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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Investire in innovazione per progettare il futuro

Gli Stati Generali della ricerca, il sindaco: Da Piacenza idee per tutto il Paese. Baio: la tecnologia migliorerà i servizi per i cittadini. L’assessore regionale Bianchi: investire nelle università

«Sono sicura che da queste due giornate con 80 ospiti d’eccezione, tutti docenti e ricercatori, usciranno delle idee anche per tutto il Paese». Lo ha detto il sindaco Patrizia Barbieri, il 15 giugno a Palazzo Gotico, all’apertura degli Stati generali della ricerca, una convention voluta dal Comune che riunisce in due giorni 6 università e il conservatorio Nicolini.

Alla presenza di rettori e pro rettori dei diversi atenei, il sindaco ha sottolineato come «grazie alle tante eccellenze del nostro territorio questa due giorni vuole essere uno stimolo per far crescere la città». Il vice sindaco Elena Baio ha affermato che «a Piacenza si fa molta ricerca, ma non è conosciuta da tanti. Abbiamo un incubatole certificato INLab che è un fiore all’occhiello. Abbiamo in questi due giorni, soprattutto, il messaggio di 80 scienziati che viene lanciato ai cittadini. La ricerca e la tecnologia modificheranno tanti campi tra cui anche i servizi pubblici. E la qualità della vita dipende sempre più dallo sviluppo dei pubblici servizi». Le partnership pubblico-private «dovranno far nascere progetti di ricerca - ha continuato Baio - che potrebbero anche attirare investitori. Basti pensare che negli ultimi dieci anni l’investimento in ricerca e innovazione è cresciuto del 20%».

L’assessore regionale alla formazione e all’università, Patrizio Bianchi, ha sostenuto che occorre investire nelle grandi infrastrutture di ricerca. «In Emilia Romagna - ha evidenziato - in tre anni gli studenti sono aumentati di 20mila unità. Il Paese è diviso in due: calano gli universitari al Sud e aumentano al Nord. I sistemi forti sono Totino, Milano, l’Emilia Romagna, il Veneto, Pisa, Genova».

Pierpaolo Ughi, referente di di INLab (l’incubatore nato dalla Cooperativa Inacqua che, grazie alle esperienze di manager e professionisti, offre ad imprenditori, o aspiranti, un luogo capace di creare e aggregare progetti di sviluppo e occupazione) ha ricordato come «nel network raccogliamo 44 start up. La nostra è una vocazione sociale, ma stiamo andando verso altri settori come la meccatronica, la meccanica e l’agroalimentare».

Donatella Sciuto, pro rettore del Politecnico, ha fatto un quadro della ricerca in Italia e in Europa. In Europa, ha spiegato, il 30% della ricerca è finanziata dai governi. In Italia, il finanziamento arriva per il 50% dalle aziende e pe lil 38% dallo Stato (compresi gli stipendi del personale). Ecco così, che nel Belpaese i finanziamento sono sotto la media europea. Inoltre, il tasso di successo dei finanziamenti italiani è inferiore a quello di Gran Bretagna, Francia e Germania. Il Politecnico è una fucina di idee, progetti e investimenti. Pochi anche i dottorati rispetto alla Ue e agli Usa. Comunque, il Politecnico finanzia più borse di studio rispetto al ministero.

Gli Stati Generali della Ricerca a Piacenza - IlPiacenza

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