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Post Covid-19, disturbi e alterazioni della pelle. Ascolta il tuo farmacista: parola d’ordine “tenere alta la guardia”

Il dottor Franco Pugliese, presidente della sezione piacentina di Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) da sempre attivo sostenitore della prevenzione a tema dermatologico, raccomanda di non sottovalutare i segnali della nostra pelle

«Dalla fine della pandemia si stanno registrando diffusi disturbi cutanei, alterazioni dovute a reazioni immunitarie o stress-correlate. Per ogni necessità o informazione non mancate, dunque, di rivolgetevi al vostro farmacista di fiducia o al medico curante». Così il dottor Franco Pugliese, presidente della sezione piacentina di Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che, da sempre attivo sostenitore della prevenzione a tema dermatologico, raccomanda di non sottovalutare i segnali della nostra pelle, «troppo spesso oggetto di mera attenzione estetica, ma che dovrebbe essere ‘conosciuta ed indagata’ periodicamente. Solo così facendo - spiega - è possibile intervenire tempestivamente in caso di alterazioni e patologie».

«Gli agenti atmosferici - osserva Pugliese - possono contribuire sensibilmente alla degenerazione della pelle. L’esposizione al sole, ad esempio, benefica su molti fronti (basti pensare alla vitamina D), va tuttavia attentamente dosata. La luce solare è un eccitatore naturale della melanina e funge da stimolatore dei melanociti: se da un lato facilita l’abbronzatura, dunque, in caso di mutazione, complice la scarsa presenza di cellule immunocompetenti nell’area, può dar vita a melanomi». Come proteggersi? «Imparando a conoscere il proprio corpo - chiarisce Pugliese -, discernendo a quale fototipo ne corrisponda la carnagione, ma anche monitorando eventuali alterazioni, specialmente se di nei. Quest’ultimi vanno mappati e tenuti regolarmente controllati. Cambi di colorazione, forma e consistenza, ma anche dolore o sanguinamento vanno prontamente segnalati». Accortezze, quelle raccomandate dal numero uno di Lilt Piacenza, doppiamente importanti nell’era post-Covid: «Vitiligine o perdita di ciocche di capelli sono alcune delle condizioni dermatologiche di cui si registra l’aumento. Condizioni spesso legate a familiarità che, con il sistema immunitario provato dal virus o dallo stress, tendono a sfuggire alla normale condizione di quiescenza. Per questo bisogna tenere alta la guardia - raccomanda Pugliese - e, nel dubbio, consultare farmacisti o medici di Medicina generale, professionisti della salute che sapranno consigliare tanto un’adeguata prevenzione quanto, al bisogno, se rivolgervi a specialisti». Non va poi dimenticato che sensibili differenze e conseguenti attenzioni possono variare in base all’età e al genere: «I fototipi si distribuiscono in modo diverso tra uomini e donne, mentre ogni fase della vita può comportare necessità e problematiche dermatologiche diverse, ma su tutto - conclude reciso - l’attenzione alla prevenzione è ad oggi, epidemiologicamente, l’azione più efficace per evitare di dover intervenire in termini riparativi, dunque non sottovalutatela mai».

Una raccomandazione in questo senso viene anche da Eleonora Ravasini dell’Antica farmacia dell’Ospedale Santo Spirito, che richiama all’osservanza d’una corretta protezione dai raggi UV: «Troppo spesso si sottovalutano frequenza, metodologia d’impiego e importanza dei prodotti di protezione solare. Perché abbiano effetto vanno applicati 15 minuti prima dell’esposizione e riutilizzati in media dopo un paio d’ore o, nel caso di bagni o abbondante sudorazione, anche prima. Andrebbero distribuiti uniformemente almeno 2 milligrammi ogni centimetro quadrato (40 grammi per tutto il corpo), ma la quantità media utilizzata - chiosa Ravasini - è spesso preoccupantemente inferiore. Per non parlare della quasi totale inosservanza dell’abitudine a proteggere la pelle in caso di spostamenti in auto o passeggiate in città: consuetudini che, purtroppo, fanno il paio con l’aumento d’irritazioni cutanee, insolazioni e perfino carcinomi. Sono in particolare gli uomini a sottostimare i rischi del sole, e l’uso di rasarsi la testa va di pari passo con la mancata cautela di proteggersi con un cappell». E se esistono protezioni tra le più varie in base alle specifiche esigenze o abitudini (dalle emulsioni al latte solare passando per spray e prodotti in stick per zone delicate come cicatrici o macchie), la raccomandazione è sempre sceglierle con raziocinio. «Una chiacchierata col vostro farmacista farà luce sulle caratteristiche del vostro fenotipo - osserva Ravasini -, ma non solo: sonderà familiarità con arrossamenti, eczemi, irritazioni, o il coincidente uso di farmaci fotosensibilizzanti come cortisonici, pillola contraccettiva o antibiotici. Attenzione poi a scegliere prodotti privi di coloranti, conservanti e profumi. Una volta individuato quello più adatto a voi spalmatelo con cura e solo su pelle integra. Proteggete infine con bende o cerotti eventuali abrasioni e cicatrici recenti. Soprattutto - conclude -, siate prudenti e non esitate a chiedere consiglio. Nel caso migliore vi assicurerete un’abbronzatura uniforme, indolore e senza macchie, ma potrebbe anche sottrarvi a pericoli ben più seri».

Per ogni dubbio, domanda o problema si raccomanda sempre e comunque di rivolgersi al proprio farmacista.

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