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Venerdì, 19 Aprile 2024

Agosto 1895, via Dìrìtta cambia nome in via XX Settembre

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C'è ne dà l'opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

16-31 AGOSTO 1895

Via Dìrìtta cambia nome in via XX Settembre e via san Raimondo diviene via Vittorio Emanuele; ma c’è chi non è d’accordo.       

16 - da Libertà: oggi, ultima giornata delle feste agostane, grande affluenza di pubblico per assistere alle regate sul Po. Il comitato dei divertimenti di agosto sospende i fuochi di artificio previsti per questa sera.

17 – da Libertà: Teresita Garibaldi proprietaria in Piacenza? Da un dispaccio da Roma, all'Arena di Verona togliamo: All’epoca in cui gli eredi Garibaldi vendettero definitivamente l'isola di Caprera al Governo, mediante una quota di lire 55.000 assegnata a ciascuno degli eredi, mentre tutti costoro accettarono, soltanto la signora Teresita fece opposizione per l’entità della somma, che pretendeva molto maggiore, e mosse accuse al Governo per mezzo dell'on. Portis. Ora la causa si è transatta. La signora rinunciò ad ogni sua pretesa, mediante una permuta fra la sua parte di comproprietà di Caprera e certe vaste tenute demaniali in Piacenza.

- Da "Libertà": Tutto ieri, non si parlò d'altro in città che dello scandalo pirotecnico di giovedì sera, in piazza Cavalli. Ed é naturale: di quello sconcio il risentimento fu grande nei piacentini tutti. Da molto tempo non avevamo potuto vedere intatti tanto concorso di forestieri in Piacenza, e mai che si ricordi la delusione fu in tutti maggiore: fuochi che...non pigliavano fuoco, girandole che... non giravano, un fumo enorme dappertutto e infine, coronamento dell'opera, il fuoco alla macchina, fuoco non artificiale questa volta, ma molto naturale, sicché, senza il pronto intervento dei pompieri, la macchina in pochi minuti sarebbe stata ridotta in un gran falò, pericoloso per la gente stipata in piazza e per le case vicine.

18 -Da "Il Piccolo": Ci si fa sapere da un antico parrocchiano dell'ora soppressa parrocchia S. Marco che in quella chiesa, a sua memoria, è sempre esistita una Sacra Famiglia scolpita in legno con doratura antica, che si aveva in molto pregio artistico. Ora si dice che questa scultura siasi in procinto di alienarla al migliore offerente. Anzi, sarebbe venuto da Venezia un antiquario che avrebbe offerto per il prezioso oggetto una discreta sommetta.

20 - da "Il Progresso": È aumentato il prezzo del pane e della pasta di due centesimi al Kg. E pensare che nella relazione Arrigoni era detto che l'aumento del dazio sulle farine non avrebbe causato nuovi aggravi al pubblico.

22 - da "Libertà": L’aumento del prezzo del pane di due centesimi il Kg. fa andare in brodo di giuggiole il foglio pasqualino, il quale denuncia il fatto come la conseguenza della reimposizione di parte del dazio governativo sulle farine bianche ... Comunque sappiamo che il Sindaco chiamava ieri i signori prestinai ad audiendum verbum, per far loro sapere che l'accenno al calmiere fatto nella Relazione sua sulla situazione finanziaria, non era una semplice minaccia.

-Da "L'Amico del Popolo": Venne stampato in questi giorni, coi tipi Solari della nostra città, un opuscolo di 62 pagine, che è una vera ed importante monografia riguardante le disposizioni della Legge 17 luglio 1890 che si riferiscono alle riforme delle istituzioni pubbliche di beneficenza". La pubblicazione è curata dal conte Carlo Tedeschi.

23 - il prof. B. Pollinari pubblica su "Libertà" di oggi un articolo a proposito dei restauri al campanile di S. Sisto. Nell'articolo si dice: "l lavori al campanile di S. Sisto sono finiti e con generale soddisfazione. Ci spiace dover osservare che ciò non è esatto, non pochi essendo i malcontenti e non senza qualche ragione".

24 - da "Libertà": Il sig. N. Grottanelli, potuto conoscere solo lunedì come Direttore de "Il Progresso", ieri dichiarava pubblicamente di lasciare la direzione di questo giornale: direzione che non era mai stata da lui pubblicamente assunta. E così, dopo aver chiesto per mesi e mesi invano chi dirigeva quel foglio, bastò lo si conoscesse, perché il Direttore si squagliasse!.

25 – da Libertà: nel pomeriggio di oggi giunge alla nostra stazione, e si ferma per qualche ora in città, prendendo alloggio all'Albergo della Croce Bianca, il cav. A. Lupinacci, segretario particolare di gabinetto dell'on. Crispi, presidente del Consiglio dei Ministri. Col treno delle 14 si reca a Rottofreno, ove si fermerà presso un amico per qualche giorno.

26 da "Libertà": La nostra banda cittadina. Dacché, per eventi di famiglia, si è restituito ai patrii lari il bravo maestro Giuseppe Schiavi-Corradi, le sparse membra della fanfara cittadina si sono di nuovo riunite sotto l'antica ed intellettuale direzione dello stesso Schiavi.

Questa sera alle 18,32 è di passaggio alla nostra stazione il Re, proveniente da Monza e diretto all'Aquila per assistere alle grandi manovre.

28 da Libertà: il Consiglio comunale - in una seduta caratterizzata da continui richiami al pubblico presente - approva, col parere favorevole della Giunta, la proposta della Società Reduci Patrie Battaglie di cambiare il nome di via Dìrìtta in quello di via XX settembre. Approva anche la proposta del Consigliere Calciati di intitolare a Vittorio Emanuele Il la via San Raimondo.

29 da "Il Progresso": "Fu rimandata a domenica 25 settembre la gran festa che si farà a Cogno San Bassano in occasione dell'inaugurazione delle campane e del campanile di quella parrocchia. Per quei buoni terrazzani, tale data è un avvenimento grandioso".

30 – da Libertà: una lettera indirizzata al conte Galeazzo Calciati e firmata G.N.R. nella quale si dice tra l'altro: "Perchè mai tu, proponendo ieri al Consiglio Comunale la intitolazione a Vittorio Emanuele di una delle nostre vie, scegliesti quella di San Raimondo? È appunto una delle pochissime per la quale, insieme all'altra del Guasto già sbattezzata, s'inchiuda nel nome un ricordo storico. La via di San Raimondo non deve il suo nome alla chiesa omonima, bensì ad un concittadino assai benemerito della nostra città, il quale in quella via nacque, visse, operò il bene e mori.

31 da Libertà: Stanotte è di passaggio alla nostra stazione la Regina Margherita, proveniente da Roma e diretta all'Aquila a raggiungere il Re.

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? "Forse che sì forse che no", com'è scritto nella pietra d'angolo d'una bella casa di via Campagna”.

Agosto 1895, via Dìrìtta cambia nome in via XX Settembre

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