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Il sindaco incontra Mustafà Ceric, il Gran Muftì Emerito della Bosnia

«L’incontro è stato occasione sia per ribadire lo stretto legame tra Piacenza e la Bosnia, ma anche per sottolineare che ogni opportunità di incontro e ogni testimonianza del passato assumono oggi un valore aggiunto per tutti noi e sono elementi di insegnamento per la nostra società»

Il sindaco Patrizia Barbieri ha ricevuto il 20 giugno, in Municipio, il Gran Muftì Emerito della Bosnia, Mustafà Ceric – la più alta carica religiosa in Bosnia e nei Balcani – in visita per un giorno a Piacenza, unitamente al presidente dell’associazione “Bosnia Erzegovina Oltre i Confini”, Medaga Hodzic. Una visita istituzionale che ha anticipato il convegno internazionale dedicato al ricordo del genocidio di Srebrenica, in programma nel tardo pomeriggio alla Sala dei Teatini. “L’incontro - sottolinea il sindaco – è stato occasione sia per ribadire lo stretto legame tra Piacenza e la Bosnia, ma anche per sottolineare che ogni opportunità di incontro e ogni testimonianza del passato assumono oggi un valore aggiunto per tutti noi e sono elementi di insegnamento per la nostra società”. 

Il Gran Muftì ha sottolineato invece l’importanza della comunità bosniaca piacentina, quale risorsa in grado di promuovere l’inserimento dei nuovi cittadini stranieri e ha regalato al sindaco Patrizia Barbieri, il “Flower of Srebrenica”, un fiore con un cuore verde e i petali bianchi che oltre a ricordare la terribile strage di Srebrenica, rappresenta l’invito a un ulteriore dialogo tra i popoli. A sua volta il primo cittadino ha donato al Gran Mufti alcuni volumi sulla storia di Piacenza.

Ad accompagnare Mustafà Ceric e il presidente Medaga Hodzic, erano presenti Davide Tacchini e Noreddine Anbaoui, risprettivamente presidente e vicepresidente della cooperativa sociale L’Ippogrifo, ente gestore del progetto Sprar, organizzatore dell’evento “Srebrenica Refugees, Never Forget” insieme con la comunità bosniaca, Semso Osmanovic, uno dei “bambini di Srebrenica” sopravvissuto al genocidio, in Italia da 20 anni e residente a Piacenza ed Elisa Bergonzoni, assistente sociale progetto Sprar.

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