Dopo la classifica di “ItaliaOggi”, anche il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” – giornale della Confindustria – pubblica la sua graduatoria della qualità della vita. Anche qua Piacenza perde posizioni rispetto all’anno precedente, passando dal 35° posto al 40°. È Milano a classificarsi in prima posizione come provincia più vivibile d’Italia, stando a 42 parametri che hanno visto il nostro territorio perdere qualche colpo, dopo che l’anno scorso avevamo invece guadagnato 13 posizioni. I 42 parametri riguardano sei aree tematiche come «Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza» e «Cultura e tempo libero».Ecco come vanno invece i nostri “vicini”: Reggio Emilia 18°, Parma 29°, Lodi 49°, Pavia 63°.

Per quanto riguarda "ricchezza e consumi" ci piazziamo al 17° posto. Per "affari e lavoro" 34° e viene ricordato dal Sole 24 Ore l'alto tasso di occupazione (siamo quarti in Italia dopo Bolzano, Bologna e Milano); ci troviamo però in 99esima posizione per quanto concerne il "gap di genere" negli stipendi tra uomini e donne, un dato su cui occorrerà riflettere. 

Per "ambiente e servizi" 31° (con un drammatico 98° posto alla voce "rischio idrogeologico": le province dell'Emilia-Romagna si trovano tutte ultime in classifica). 

Per "demografia e società" ci troviamo al 44° posto: questa è l'unica classifica che vede primeggiare le città del Sud, che si dimostra più giovane d'età rispetto al resto d'Italia. 

Nella graduatoria di "giustizia e sicurezza" bisogna scorrere fino al 59° posto per trovare Piacenza.

In "cultura e tempo libero" siamo al 43°, spiccando per il numero di sale cinematografiche (quinti per posti a sedere ogni centomila abitanti) e per il bassissimo numero di Onlus ogni 100mila abitanti (penultimi in Italia, al 105esimo).