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Girovagando per le frazioni di Bobbio è d'obbligo una tappa al Penice

Un tempo gettonatissima località, oggi ha un mercato immobiliare inesistente: anche se paghi uno e prendi tre

Il Penice, una delle montagne più alte dell'Appennino emiliano, metri 1460 s.l.m. ha in vetta, da tempo immemorabile, il Santuario dedicato alla Madonna il cui culto è ancora sufficientemente praticato, visti i tempi che stiamo vivendo. Pochi giorni fa è stato nominato nuovo Rettore del Santuario, don Silvio Pasquali, che assicura i servizi religiosi nella bella stagione. Custodito secondo tradizione, l’edificio religioso da anni sopporta la vergogna di essere circondato da una selva di antenne radio e televisive che alla chetichella vi sono state via via installate. Nessuna autorità ha mai provveduto a verificare il tasso di inquinamento elettromagnetico né quello causato dal grande traffico aereo dopo l'installazione del Radar sul Monte Lesima.  Nel Santuario, la seconda domenica di settembre si festeggiava la Madonna, i prati adiacenti sino ad alcuni decenni fa, erano invasi da migliaia e migliaia di fedeli; seguiva, il giorno successivo la “Festa dei barbieri”, il lunedì per loro era giornata di riposo e confluivano al Penice da numerose località dando vita a un estemporaneo raduno. Famiglie intere dopo le cerimonie religiose stendevano a terra le tovaglie e dopo avere nutrito lo spirito, nutrivano il corpo con ogni sorta di prelibatezze. Tutto filava liscio, l'ordine pubblico era autogestito anche se spesso accadeva una mega-rissa fra bobbiesi e varzesi innescata da gelosia per questioni di "donne". La zuffa era una " manifestazione" attesa, quasi un rituale: qualche occhio nero, ma tutto finiva lì.

Non era raro incontrare sul Penice il Ministro degli Interni Paolo Emilio Taviani, il ministro Virginio Rognoni o anche il Senatore di Varzi Carlo Lavezzari.  Per non farla troppo lunga il Penice era una meta turistica ambita per i residenti nell'Oltrepò, della Pianura padana. Tanti professionisti, molti industriali ci mantenevano la casa per le vacanze estive e invernali o erano ospiti abitudinari. Qualche nome: Musetti, Locatelli, Filippa, Bertetti, Taverna, Parini, il direttore del Giorno Italo Pietra, il prof. Enrico Ruggerini. Oggi tutto finito, un villaggio" La residenza" di molti appartamenti, quasi disabitato, un mercato immobiliare inesistente; anche se paghi uno e prendi tre. L'albergo Buscaglia è abbandonato da dieci anni almeno. Felice Buscaglia "Felcin" prima cantoniere poi albergatore e fondatore dello storico Albergo l’ha gestito signorilmente con le figlie Lina e Franca.  Se potessero vedere come si è ridotto un posto dei più belli ed eleganti dell'intera Provincia, si rivolterebbero nella tomba.  Oggi il Penice è una periferia di Bobbio e sappiamo tutti la considerazione che hanno le periferie.   Oltre al Santuario vi sopravvive un moderno punto-ristoro bar fra le nuvole che la giovane Eleonora Tagliaferri gestisce con professionalità, tramandatale dai suoi genitori. Lunga vita anche ad "Aldo" storico, gestore del Ristorante " Lo Scarpone". Dopo di lui? è facile prevederlo, senza essere maghi.

Verso Passo c'era il Ristorante "La Genzianella" fondato dal Sig. Ermes Zaniboni, appena qualche metro in giù l'Esercito Italiano aveva una caserma con militari addetti alle trasmissioni e dulcis in fundu il grande Centro Rai con le sue altissime antenne abitato da un importante numero di tecnici. Qualcuno per tutti: i direttori Lupi, Ghiano Avagnina e i tecnici Remo Lupi, Paolo Ghiano, Avagnina. Sono spariti i presidi dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. Due passi in giù e il Ristorante Scarani dava da mangiare e bere ottimi prodotti. Oggi siamo quasi alla desertificazione con una strada che appartiene a due Comuni Bobbio, in Provincia di Piacenza e Menconico in quella di Pavia; entrambi non si sprecano nel tenerla accettabilmente percorribile. Altri amministratori l'hanno costruita, quelli “moderni" non sono capaci di tenerla in ordine.

Le immagini: Santuario della Madonna con e senza la selva di antenne televisive

- Cerimonia alla chiesetta della RAI con il Ministro degli interni Paolo Emilio Taviani alle spalle del Sindaco di Menconico Albertelli con al fianco il Senatore Carlo Lavezzare di Varzi

- Don Pasquale Stafforini Storico Rettore del Santuario,con alle spalle  l'antico luogo di culto

- L'Albero Buscaglia nel primo dopo guerra

- Casa Piazza l'Albergo Tre Passi

- Ruderi del Ristorante Genzianella 

 - Defibrillatore donato al Penice da Hilde e Pier Luigi Troglio

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