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Mercoledì è il giorno del D-Day piacentino, alle 18 lo sbarco in Lombardia

Mercoledì 6 giugno alle 18 il medico Carlo Mistraletti si tufferà nelle acque del Po dando vita alla decima edizione de “Lo sbarco in Lombardia”

Mercoledì 6 giugno alle 18 il medico Carlo Mistraletti si tufferà nelle acque del Po dando vita alla decima edizione de “Lo sbarco in Lombardia”, che rispetto allo storico D-Day del 6 giugno 1944 (lo sbarco in Normandia delle truppe americane, canadesi e inglesi), non ha obiettivi bellici, ma altrettanto strategici e importanti: mantenere l’attenzione sulla necessità di far tornare “balneabile, godibile, rinaturato, disinquinato, vivibile e a tratti bevibile, il grande fiume”, situazioni che alcuni piacentini viventi hanno vissuto. «Per far capire - ha poi detto Mistraletti nella conferenza stampa di presentazione in Comune e nel successivo incontro a Biffi Arte - che il Po potrebbe ridiventare una perfetta oasi naturale. Abbiamo sempre paragonato i fiumi alle arterie, ma possono essere considerati un organismo vivente, scorrono da tanto tempo, ma mutano rimanendo sempre se stessi con un metabolismo proprio. Anni fa, ha aggiunto il medico piacentino, il futuro assessore Polledri mi consigliò prudenza, suggerimento ben accolto, anche se ci sono cose più pericolose di un attraversamento, ad esempio andare in automobile».

Lo sbarco in Lombardia è nato nel 2009 partendo dalla Vittorino da Feltre. Nei primi due anni l’attraversamento è stato fatto solo con mezzi da sbarco, in seguito due partecipanti, stimolati dai colleghi fluviali, si sono tuffati nel fiume seguendo a nuoto le imbarcazioni.  Si prevedeva, o almeno si sperava, di assistere entro i cinque anni successivi, a un sostanziale risanamento naturalistico, cosa che purtroppo non e ancora avvenuta. Pare vi sia stato qualche miglioramento nella salute anatomica e fisiopatologica del fiume, ma molto c’è ancora da fare.  E’ stato commovente e pionieristico a questo proposito l’impegno del neurochirurgo parmigiano Riccardo Brizzi che fino al 2015 con il “Veliero del Po” (descritto puntigliosamente da Sandro Pasquali su una Domenica del Corriere del 1986), ha monitorato la salute o meglio l’insalubrità delle acque.

“Lambrum et Olona flumina purificanda sunt” è stato uno slogan di questi anni (rifacendoci agli avvertimenti di Franco Sacchi storico custode della Nino Bixio che, fin dagli anni ’60, osservava che gli affluenti della sponda sinistra, il Lambro e l’ Olona, non importanti come portata d’acqua, erano tuttavia ì principali inquinatori del nostro Po. La manifestazione è dedicata al pensiero di Pietro Bassi, Camilian Demetrescu e a Sandro Pasquali in quanto “memorabili conservatori delle acque”. Il percorso di mercoledì è molto semplice, si partirà dalla riva destra del ponte stradale per Milano per raggiungere con mezzi di sbarco e militi nuotatori, la riva sinistra all’altezza della capanna “Meraviglia”: quasi di fronte alla canottieri Nino Bixio, sulla sponda sinistra lombarda, che prende il nome da Giorgio Donelli soprannominato “Meraviglia”.  Le truppe saranno guidate dal “generale” Giovanni Beretta Anguissola che avrà quali alleati i maestri battellieri Carlo Losi della Vittorino da Feltre e Piero Milani della Nino Bixio. Si prevede la partecipazione di “vari mezzi da sbarco” a remi con l’esordio di “truppe” giovanili guidate dai magnanimi istruttori Paolo Michelotti e Franco Vallisa.  Fra i “militi” annunciati per ora Carlo Mistraletti Della Lucia, Francesco Molina, Marco Zampini ed Erik il Rosso al secolo Ezio Trasciatti. E’ prevista la benedizione episcopale delle acque e dei navigatori.

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