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Gragnano, completato il restyling di via don Beotti e posizionata una targa in ricordo del sacerdote

Proseguendo in una pratica attivata negli ultimi anni, il Comune di Gragnano ha concluso i lavori di asfaltatura di via don Beotti, nel capoluogo, posizionando una targa in ricordo del sacerdote di origine gragnanese. All’iniziativa, oltre al sindaco Patrizia Calza e agli assessori Cristiano Schiavi e Alessandra Tirelli, hanno preso parte Don Andrea Campisi, numerosi cittadini e il Consiglio comunale dei ragazzi. Si tratta di una iniziativa che si inserisce nel quadro più ampio della cittadinanza attiva e della valorizzazione della storia locale. Chiunque transiti nella via, soprattutto i più giovani, avranno la possibilità di riscoprire la figura della persona a cui la via è dedicata. In questo caso si ricorda la figura di don Beotti, nato a Campremoldo sotto nel 1912 e morto, ucciso dalle forze nazifasciste a Sidolo, in Comune di Bardi a 32 anni, nel luglio del 1944. Pur in pericolo, per le rappresaglie che in quei giorni le truppe occupanti stavano svolgendo nei Comuni limitrofi e che prendevano di mira non solo i partigiani ma chiunque desse aiuto a loro o ai fuggiaschi, Don Beotti, decise di rimanere insieme ai suoi parrocchiani. «Finchè c’è un’anima da curare, io sto al mio posto» disse, deciso a portare avanti fino alla fine la missione, che aveva deciso di intraprendere. Un esempio di assunzione di responsabilità che vale richiamare ancora più oggi a tutti e soprattutto alle giovani generazioni. Sempre nell’ottica della storia locale, la targa riporta poi la foto del sito in cui essa è collocata e di come esso appariva agli inizi del secolo scorso. 

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