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Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità Fiorenzuola d'Arda / Corso Giuseppe Garibaldi

Pannelli in plastica che mantengano gli stessi posti a sedere, da Fiorenzuola una proposta per i locali

Il progetto "#QuiNonHoPaura" di due giovani imprenditori, Alberto Ferdenzi e Giorgio Antrone, per garantire il distanziamento nei ristoranti e bar. «Guardiamo avanti per essere pronti in vista degli allentamenti delle restrizioni imposte dal lockdown»

Prototipi di barriere in plastica sui tavoli dei ristoranti per tutelare la salute dei clienti, una volta entrati nella “Fase 2” dell’emergenza coronavirus, le abbiamo già viste. Da Fiorenzuola però arriva l’idea di un prodotto in grado di aiutare ristoratori, baristi e commercianti in generale: sempre di pannelli si tratta, ma quelli ideati da Alberto Ferdenzi e Giorgio Antrone consentiranno di «mantenere lo stesso numero di posti a sedere, senza incidere pesantemente sul risultato delle loro attività e lasciando gli spazi inalterati».

I due piacentini titolari della “DreamProject”, società attiva in ristrutturazioni e costruzioni edili e nella realizzazione di complementi di arredi, al loro progetto hanno dato anche un nome: #QuiNonHoPaura. «Vogliamo dare un forte messaggio sociale di positività ed ottimismo: guardiamo avanti per essere pronti in vista degli allentamenti delle restrizioni imposte dal lockdown, conciliando il rispetto delle norme a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini e la ripresa graduale delle attività commerciali ed aziendali».

«L’idea è nata dopo che numerosi nostri clienti ci hanno contattato sconfortati, con la preoccupazione sul futuro delle loro attività commerciali ed aziendali». Così Ferdenzi e Antrone si sono chiesti in che modo avrebbero potuto supportare i clienti titolari di negozi, ristoranti, bar, attività al consumo ed imprenditori titolari di imprese che hanno uffici con numerose persone. «Le strade erano due: ripensare e cambiare radicalmente gli spazi con importanti impatti in termini di costi, tempistiche e vivibilità oppure introdurre dispositivi mobili idonei a tutelare le persone, ma lasciando gli ambienti inalterati o modificati solo nel layout della disposizione degli ambienti. Ovviamente abbiamo optato per la seconda strada ed abbiamo realizzato dei pannelli trasparenti che definiamo “invisibili” che sono sia autoportanti che mobili».

Cosa vi distingue da altre imprese che potrebbero realizzare e vendere prodotti simili?  «Lo stile che sempre contraddistingue le nostre attività - rispondono - è quello di coniugare funzionalità e bellezza estetica. Per questo ci siamo offerti gratuitamente, oltre che per l’installazione dei pannelli, anche per una eventuale modifica del layout dei locali». Già avviate anche collaborazioni con le associazioni di categoria al fine di riuscire ad essere il più capillari possibile, anche grazie ai benefici fiscali messi a disposizione dal decreto “Cura Italia” per chi adotta queste soluzioni.

E tra la chiamata di un cliente e un altro i due titolari della DreamProject, conosciuti nel capoluogo della Valdarda soprattutto tra i più giovani, lanciano un invito ad amici e conoscenti per eliminare, virtualmente, le distanze.  «Tutti, a prescindere dal fatto che facciano uso delle nostre soluzioni, possono a mandarci foto o video utilizzando lo slogan #QuiNonHoPaura, perché vorrebbe dire che almeno abbiamo trovato un modo per sentirci meno soli e più vicini. Noi li pubblicheremo sul nostro sito – www.dream-project.it - e pagine social».

VIDEO - Eccome come potrebbero essere utilizzati in un ristorante

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