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Monticelli-San Pietro, cittadini scatenati contro la fusione: la «serata costruttiva» va in fumo

L'assemblea pubblica convocata a San Pietro dall'Amministrazione comunale è stata annullata dopo trenta minuti di cori e applausi da parte di cittadini e rappresentanti del comitato del "No" alla fusione

Trenta minuti di grida e, a volte, insulti nei confronti dell’Amministrazione comunale di San Pietro in Cerro. Tanto basta per convincere il sindaco Manuela Sogni e il vice Federico Palla ad annullare l’assemblea pubblica, convocata nel salone parrocchiale per illustrare i benefici che porterebbe la fusione ad incorporazione con il Comune di Monticelli d’Ongina. Scatenati all’interno e fuori dal salone i rappresentanti del comitato del “No” e tutti i cittadini contrari alla fusione tra i due Comuni.

Chi chiedeva le «dimissioni» dell’Amministrazione, chi gridava «Vergogna!». Altri ancora che hanno accusato la Giunta di aver «diviso in due la popolazione», chi «vede un buio totale dopo la fusione». Erano poche le persone che avrebbero voluto ascoltare e apprendere quali saranno i vantaggi in loro favore, qualora trionfasse il “Si” al referendum consultivo del 25 novembre. A loro il sindaco ha garantito: «Ci riproveremo ancora, noi non ci dimettiamo». «Non avete rispetto per noi ma soprattutto per i vostri concittadini che sono usciti di casa per prendere parte ad una serata costruttiva» - ha detto Sogni che negli anni non ha «mai visto gente in Comune nei momenti di difficoltà: il nostro Municipio non è mai stato frequentato veramente».

Assemblea pubblica San Pietro in Cerro fusione con Monticelli sindaco Manuela Sogni-3Cori e applausi hanno costretto il sindaco e il suo vice ad interrompere più volte il discorso fino a quando uno degli organizzatori dell’incontro pubblico ha preso in mano il microfono dicendo: «Mi verrebbe un ripensamento se fossi nei panni degli Amministratori di Monticelli (presenti in sala il sindaco Gimmi Distante, il vicesindaco Giuseppe Papa e alcuni consiglieri) a prendere nel mio Comune una popolazione così». E’ a questo punto che la “forza” del comitato contro la fusione ha “vinto” sulla serata, mandandola in fumo. E i comitati probabilmente faranno sentire la propria voce anche alle prossime assemblee, a partire da quelle del 29 ottobre a San Nazzaro e del 31 a San Pedretto. Il 6 novembre toccherà alla frazione di Polignano, a Olza e a Fogarole il 5 e il 7 novembre.

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