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Wikipedia sbaglia: la prima duchessa di Piacenza non venne mai nella nostra città

Quanto afferma Wikipedia sulla vita di Gerolama Orsini, moglie di Pier Luigi Farnese, non corrisponde al vero e cozza con la ricostruzione storica di Carmen Artocchini. Non è neanche morta a Palazzo Farnese

Nella carrellata sulle vestigia della nostra città legate alla vita del primo duca di Piacenza e Parma, ricordiamo oggi Gerolama Orsini, moglie di Pier Luigi Farnese che visse tra Valentano e Roma, dedicandosi all'educazione dei figli, mentre il marito era impegnato in varie imprese militari e nella costituzione del Ducato. Se di lei vogliamo sapere qualcosa – ha scritto Carmen Artocchini in “Le padrone di Parma e Piacenza” (STP, 1975) - dobbiamo basarci sul bel ritratto conservato presso la Galleria Nazionale di Parma. Gli psicologi potranno dire quale era il suo carattere, interpretando i tratti di quel volto fine e intelligente: la storia invece ci dice poco, tanto poco che dobbiamo andare per congetture e integrare le scarse notizie rinvenute sfogliando decine di testi. Nel 1975 l’Artocchini non aveva a disposizione Wikipedia, la più diffusa enciclopedia online disponibile in 302 lingue; questo le ha permesso di fornire una biografia corretta, all'opposto di quanto Wikipedia asserisce, che relativamente alla morte di Gerolama Orsini, scrive: “Quando nel 1547 il Duca di Parma e Piacenza fu assassinato, Gerolama gli sopravvisse 43 anni, morendo a Palazzo Farnese a Piacenza nel 1590.[2] Fu sepolta nella cripta dei Farnese nella Basilica di Santa Maria della Steccata Parma”, avallando senza verifiche il grosso abbaglio della fonte: Leo van de Pas,Gerolama Orsini, su Genealogics.org. scansione0048-2

Le cose andarono diversamente: nel 1545, quando da duchessa e governatrice di Castro, Gerolama divenne anche duchessa di Piacenza e di Parma (i parmigiani per omaggio misero la loro città sotto la protezione di San Gerolamo), il marito la invitò a raggiungerlo a Piacenza per assumere il ruolo che le spettava. Ma il viaggio fu continuamente rinviato. Dopo l’assassinio di Pier Luigi Farnese (10 settembre 1547) qualche letterato – ha evidenziato l’Artocchini in “Principesse, infanti e duchesse”, Tip.Le.Co, 2011 - scrisse erroneamente che "fu provveduto alla salvezza di Gerolama chiudendola nel forte e in seguito la duchessa lasciò Piacenza per tornare nel Lazio, sia perché i ricordi erano troppo dolorosi, sia per esserle quei luoghi estranei e per il clima troppo rigido della città. In realtà Gerolama non venne mai a Piacenza e, quando ricevette la ferale notizia dal figlio cardinale Alessandro, si dolse moltissimo (più di quanto certo lui meritasse). In data 15 settembre, scrisse al card. Marcello Cervini (incaricato dal Papa di recarsi subito a Piacenza da Bologna per salvare il salvabile) di occuparsi della salma di Pier Luigi, desiderando seppellirla nell'Isola Bisentina, situata al centro del Lago di Bolsena. Ma il cardinale non poté assolvere al pietoso compito perché Piacenza era ormai nelle mani degli Imperiali. Solo nel luglio dell'anno dopo la salma del duca - che la pietà del giureconsulto Barba del Pozzo, nei tragici giorni dell'assassinio, aveva fatto togliere dal fossato della Cittadella in cui era stata gettata e comporre nella chiesa di Santa Maria degli Speroni (oggi S. Fermo) e poi fatta trasferire da don Ferrante Gonzaga in Santa Maria di Campagna) - fu riesumata e la cassa, "rinvoltolata in canonizzo da facchini", trasferita sino a Parma. Da qui, dopo "un funerale assai onorevole", fu avviata verso Castro e all'Isola Bisentina. Isola_Bisentina_DSC_5231-2

La conferma dell’esattezza di quanto scritto dall’Artocchini viene da diverse fonti tra le quali il Dizionario Treccani; mentre l’Ordine Costantiniano di San Giorgio – Parma, ci ha confermato che dagli elenchi delle sepolture nella Cripta della Basilica della Steccata Gerolama Orsini non risulta. D’altra parte - aggiunge Stefano Pronti – nel 1590 l’anno indicato da Wikipedia per la morte di Gerolama Orsini (20 anni dopo la data generalmente accreditata) il palazzo Farnese di Piacenza era ancora al piano rialzato e fu terminato nel 1602. Confermo poi che della presenza della prima duchessa a Piacenza non c’è traccia; né prima né dopo la morte del marito. Si tratta dunque di una fake news storica.

LA COPPIA DUCALE

Pier Luigi aveva sedici anni quando sposò Gerolama per espressa volontà del padre, il pontefice Paolo III che l'aveva fidanzato alla fanciulla coetanea appena decenne, “per assicurare convenientemente la continuazione della famiglia". I Farnese – ci contestualizza Stefano Pronti  - sono una nobile e ricca famiglia della Tuscia, gradualmente infeudata di terre con castelli e palazzi, in tangenza con la contea della famiglia Orsini, che l'aveva ottenuta nel XIII secolo con sede principale prima a Sovana e poi a Pitigliano, ma fortemente affermati a Roma, dove diedero tre papi. Farnese e Orsini dovevano convivere e non inimicarsi. Il fatto determinante e clamoroso fu il matrimonio della splendida Giulia Farnese “La Bella”, sorella del cardinale. Alessandro poi papa Paolo III, che sposò Orsino Orsini, un personaggio anche fisicamente limitato, che la lasciò vedova; Giulia era l’amante, la favorita di Alessandro VI Borgia, che impazziva per lei. Fu ritratta da Raffaello e questo esalta ancor più la figura di Giulia. Gerolama Orsini, che sposa Pier Luigi Farnese, era una scelta diplomatica per consolidare la presenza dei Farnese in Tuscia e consolidare il rapporto con la famiglia Orsini, potente ancora per qualche decennio. Poi la fortuna dei Farnese si sposta a Roma con il papa e il gran cardinale, mentre la contea di Pitigliano viene assorbita nel ducato di Toscana

La coppia Gerolama – Pier Luigi, trascorse i primi anni di matrimonio nel palazzo di Valentano, sul lago di Bolsena, dove nacquero i loro cinque figli: Vittoria, probabilmente nel 1519, Alessandro il 7 ottobre 1520, Ottavio il 9 ott. 1524, Ranuccio nel 1530 e Orazio nel 1532.

Gerolama trascorse la sua esistenza in maniera piuttosto appartata anche quando, dopo l'elezione di Paolo III (1534), i Farnese ricoprirono un ruolo di primaria importanza alla corte romana. Fu comunque presente in ogni evento importante della vita dei figli e, come dimostrano le testimonianze dirette dei suoi contemporanei e le sue lettere, fu una donna assennata, con un temperamento mite ma deciso, molto legata al pontefice e che all'occorrenza si rivelò capace di compiere precise scelte di governo.

Negli ultimi anni di vita, Gerolama intensificò le opere caritatevoli, fondò a Viterbo un monastero, da lei arricchito con doti e privilegi, che si chiamò "della duchessa".  Gerolama morì nel 1570 e fu sepolta accanto al marito nella chiesa dell'Isola Bisentina. Documenti del 1579, del 1630 e la testimonianza scritta di padre Eleuterio da Piacenza - il quale assistette alla revisione delle salme avvenuta in quell'anno – riportano la notizia che, sia i corpi della duchessa e del marito Pier Luigi e del loro figlio Riccardo Ranuccio "per essere stati imbalsamati si conservavano come se fossero vivi e dormissero".

AGGIORNAMENTO: DOPO IL NOSTRO ARTICOLO, LA PRONTA CORREZIONE

Versione attuale

Quando il cardinale Alessandro Farnese diventò Papa Paolo III nel 1534 rese suo figlio Pier Luigi capitano-generale della Chiesa e nel 1537 duca di Castro ed infine nel 1545 Duca di Parma e Piacenza. Fu assassinato nel 1547, e Gerolama gli sopravvisse 22 anni, morendo nel luglio 1569.[1] .

Versione prima del nostro articolo

Quando il cardinale Alessandro Farnese diventò Papa Paolo III nel 1534 rese suo figlio Pier Luigi capitano-generale della Chiesa e nel 1537 duca di Castro ed infine nel 1545 Duca di Parma e Piacenza. Fu assassinato nel 1547, e Gerolama gli sopravvisse 43 anni, morendo a Palazzo Farnese a Piacenza nel 1590.[2] Fu sepolta nella cripta dei Farnese nella Basilica di Santa Maria della Steccata a Parma.

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