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Gilda: «Si rischia il caos scolastico: procedure incerte individuare i docenti»

La Gilda degli Insegnanti denuncia che l'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna non riesce a coordinare i dirigenti delle scuole per organizzare le nomine dei professori. Chiesto l'intervento dei politici piacentini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Nell’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico il competente ufficio territoriale di Piacenza e Parma ha potuto fornire esaustive informazioni relative all’organizzazione delle procedure di nomina, che riguardano centinaia di insegnanti, solo per quanto riguarda le Istituzioni scolastiche della Provincia di Parma e non per quella di Piacenza. Al fine di garantire un regolare avvio delle lezioni dovranno essere nominati centinaia di docenti a tempo determinato anche nelle scuole piacentine, per questo la Gilda degli Insegnanti con una comunicazione urgente inviata agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione, ai parlamentari del territorio ed ai partiti politici, oltre che ai dirigenti scolastici, segnala che la mancata organizzazione di una procedura territoriale unificata di nomine non garantirebbe trasparenza, efficienza ed efficacia (una scuola polo che operi per tutte). «I docenti – spiega la Gilda - sono inseriti nelle graduatorie di più scuole ed anche al fine di evitare contenziosi è opportuno che vengano convocati con procedure di evidenza pubblica, tali da garantire agli interessati una scelta avendo contezza di tutti i posti disponibili nelle varie sedi scolastiche del territorio. La convocazione degli interessati con modalità ed orari diversificati a seconda della discrezionalità di ciascun dirigente scolastico potrebbe determinare situazioni di imbarazzo e contenzioso, oltre che di inefficienza, che interesserebbero tutto il territorio e non il singolo Istituto scolastico, pertanto una mancata organizzazione unificata, già realizzata negli anni scorsi, non è solo una scelta tecnica ma assume anche un rilievo politico che è bene considerare. La Gilda degli Insegnanti, con una nota a firma del coordinatore delle province di Parma e Piacenza Salvatore Pizzo, ha invitato l’Ufficio Scolastico Regionale a coordinare efficacemente il personale dirigente scolastico affinché vengano individuate “scuole di riferimento” per la gestione delle operazioni, così come richiamato anche da una circolare del Ministero firmata dal capo dipartimento Carmela Palumbo. Ritenendo che la vicenda sia d’interesse anche dei rappresentanti politici, la Gilda ha segnalato anche a loro le problematiche evidenziate, affinché possano assumere le iniziative che riterranno più opportune».

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