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Attualità Morfasso / Monte Santa Franca

In tanti a Morfasso per un test con i droni nel soccorso, l'iniziativa piace anche al Capo della Protezione Civile

Rescue Drones Network ha portato per un week-end a Santa Franca di Morfasso una trentina di professionisti in arrivo da diverse regioni: piloti di droni, specialisti di telecomunicazioni con un obbiettivo impegnativo e prestigioso

Rescue Drones Network, l’associazione di Volontariato fondata proprio a Piacenza nello scorso ottobre e che rappresenta la prima rete strutturata al mondo di operatori professionali di droni destinati alle emergenze, ha portato in alta val d’Arda una trentina di professionisti in arrivo da diverse regioni; altri volontari erano attivati contemporaneamente in un’area in provincia di Roma.

Piloti di droni, specialisti di reti di telecomunicazioni ed informatici con un obbiettivo impegnativo e prestigioso visto che si tentava per la prima volta (non solo in Italia) di realizzare un sistema in grado di trasmettere le immagini in arrivo da diversi droni verso le sale operative nazionali più importanti: quella del Dipartimento nazionale della Protezione Civile e quella del Dipartimento dei Vigili del Fuoco presso il Viminale. Visto che in zona non è possibile fare affidamento sulle reti di telefonia mobile i volontari hanno provveduto a realizzare una rete dati wireless che copriva un’area molto vasta nonché una rete radio locale che ha permesso di raggiungere i team che hanno operato anche a diversi chilometri di distanza, il tutto alimentato da potenti sistemi a batteria che sono in grado di garantire decine di ore di autonomia. Nel prato antistante il Santuario di Santa Franca è stata delimitata ed organizzata la zona di volo con 2 piazzole per il decollo e l’atterraggio dei diversi impiegati, così come un’altra area è stata predisposta nella zona della frana di Colombello, ai confini con il comune di Gropparello. Il coordinamento di tutte le operazioni avveniva nel LCC (Loca Control Center) allestito proprio nel porticato del Santuario dove si trovavano l’Operativo Voli e la Segreteria Emergenze. La connessione con il resto del mondo era garantita da un apposito link messo in piedi in loco da un’azienda svizzera (LeoLive TV) attraverso il quale sia i dati che la voce potevano raggiungere le stazioni di controllo a terra, i server di RDN e quindi i destinatari in qualsiasi parte del mondo.

Esercitazione con i droni per la Protezione Civile a Santa Franca - ilPiacenza

Dopo i diversi allestimenti ed i complessi test (dove il tutto non ha funzionato subito perfettamente, visto che gli organizzatori non hanno volutamente preparato nulla in precedenza, cercando di replicare quanto più possibile una situazione reale) finalmente nel primo pomeriggio si sono alzati in volo contemporaneamente vari droni sia dal Monte S. Franca, che dall’area della frana del Colombello così come da un’area in provincia di Roma. La regia mobile coordinata dal piacentino Gian Francesco Tiramani (che del Network è il Direttore delle Operazioni) ha così mixato le immagini in diretta dall’alto e le mappe con la posizione dei diversi droni che sono state trasmesse alle centrali operative di Roma i cui funzionari hanno così potuto ricevere informazioni importanti per valutare la situazione, il tutto con soli 6 secondi di ritardo. Grande prova, poi, di un drone speciale dotato di una telecamera a grande ingrandimento che è stato in grado di inquadrare una porzione di poche tegole di un tetto da oltre un chilometro di distanza. Anche le riprese con termocamere sono state trasmesse in diretta alle centrali istituzionali dimostrando quanto possa cambiare la valutazione degli eventi con la visione dall’alto.

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