli” Patrocini della Commissione Europea e della Regione Emilia Romagna (quest'ultimo sostegno confermato a stampa dei volantini già avvenuta). Quei tristi bollini rossi sono il simbolo dell'ambiguità di questa Giunta comunale per la quale, evidentemente, esistono discriminazioni di serie A e di serie B. Nonostante questa mancanza di sintonia, il nostro coordinamento ha comunque deciso di mantenere una versione del programma quasi del tutto simile a quella originaria, perché rimane necessario dare un adeguato spazio pubblico anche ai temi del diritto a migrare, del rispetto del diverso e della dignità di ogni tipo di famiglia».

«L’invito alla cittadinanza - concludono - è quindi di partecipare tutti insieme agli eventi del weekend e al corteo contro le discriminazioni del 18 maggio. Facciamo sentire la nostra voce, la voce di Piacenza per i Diritti in Cammino»

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