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Venerdì, 19 Aprile 2024

Aprile 1896, lamentele per le condizioni delle ambulanze cittadine

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l’opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno, a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

1-15 aprile 1896

1-da l’Amico del Popolo. Anche in quest'anno la Palma offerta a M. Vescovo per la solennità di domenica scorsa è riuscita un vero gioiello artistico e attesta il fine buon gusto e l'ammirabile pazienza delle RR. Monache del S. Cuore.

2- da Libertà. La notizia che i funebri del fabbro ferraio diciottenne Attilio Ghittoni, morto domenica improvvisamente, dovevano essere fatti ieri da Don Miraglia coadiuvato da un suo collega di Lodi, certo don Francesco Negroni, aveva ieri mattina richiamato in via S. Lazzaro un mondo di curiosi. Si voleva vedere questa novità d'un funebre miragliano rinforzato dal concorso del novello prete ribelle.  A garantire l'ordine erano presenti guardie municipali e molti carabinieri. La salma era preceduta da uno stendardo recante la scritta 'Amore, Armonia e Lavoro' e, sull'altro lato, 'Con Cristo e con la Chiesa romana'. Al cimitero, essendosi il cappellano rifiutato, benediceva la salma, prima che fosse tumulata, il prof. Bernardino Massari e la benedizione era data in nome del popolo.

3- da Libertà. La funzione del giovedì Santo ieri mattina in Duomo fu come sempre solenne. Pontificava mons. vescovo Scalabrini, il quale appariva assai abbattuto e sofferente; vi fu pure la cerimonia della lavanda dei piedi ai dodici vecchi rappresentanti gli Apostoli, i quali poi ebbero in Vescovado la solita refezione.

4 - da Il Progresso. Le ambulanze erano e sono quanto di più sconnesso e di indecente può fingersi mente umana. Ho visto delle ambulanze che avranno cent'anni a far poco; saltellano maledettamente sui ciottoli, ad ogni minima scossa traballano, senza luce, senza aria, anguste così da raccogliere appena appena un infermo. Dentro poi fanno orrore, non materasso di lana,  ma poca paglia tutt'al più ricoperta da un panno. Così sono trasportati alla città tutti i percossi da avversa fortuna. Oggi un tisico, domani un pellagroso, poi una donna malata di febbre puerperale, poi una persona colpita da tetano così via. intanto, chi si incarica della disinfezione di quei mostruosi veicoli che possono comunicare le più terribili malattie a quanti hanno la sventura di andarci dentro?

-In serata, sul Corso Vittorio Emanuele, il sacerdote don Giuseppe Dodici chiede l'intervento di un carabiniere perché insultato da un giovane. E' questo l'ennesimo episodio di intolleranza di cui da un po' di tempo sono oggetto i preti nella nostra città.

5 – da Libertà. Verso le 20 di oggi, dopo le funzioni pasquali celebratesi in Duomo, tutti i partecipanti, usciti dal tempio si recano nel cortile dell'episcopio e acclamano a gran voce il Vescovo. Il predicatore quaresimale del Duomo, affacciandosi ad una finestra, ringrazia le persone a nome del Vescovo, essendo questi indisposto, della affettuosa dimostrazione. Continuando però incessanti le grida di acclamazione, il Vescovo in persona è costretto ad affacciarsi per ringraziare tutti i presenti; dopo di che, la pacifica dimostrazione si scioglie.

6- da Libertà.  Veniamo informati che la lapide commemorativa da allocarsi al Sacello di Sarmato per la sosta che il patriota Felice Orsini qui fece nella notte del 5 aprile 1856 ospitato in casa di Odoardo Guglielmetti dopo la di lui memoranda evasione dalle carceri austriache di Mantova, è pressoché terminata e fra non molto verrà inaugurata dal Comitato promotore piacentino-lombardo al posto cui venne destinata.

7 - da Libertà. Il Consiglio comunale approva l'appalto per l'innaffiamento delle strade, piazze e giardini  pubblici a mezzo di botti.

8 - Libertà. Domenica sera, verso le sette, in via Sant'Agnese, e propriamente dirimpetto alla chiesa della morte, avveniva uno dei soliti fatti che fanno dubitare qualche momento che invece che a Piacenza, ci troviamo nella Sila. E questa volta gli eroi erano in quattro e il preso di mira un buon prete, giovane, modesto, rispettosissimo, don Federico Frontori. Da Libertà. Ci scrivono da varie parti che nella alta Val Nure, Val Tidone e Val Luretta si caccia allegramente.

- da Il Progresso. La stazione di Piacenza annovera un Comando militare importantissimo. Scopo di questi Comandi di stazione è quello di vigilare nei trasporti ferroviari dei militari, tanto se marciano isolati e tanto se sono riuniti in drappello. Il nostro comando della stazione, sino dai tempi del capitano Ferrari, funziona egregiamente.

9-da Libertà. Di questa stagione, ogni mattina, dalle 6 alle 11, circa, Piacenza risuona in ogni via di una specie di grido lungo, quasi urlato insistente, seccante in modo incredibile per coloro, e sono molti, che alle 6 del mattino si trovano ancora a letto: sono i venditori e le venditrici di ricotta, che con questo grido ricordano la loro merce ai buongustai.

10 -Il Progresso lamenta la dispersione in piccoli rivoli della beneficenza e la trascuratezza nell'elargire sussidi alle piccole società di mutuo soccorso.

-Da Libertà. Ora che si stanno rinnovando le piantagioni nei viali e nelle piazze della città, non parrà fuori di luogo richiamare l'attenzione sul modo veramente infelice con cui si fa il servizio di manutenzione delle medesime.

11 - da Libertà. Una solenne dimostrazione facevasi ieri sera verso le 21, sulla piazza di Sant'Antonino, a mons. Scalabrini, quando usciva dalla Basilica omonima. La piazza era gremita di popolo plaudente.

Alle ore 10 di stamane, partendo dalla abitazione in via Sant'Antonio 75, hanno luogo imponenti funerali - dice la stampa cittadina - della giovane Annunziata Gobbi, moglie del dott. Paolo Sforza Fogliani.

12 - da L'Amico del Popolo. I preti insultati. E' da tempo che i preti sono offesi colle solite allusioni e provocazioni, ma pare che la nuova moda si vada esagerando di giorno in giorno. I preti, ed anche non preti, di pazienza ne hanno anche troppa, e che questa pazienza in altri paesi sarebbe forse già sfumata.

14 – Da Libertà. Domenica mattina, col treno delle 9,15 proveniente da Roma, giungeva alla nostra stazione in stato d'arresto il sig. Ulderico Grottanelli, già direttore del 'Progresso' e del 'Moscone', il quale era tradotto al locale carcere cellulare in attesa del processo per diffamazione ed ingiurie che si discuterà il 21 corrente al nostro Tribunale.

15 - Davanti alla Pretura Urbana si svolge il processo a carico di Pietro Parmigiani di anni 16, pizzicagnolo, imputato di avere la sera del 3 marzo, dopo le dimostrazioni antiafricaniste, rotto con un sasso un fanale sulla piazzetta S. Francesco. Viene condannato a giorni 12 di reclusione e a lire 10 di multa ed accessori.

- Da Il Piccolo. Signor Prefetto, è ora di finirla! L'on. Rudinì ha diramato ai Prefetti una circolare in cui si raccomanda loro di tenersi estranei alle lotte politiche. Ha capito sig. comm. Ferrari? Bisogna finirla coi viaggetti a Castelsangiovanni ove si vuole imporre dei candidati come Giuseppe Manfredi che hanno calpestato tutte le bandiere immaginabili. Dei Giuseppe Manfredi prima radicali, poi crispini, poi ridotti a farsi sostenere da Napoleone Ferraris, spalleggiati dai clericali. Bisogna finirla sig. Ferrari!

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? Forse che sì forse che no, com’ è scritto nella pietra d angolo d una bella casa di via Campagna.

Aprile 1896, lamentele per le condizioni delle ambulanze cittadine

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