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«A noi poliziotti servono nuove leggi, il nostro lavoro da solo non basta più»

«Manifestiamo per sensibilizzare la politica al fine di poter ottenere leggi adeguate al periodo sempre più difficile nel sistema sicurezza del nostro Paese. Ci siamo adeguati professionalmente e cerchiamo di farlo sempre più per ottenere una Polizia sempre più democratica e al passo coi tempi attraverso la formazione, le risorse ed i mezzi piu’ adeguati  assicurando che, anche in carenza di risorse umane e mezzi, di esserci sempre. Ogni giorno effettuiamo centinaia di migliaia di interventi per garantire la sicurezza dei cittadini, garantire le loro libertà e “rammentare” i propri obblighi a chi delinque. Non è sempre facile! Soprattutto se noi stessi ci sentiamo poco sicuri perché garantire tutto ciò diventa molto arduo se chi commette gesta criminali, grazie anche alle leggi attuali,  può sbeffeggiare, sputare, palpeggiare una poliziotta  e masturbarsi davanti la stessa, usare violenza e provocare lesioni in danno degli uomini e donne in uniforme senza correre il rischio di “pagare un dazio”. A scriverlo il sindacato Siap in una nota al termine del volantinaggio per le vie del centro che si è concluso davanti a procura e tribunale nella mattinata del 26 giugno. L'iniziativa era già stata presentata qualche giorno fa dopo l'arresto della polizia al Peep e la relativa aggressione subita dagli agenti».

IL NOSTRO LAVORO DA SOLO NON BASTA

La visibilità, le divise in strada, seppur importati se questi preparati per la sicurezza interna del Paese e non tanto per, non sono la soluzione, ma spesso sono la scorciatoia e l’illusione al problema in quanto apparire è più facile che essere. Ogni cittadino che calpesta il suolo del nostro paese, deve sentire nell’aria la presenza dello Stato e la deve sentire non solo attraverso la presenza  fisica e il lavoro delle forze dell’ordine serio, democratico  e  puntuale, ma anche con la consapevolezza che qualunque reato o infrazione venga commessa, dalla più banale alla più grave, lo Stato c’è anche attraverso una giustizia giusta che, nel pieno rispetto dei diritti umani, sappia punire adeguatamente chi commette un illecito contro qualsiasi cittadino e contro chi è chiamato ad intervenire per la sicurezza del cittadino stesso.

UN’ALLEANZA PER LO STATO DI DIRITTO E LA CERTEZZA DEL DIRITTO

Una polizia, civile e democratica, oggi ha bisogno più che mai di un’alleanza tra le risorse buone e giuste del Paese che promuova e faccia vivere, semplificando ove necessario, le norme poste a tutela dei  cittadini vittime di reato e dei  poliziotti vittime della violenza di chi delinque,  mediante la certezza del diritto, del processo e  della pena che faccia in modo, seppur con un percorso di recupero serio e rigoroso,  che chiunque abbia qualcosa da perdere e non ci siano condizioni di immunità.   Così come non ci devono essere zone franche, non ci devono essere condizioni franche. Bisogna annullare ogni possibile stato di “immunità” laddove determinate circostanze , anche di carattere  umanitario,  queste vengono utilizzate  con furbizia  e consapevolmente come stato di esenzione alla pena.

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