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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La "nuova" chiesa di San Lorenzo svelata da due spettacoli lirici

Gli appuntamenti il 23 e il 30 giugno alle ore 21

Riapre l’ex chiesa di San Lorenzo collocata in Vicolo del Consiglio di fronte a Palazzo Landi (sede del Tribunale) e di fianco a Palazzo Madama (sede della Procura della Repubblica), per ospitare l’Estate Opera Festival, evento organizzato dalla Associazione Tampa Lirica che si colloca nel contesto delle Manifestazioni Antoniniane coordinate dalla parrocchia di Sant’Antonino. Due le opere in programma: domenica 23 giugno alle ore 21 (in ricordo di Adalgisa Valla 1887-1977) “Norma” di Vincenzo Bellini, e la domenica successiva 30 giugno “Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti.

Oltre che ad assistere agli spettacoli realizzati in collaborazione con il Comune, il patrocinio della Regione Emilia Romagna, con il sostegno di Banca di Piacenza, Fondazione, Rest Srl e altri, ci sarà l’occasione di vedere l’interno del tempio il cui impianto risale al 1333 e che nei secoli è stato rimaneggiato secondo il gusto e il linguaggio del tempo o in risposta a nuove esigenze. All’inizio dell’800 il tempio con la soppressione degli Ordini minori voluta da Napoleone, fu chiuso al culto e separato dal complesso claustrale dei francescani di Sant’Agostino che venne poi demolito. L’edificio chiesa ebbe diverse funzioni: fu scuderia, magazzino, rimessa per natanti del Genio Pontieri. Nel1955 vennero casualmente alla luce affreschi tre-quattrocenteschi con le storie di Santa Caterina in seguito staccati e collocati nel Museo Civico di Palazzo Farnese. Tra fine anni ’80 e il 2006 seguirono campagne di restauri dedicati al recupero di stucchi, di affreschi e rimozione di pitture soprammesse a figure originali.

L’attuale restauro in corso d’opera da parte della Rest di Carlo Loranzi che ha ottenuto dal Demanio la concessione ventennale dell’edificio per trasformarlo in Auditorium al servizio della comunità piacentina, ha come obiettivo prioritario il rispetto e la tutela dello spazio architettonico preesistente, con adeguamenti non invasivi legati alle nuove esigenze funzionali. A lavori non ancora ultimati, tra alcune settimane, l’opera lirica sarà comunque protagonista di questo nuovo spazio di cultura tra linguaggi diversi, in dialogo tra antico e moderno, ricerca e divulgazione. Il programma fruibilità dell’ex chiesa e il cartellone operistico sono stati presentati alla Sala Ricchetti della Banca di Piacenza. «Non si tratterà di un’inaugurazione ha precisato Loranzi -, bensì di un’occasione per riaprire questo spazio straordinario: i piacentini avranno modo di valutare lo stato di conservazione attuale di San Lorenzo e scoprirpie alcune particolarità storico-artistiche. Del resto, le splendide decorazioni a secco delle navate restaurate negli scorsi anni, insieme alle cappelle di epoca barocca, da sole giustificano questa prima apertura». Il presidente della Tampa Lirica ha ringraziato la Banca di Piacenza - e in particolare l’avv. Corrado Sforza Fogliani - per l’ospitalità e per l’attenzione che da sempre l’Istituto dimostra per le iniziative culturali della nostra città. Il presidente del Comitato esecutivo della Banca ha ricordato l’origine di San Lorenzo («E’ stata, prima del Mille, la prima chiesa suburbana di Piacenza e si trovava dove adesso c’è l’ex cinema Iris. Quando è stata demolita, i monaci che l’occupavano si trasferirono nell’attuale San Lorenzo di via del Consiglio, intorno alla quale c’era la Fiera dei cambi, perché i primi banchieri del mondo erano piacentini») e si è complimentato per l’avviato restauro della chiesa e per l’evento culturale organizzato dalla Tampa Lirica. Complimenti arrivati anche dall’assessore comunale alla Cultura Jonathan Papamarenghi: «La Tampa Lirica da sempre si impegna per la cultura piacentina ed è significativo che ci si trovi nella sede della Banca di Piacenza, che investe in modo così determinante nella cultura».

Il regista Artemio Cabassi si è detto «onorato» di lavorare “in questa bellissima città” e ha spiegato gli impianti scenici. Stefano Giaroli, direttore e concertatore delle due opere, ha sottolineato una caratteristica distintiva della collaborazione ormai consolidata con la Tampa Lirica: «Alle spalle c’è sempre un progetto, una connessione con la città e i suoi luoghi. In questo modo le energie si riverberano sul risultato finale». Il maestro reggiano ha ricordato la piacentinità di diversi cantanti che saranno protagonisti delle opere (Stefania Ferrari, Andrea Galli, Juliusz Loranzi, Mattia Denti) e rimarcato l’importanza «di raccontare le opere, farle vivere per emozionare. Il professor Francesco Bussi ha infine ricordato alcune sue recensioni delle due opere rappresentate a Piacenza, in particolare i tre atti di Donizzetti, andati in scena nel 1971 con un giovane Placido Domingo. L’Estate Opera Festival da alcuni anni ripropone la lirica estiva: il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi nel 2015; il Gran Gala dell’Opera nel 2016 in piazza San Sepolcro; il “Trovatore” e la “Cavalleria Rusticana” nel 2018 in Sant’Agostino; “Turandot” e “Vedova Allegra” al Farnese nella scorsa estate. Quest’anno - con “Norma” e “Lucia di Lammermoor” - si è puntato sulla classicità e sul romanticismo.

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