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La tradizione del Cantamaggio, ecco tutti gli appuntamenti delle prossime ore sul territorio

Il Cantamaggio è una tradizione della montagna piacentina. Nelle zone montane dell’Appennino tosco-emiliano, in Emilia, Liguria, Toscana e anche nel piemontese, è usanza organizzare gruppi di cantori che girano per salutare la primavera e propiziare i raccolti

Il Cantamaggio (o Calendimaggio) è una tradizione anche della montagna piacentina. Nelle zone montane dell’Appennino tosco-emiliano, in Emilia, Liguria, Toscana e anche nel piemontese, è usanza  – prima, durante e dopo la convenzionale giornata del Primo maggio, che è giorno di riposo per quasi tutti – organizzare gruppi di cantori che girano i paesi per celebrare l’arrivo della primavera. L’usanza di benedire la primavera con canti propiziatori e di buon auspicio per il raccolto arriva da molto lontano, dalla presenza degli etruschi. Il Cantamaggio si mantiene vivo ancora oggi, nonostante lo spopolamento della montagna piacentina e l'invecchiamento progressivo della sua gente. I cantori girano i paesi del territorio del proprio comune esibendosi: i residenti offrono a loro cibo e vino, quest’ultimo carburante del viaggio tra le frazioni. Nel Piacentino l’usanza va avanti ancora in zone come Vernasca, Coli, Morfasso, Ferriere, Pecorara, Farini, Marsaglia, così come è ancora viva nella montagna del parmigiano, in paesi come Bardi, Bedonia, Anzola. Il Cantamaggio si mantiene vivo anche grazie alla presenza di numerosi giovani che rimangono affascinati dalla tradizione e s'impegnano per tramandare il rito.

Diversi gli appuntamenti sul nostro territorio per seguire – soprattutto per i neofiti – questa tradizione centenaria. Nella giornata di sabato scorso si sono già dati da fare i cantori di Coli, che hanno attraversato le frazioni di Pradaglione, Boioli, Peveri, Larceri, Fontana, Santa Cecilia e Gavi. Nella giornata di martedì 30 aprile in diverse località si inizierà a “girare”. L’appuntamento nella serata di martedì è a Vernasca (Valdarda) , Vezzolacca (Valdarda, frazione di Vernasca), Marsaglia (Valtrebbia), Farini (dalle 18.30), Mareto di Farini (dalle 20, a partire dalla frazione di Borderoni). Alla mezzanotte partirà quello di Santo Stefano d’Aveto (fuori dai confini provinciali, ma non tutti sanno che “San ‘Ste” fa parte della Diocesi piacentina). A Ferriere l’appuntamento è invece per mercoledì primo maggio, dalle 7.30, nel capoluogo. Il cantamaggio ferrierese passerà in rassegna diverse frazioni del comune: Marconi alle 8, Folli alle 9, Gambaro alle 10, Selva alle 11.30, Valle 13, Pertuso alle 14, Rompeggio alle 16, Canadello alle 18.30, con orari - va precisato - soltanto indicativi e “fluttuanti”.

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