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“Sulla mia pelle”, Cremonini e Borghi: «Un film sulla gentilezza, sul bisogno di aiutare gli altri»

Serata intensa e commovente al Bobbio Film Festival. Una ricostruzione basata su documenti ufficiali, che ha portato sul grande schermo gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi

Lunghi minuti di applausi e pubblico in piedi al termine del film "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini, con Alessandro Borghi. È stata una serata intensa e commovente, quella di domenica 4 agosto al Bobbio Film Festival. Una ricostruzione basata su documenti ufficiali, che ha portato sul grande schermo gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi. Confronto post film con regista e protagonista, moderato da Enrico Magrelli. «Alessandro si è messo in gioco anche fisicamente per 'arrivare' a Stefano: una sorta di ascesi, di cambiamento nel corpo, nella voce», ha raccontato il regista Cremonini. «Questo è un film sulla gentilezza, su quanto dobbiamo essere disposti ad ascoltare ed aiutare gli altri, abbandonando la noncuranza del nostro prossimo – ha sottolineato Borghi – Delle persone che hanno parlato con Stefano Cucchi in quei giorni, solo una, forse due, ha sentito la necessità di 'urlare' al posto suo. La domanda che mi faccio relativamente a questa storia è: non tanto perché lui non abbia chiesto aiuto, quanto perché gli altri non l'abbiano aiutato». 

Il Bobbio Film Festival prosegue stasera con “In viaggio con Adele”, ospiti il regista Alessandro Capitani e l'attrice Sara Serraiocco. 

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