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“My Mentor”: non più un progetto, ma una realtà giovane

Nato dall’esperienza maturata negli ultimi anni all’Università Cattolica nell’ambito del corso di laurea magistrale in Gestione d’azienda. Il mentor ha il compito di supportare gli studenti degli ultimi anni di corso (Mentee) svolgendo il ruolo di consigliere, guida e precettore

In onda la quinta edizione del progetto (andrebbe chiamato realtà giovane e quindi ulteriormente perfettibile, ha detto il direttore di sede Mauro Balordi) “My Mentor”, nato dall’esperienza maturata negli ultimi anni all’Università Cattolica nell’ambito del corso di laurea magistrale in Gestione d’azienda - profilo General Management- iniziativa nata grazie alle docenti Elena Zuffada e Franca Cantoni.

Quest’anno accademico il progetto che si concluderà in giugno, coinvolgerà 76 studenti delle seguenti lauree: Laurea magistrale in Gestione d’Azienda. Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza. Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie. Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari. Laurea Magistrale in Agricultural and food economics.

Si tratta di un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro, un diverso modo di fare gruppo e squadra, attraverso un accompagnamento con un pool di mentor (tutti manager delle imprese piacentine), che diventa un fondamentale momento di crescita personale grazie alla disponibilità di questi professionisti e delle aziende in cui operano e che offre un’ottima visibilità alla facoltà piacentina. Il mentor, ha dunque il compito di supportare gli studenti degli ultimi anni di corso (Mentee) svolgendo il ruolo di consigliere, guida e precettore.

«L’Università Cattolica- ha rimarcato la preside di Economia Annamaria Fellegara- è ai primi posti in Italia per i rapporti con le imprese. Per questa edizione possiamo contare su uno sviluppo della piattaforma informatica e del sito, ma la “parola chiave” è la relazione, ovvero la capacità di dialogo ed ascolto attento e reciproco».

«Questa formula è- ha detto Marco Trevisan preside di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali- un successo di innovazione, tanto che dagli studenti è venuta la richiesta per un ampliamento del numero di studenti coinvolti». «Un’occasione- ha ribadito Balordi- da non sprecare; si può ulteriormente migliorare e possiamo per questo contare su un comitato tecnico-scientifico di elevato spessore culturale».

 «Il bilancio - è stato sottolineato da Fabrizio Caposale e MaxTraversone- è ampiamente positivo perché professionisti e studenti hanno generato legami solidi e duraturi, che sono sfociati, oltre che in inserimenti in stage, in una vera e propria relazione interpersonale, che continua anche oggi, dopo la conclusione della mentorship, garantendo al Mentee un supporto continuativo nel suo percorso di crescita personale e professionale». 

I promotori dell’iniziativa avevano intercettato un bisogno per tutte le funzioni aziendali: Finanza, Amministrazione contabilità, Pianificazione e controllo di gestione, Marketing e commerciale, Risorse umane, Consulenza strategica, Imprenditorialità; molti mentor sono laureati della Cattolica.

Diversi sono i motivi - hanno sottolineato alcuni studenti che già hanno utilizzato questa esperienza - che li hanno spinti a partecipare. In particolare per poter ricevere indicazioni di vita vissuta utili ai fini di un percorso lavorativo, contribuendo allo sviluppo della propria coscienza professionale ed essere protagonista di un dialogo tra mondi contigui (quello universitario e quello dei professionisti) e dare vita a un efficace scambio di idee e un confronto sempre più proficuo. Inoltre l’interazione con il mentor può rappresentare l’occasione per individuare un argomento da sviluppare nella tesi di laurea.

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