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Il 14 maggio l'innovazione scolastica alla Cattolica: le radici, il presente e il futuro

Al centro dell’analisi i cambiamenti e il futuro del sistema scolastico. La facoltà di Scienze della formazione promuove l’incontro che sarà coordinato dal professor Pier Paolo Triani

Il 14 maggio sarà un’occasione importante per ragionare della scuola che cambia. Dalle 15, nella Sala Piana dell’Università Cattolica di Piacenza, la facoltà di Scienze della formazione promuove l’incontro L’innovazione scolastica a Piacenza: le radici, il presente, il futuro, che sarà coordinato dal professor Pier Paolo Triani: «La nostra facoltà ha tra i suoi compiti quello di favorire la qualità della formazione, oltre che la qualità degli operatori. Partendo dal presupposto che le scuole sono sistemi vitali, che cambiano anche alla luce dei cambiamenti della società proporremo un’analisi del passato recente, per capire come stanno cambiando oggi le scuole e comprendere quale direzione intraprendere per strutturare una proposta scolastica adeguata».

Tra gli anni ’70 e il 2000 le scuole hanno sperimentato una serie importante di cambiamenti dal basso e Piacenza è stato uno dei poli di riferimento di queste innovazioni.

«Per questo cercheremo di analizzare non solo quali sono stati, ma anche cosa ci hanno insegnato questi cambiamenti. Per esempio la sperimentazione di nuovi indirizzi scolastici, la costruzione del tempo pieno e del tempo prolungato, la riforma della formazione professionale: oggi, nel panorama nazionale, Piacenza partecipa attivamente al cambiamento della didattica, della struttura di alcuni percorsi scolastici, del modo di insegnare». Secondo il professor Triani «oggi le scuole hanno bisogno di essenzializzare i loro contenuti: non abbiamo più i programmi, ma le indicazioni nazionali, da interpretare come insieme di obiettivi che vanno “tradotti” e agiti in termini di contenuti. Di per sé le scuole hanno già una certa libertà, vincolata tuttavia da una serie di rigidità, su cui è bene riflettere per interpretare le nuove esigenze sociali e quindi la strada che la scuola deve percorrere per perseguirli».

Alla scuola oggi sono assegnate oggi una pluralità di funzioni: non solo le tre originarie (alfabetizzazione culturale di tutti, la selezione dei quadri e preparazione al lavoro). Oggi queste tre funzioni restano ma se ne assommano altre come, tra cui la promozione del benessere degli alunni come valore e l’attenzione all’apprendimento di ciascuno.

La sfida è aperta e la riflessione d’obbligo. Dopo l’apertura dei lavori affidata a  Maurizio Bocedi, Dirigente MIUR dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, il convegno prevede l’intervento di Luciano Corradin, Lucio Guasti, Alberto Gromi e Simona Favari. Le conclusioni saranno curate da  Giancarlo Sacchi, autore del volume “L’innovazione scolastica a Piacenza”.

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