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Telefono Rosa, nuovo protocollo e in arrivo 112mila euro per l'attività

Risorse fresche per sostenere gli obiettivi del centro antiviolenza dai comuni di Piacenza, Castelsangiovanni e Fiorenzuola: pronta una convenzione fino al 2021

Il grido di dolore del Telefono Rosa – nato nel 1994 a Piacenza - è stato ascoltato: è arrivata la tanto attesa convenzione tra i comuni capofila del Piacentino e l’Ausl per garantire le risorse necessarie all’attività del centro antiviolenza di Piacenza dedicato alle donne. La richiesta di Telefono Rosa veniva da lontano: gli enti locali ora riconoscono la realtà del Telefono Rosa in maniera ufficiale. Nei giorni scorsi la Giunta Barbieri ha approvato il protocollo che sarà sottoscritto dal Comune di Piacenza e da Castelsangiovanni e Fiorenzuola, oltre all’azienda sanitaria Ausl. Il protocollo varrà fino alla fine del 2012 e delinea gli obiettivi, le funzioni e le attività del Telefono Rosa. Importante è la cifra stanziata per aiutare la struttura: 112mila euro all'anno dai tre comuni in questione ripartita in basa alla popolazione (la maggior parte di questi soldi arriverà così dal capoluogo Piacenza). Solo pochi mesi fa la presidente del Telefono Rosa Donatella Scardi si era confrontata con i consiglieri comunali sul ruolo del centro antiviolenza di Piacenza che attualmente ospita in due case rifugio 16 donne con 14 bambini.

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