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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Immortalità, intelligenza artificiale, ingegneria genetica: al via i Giovedì della Bioetica

Si parte il prossimo 21 marzo, alle 17,30, nell’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant’Eufemia con Telmo Pievani dell’Università di Padova sul tema Riscrivere il DNA. La rivoluzione in corso nell’ingegneria genetica

Sono stati presentati nella mattina del 18 febbraio in Fondazione, I Giovedì della Bioetica 2019. Otto conferenze di otto grandi studiosi italiani di profilo nazionale ed internazionale, dal giovedì 21 marzo a giovedì 14 novembre, sui grandi temi della bioetica: dall’ingegneria genetica all’etica dell’immortalità, dall’invadenza della tecnologia all’intelligenza artificiale. L’iniziativa è promossa dell’Istituto Italiano di Bioetica - Sezione Emilia Romagna e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Si parte il prossimo 21 marzo, alle 17,30, nell’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant’Eufemia con Telmo Pievani dell’Università di Padova sul tema Riscrivere il DNA. La rivoluzione in corso nell’ingegneria genetica. Il curatore scientifico dei Giovedì della Bioetica, Giorgio Macellari, presidente della Sezione Emilia Romagna e il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Massimo Toscani, hanno illustrato il valore di questo nuovo progetto culturale «destinato ad un pubblico eterogeneo di studenti, studiosi e intellettuali, ma anche semplici cittadini, di curiosi, coraggiosi e trasgressivi per sensibilizzare le gente sull’importanza del sapere scientifico e delle riflessione filosofica sulla Bioetica nel tempo che viviamo». «Gli autori e i temi delle conferenze – ha spiegato Giorgio Macellari – hanno come sfondo comune l’interrogazione sulle implicazioni etiche delle innovazioni scientifiche e biotecnologiche all’insegna del motto Tutto è consentito all’uso della Scienza per l’Uomo. Nulla è consentito all’uso dell’Uomo per la Scienza».

Al centro Giorgio Macellari, presidente e curatore scientifico, alla sua destra Fabio Fornari e a sinistra Gaetano Rizzuto.-2Fabio Fornari ha sottolineato nel suo intervento, che «la Bioetica promuove il sapere in quanto opportunità per la crescita individuale e sociale, fisica e psicologica, intellettuale e spirituale». «Esistono soltanto due cose – ha aggiunto Fornari – scienza e opinione: la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza». La sezione Emilia Romagna, con sede a Piacenza, a ottobre ha ripreso le sue attività con una nuova organizzazione e nuovi soci (medici, insegnanti, avvocati, giornalisti, sacerdoti, educatori) e si propone, come ha sottolineato Giorgio Macellari, «di sollecitare un dibattito culturale intorno a temi di rilevanza scientifica, filosofica e morale e alle loro ricadute pratiche nella nostra vita quotidiana». «Lo spirito della Sezione dell’Istituto di Bioetica è squisitamente multidisciplinare – ha aggiunto Macellari – e concepisce l’integrazione fra saperi diversi come strumento di innovazione, progresso, libertà e democrazia e la diversità come una ricchezza e la difende come cammino verso la tolleranza e la convivenza pacifica». «Con i “Giovedì della Bioetica» – ha concluso Giorgio Macellari – promuoviamo il Sapere, con un particolare riferimento a quello scientifico, ma ampiamente integrato a quello umanistico in quanto opportunità per la crescita individuale e sociale, fisica e psicologica, intellettuale e spirituale». Dopo la conferenza di marzo con Pievani, sono previsti due appuntamenti nel mese di aprile. Il 4, sempre alle 17.30, l’incontro con Speranza Falciano, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma, che parlerà delle Discriminazioni di genere nelle scienze dure. Uomini contro donne?

L’11 sarà Domenico De Masi, dell’Università la Sapienza di Roma, a parlare de Il lavoro nel XXI Secolo. Il 9 maggio, Daniele Novara, dell’Università Cattolica di Milano, affronterà L’invadenza della tecnologia nel mondo dei giovani. Si riprende in autunno, il 26 settembre, con Carlo Alberto Redi, dell’Università di Pavia che affronterà il tema Genomica Sociale. Come la vita quotidiana può modificare il nostro DNA. Due appuntamenti nel mese di ottobre. Il 10 con Roberto Cingolani, dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che parlerà di Intelligenza artificiale. Applicazioni e implicazioni etiche nell’imminente futuro. Il 24 con Remo Bodei, della University of California-Los Angeles, che metterà a confronto L’Intelligenza artificiale e le biotecnologie. I Giovedì della Bioetica chiuderanno il 2019 il 14 novembre, con Matteo Cerri, dell’Università di Bologna con la relazione La scienza del freddo. Dagli ibernauti all’etica dell’immortalità.

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