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Tribunale, i Gip passano da tre a due

Di Rienzo applicata come giudice penale alla Corte di appello di Bologna per sei mesi a causa delle migliaia di processi arretrati. Il presidente Brusati aveva dato parere negativo: «L’organizzazione del lavoro ne risentirà»

Piacenza perde un giudice per le indagini preliminari. La perdita, per fortuna, è solo temporanea perché il giudice Stefania Di Rienzo è stata applicata a Bologna per sei mesi. La procura, attualmente, è a pieno organico - manca solo il procuratore capo, la cui nomina dovrà essere decisa dal Consiglio superiore della magistratura - e le inchieste aperte sono tantissime. Le indagini, però, quando si concludono devono passare al vaglio del Gip, che decide se rinviare a giudizio o meno gli indagati, oppure decidere se arrestare una persona o lasciarla in libertà. Accade così che si allungano i tempi per definire questi fascicoli.

Il presidente del Tribunale, Stefano Brusati, aveva dato parere negativo alla richiesta della Corte di appello di Bologna, ma il presidente felsineo aveva deciso per il contrario. La Corte, infatti, aveva chiesto la disponibilità alle procure emiliane di ulteriori tre giudici da applicare alla sezione penale. Un aumento di organico necessario per abbattere un po’ di processi arretrati: circa 19mila. Alcuni giudici si erano detti disponibili e tra questi anche Di Rienzo. «Certo - ha affermato Brusati - con tre Gip c’era un’organizzazione migliore del lavoro». Ora, il giudice Fiammetta Modica passerà a tempo pieno (lo è stata a tempo parziale) a svolgere il ruolo di Gip e si affiancherà al collega Luca Milani.

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