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Sabato, 20 Aprile 2024

Dicembre 1895, Piacenza depredata dei suoi centri di potere

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C'è ne dà l'opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

1 – 15 DICEMBRE 1895

Piacenza perde terreno?

1 - da Libertà. Piacenza come centro amministrativo ed ufficiale va rapidamente dissolvendosi; ieri perdette la Direzione delle Poste, del Genio militare, il tribunale militare; si parla del trasferimento a Genova della sede del Corpo d'armata, della soppressione della Intendenza di Finanza e, forse, in un'eventuale riforma amministrativa, anche della Prefettura. E gli interessi offesi alzano la voce, i lagni della forte depressione economica risuonano, sorgono i timori di una più grave catastrofe ventura.

2 - da Libertà. Bestiame introdotto e macellato nel pubblico macello durante il mese di novembre: Buoi e manzi 132; vacche e tori 14; manzetti 1; vitelli 171; pecore e capre 25; agnelli e capretti 59; equini 120; porci 320 .

4 - da Libertà. Oggi, ricorrendo la festa di S. Barbara, protettrice delle armi, i reggimenti del Genio e di Artiglieria festeggiano la ricorrenza. Ufficiali e truppa durante la giornata vestono la grande uniforme e si hanno banchetti di ufficiali e truppa nei diversi quartieri.

7 - da Libertà. Ci è pervenuta, stampata in un opuscoletto, la Relazione della Commissione esecutiva della Camera del Lavoro all'on. Rappresentanza comunale, in cui, messo in luce il significato della moderna istituzione, si dice quanto sinora essa fece in pro della classe lavoratrice, e quanto le occorrerebbe per poter meglio raggiungere quello scopo.

10 - da Libertà. È uscito il n. 35, anno terzo, del Romagnosi, giornale pei notai, organo del Consiglio notarile di Piacenza, diretto dall’egregio dotto Enrico Ernesto, conservatore dell'Archivio notarile di qui.

11 - da Libertà. Processo Miraglia-Rossi in appello. La Corte di Appello di Parma assolve completamente il Canonico Giambattista Rossi dall'imputazione di diffamazione e, ritenendo a suo carico solo l'ingiuria, ammessa però in suo favore la provocazione grave, lo condanna a lire 83 di multa. Presiede la Corte il comm. Camporota. Alla difesa siedono gli avv. Calda, on. Tassi, Nasi e Fabri. La parte civile è sostenuta da Galluzzi, Muratori, Berenini.

- Apprendiamo che la Deputazione provinciale, nella sua ultima seduta, ha deliberato tra l'altro, d'accordo coi proprietari delle due caserme dei Carabinieri in Piacenza, l'impianto dell'acqua potabile nelle Caserme stesse.

12 - Da Il Progresso.  Anche la nostra Deputazione Provinciale si è unita alle altre per protestare contro la sospensione della legge sulla perequazione fondiaria .

13 – da Libertà. Questa sera la Camera di Commercio designa l'industriale Ambrogio Fioruzzi, membro della medesima, a far parte del Comitato che dovrà adoperarsi affinché la linea Genova- Piacenza-Cremona abbia presto a diventare un fatto compiuto.

14 - da Libertà. In via Garibaldi, e proprio nella facciata settentrionale dell'Albergo Italia, si è operato un rialzamento d'arco di una bottega che fa un brutto contrasto con un'altra bottega vicina che appartiene allo stesso fronte.

15- da Libertà. Alle ore quindici, nel teatro Filodrammatico, alla presenza delle autorità civili e militari vengono distribuiti i premi ai vincitori delle gare di Tiro a segno.

Il campo di pattinaggio. Ieri, vi furono numerosi visitatori ad ammirare i nuovi locali messi con molta eleganza e buon gusto.

… confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori?  Forse che sì forse che no, com'è scritto nella pietra d'angolo di una bella casa di via Campagna.

Dicembre 1895, Piacenza depredata dei suoi centri di potere

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