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«L’antenna in piazzale Milano non può essere installata»

Stop di Arpae e Comune all’impianto della società francese di telefonia mobile “Iliad”

Il Comune di Piacenza, con un’ordinanza, ha richiesto a “Iliad” – società di telefonia francese che si sta espandendo in Italia – di interrompere l’installazione con effetto immediato di un’antenna a piazzale Milano, sopra l’immobile che ospita l’Ausl di Piacenza. L’antenna per la telefonia mobile è stata indicata al Comune da Arpae dopo che la società ha presentato la segnalazione certificata d’inizio attività. Dopo le verifiche del caso, Arpae ritiene di non concedere la realizzazione dell’impianto in quanto «i livelli stimati dei campi elettromagnetici – si legge dell’ordinanza del Comune - generati dai sistemi in esame in corrispondenza di due edifici risultano superiori ai valori di attenzione, assunti a titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine all'interno di edifici utilizzati come ambienti abitativi con permanenze continuative non inferiori a quattro ore giornaliere e loro pertinenze esterne, quali balconi, terrazzi e cortili. La società Iliad deve così interrompere la sua installazione di telefonia mobile. Il tetto dell’immobile – che come detto ospita gli ambulatori Ausl – già ospita numerose antenne. L’installazione di un ulteriore impianto avrebbe superato il livello di guardia per quanto concerne i campi elettromagnetici dell’area. Il palazzo di piazzale Milano un tempo era la sede dell'Enel (l'Ausl si è trasferita qui da via Locati una decina d'anni fa): all'epoca la politica locale s'interrogò a lungo sull'opportunità o meno di mantenere delle antenne su un immobile "sanitario" che ospita numerosi servizi "sensibili": 

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