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La Dante Piacentina senza mecenati, ma rimane nella top ten delle migliori sezioni italiane

La celebrazione dell’annuale “Giornata della Dante", per il Comitato piacentino è, al di la dell’obbligo statutario, occasione di articolato e partecipato incontro che inizia con la santa Messa a suffragio dei soci scomparsi, alla quale segue la visita-approfondimento culturale della chiesa ove la funzione è stata celebrata. Segue un incontro conviviale nell’ambito del quale è presentato il bilancio dell’attività svolta nell’anno in via di conclusione e le anticipazioni sulle iniziative culturali del successivo semestre.

La Dante piacentina si lascia alle spalle una stagione molto positiva per numero e qualità di eventi, per percentuale di occupazione della capienza delle sale che li hanno ospitati, con frequenti presenze di autorità civili e militari.  Complessivamente gli incontri realizzati nel 2018 sono stati 15, il tutto spalmato su 8 mesi; pertanto, su un piano meramente statistico, una media sostanzialmente di 2 eventi al mese.

La “stampa” – ha detto il presidente dottor Roberto Laurenzano - ci ha sempre seguiti, in particolare il quotidiano on line “IlPiacenza.it” e Libertà hanno dato ampia visibilità alle nostre iniziative. Oggi la Dante piacentina per numero di soci e attività figura tra le prime dieci su circa novanta sedi nazionali, superata solo da città ove “Dante” ha posto le sue orme, di nascita, di morte o di esilio e ovviamente da città di maggior bacino demografico rispetto a Piacenza. E questo risultato è anche frutto della tenace azione dei membri del Consiglio direttivo che peraltro scadrà il prossimo 31 dicembre 2018.

Purtroppo – ha proseguito Laurenzano - risulta ancora complesso il dialogo con il mondo della scuola che, a parte l’Istituto Tecnico per Ragionieri di via Cavour, ha accolto con distacco burocratico le nostre proposte di collaborazione. Altra nota dolente il fatto che la Cultura non costituisce facile “motivo” di entusiasmo allo ... “sborsar soldi”, soprattutto ove non vi siano “tornaconti” (sia chiaro, lecitissimi), da parte di uno “sponsor”. Sono sempre più rari i mecenati disinteressati. La “Dante” non fa “richiamo pletorico”, né d’altronde può organizzare spettacoli a pagamento di biglietti. Ed è anche per questo, che è importante accrescere il numero dei tesserati. Ottima invece la collaborazione con la “Famiglia Piasinteina” e con la Biblioteca comunale Passerini Landi, oltreché con Palazzo Galli della Banca di Piacenza; le iniziative condivise, hanno consentito l’uso gratuito delle rispettive sedi, con un significativo risparmio di costi.

LA VISITA STORICO-ARTISTICA ALLA CHIESA DI SAN CARLO

Come detto, alla Santa Messa di suffragio è seguita da parte del celebrante padre Stelio Fongaro, apprezzato studioso ed umanista della comunità scalabriniana, l’illustrazione storico-artistica alla chiesa di San Carlo, assai nota in passato per il “suo” Presepe “mobile” (ora non più realizzato essendo scomparsi purtroppo i tecnici che lo animavano). Apparentemente di secondo piano, in realtà la Chiesa presenta una pluralità di elementi e di motivi meritevoli di essere conosciuti e apprezzati; aspetti questi sui quali avremo modo di ritornare nei prossimi giorni.

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