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Martedì, 23 Aprile 2024

Gennaio 1897, ancora in cronaca lo scisma piacentino di don Miraglia

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l’opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno, a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

Tra i protagonisti delle cronache d’inizio 1897 vi è ancora Don Paolo Miraglia (1865-1945), autore dello “Scisma piacentino” che stiamo seguendo dalle cronache del maggio1895, data del suo arrivo a Piacenza e del quale abbiamo fornito alcune note biografiche nella puntata https://www.ilpiacenza.it/blog/accadde-giorno-per-giorno-120-anni-fa/lo-scisma-piacentino-di-don-paolo-miraglia.html.

13 - Da Libertà: "Audacia senza nome. Don Miraglia - premesso che il magistrato ha dichiarato non luogo a procedere contro di lui per inesistenza di reato, in seguito alla querela Arcelli - sacramenta che ora querelerà mezzo mondo ... Ma non è questa, la notizia, allegro riformatore che Piacenza attendeva ed ansiosa attende. L'assoluzione per inesistenza di reato, può essere anche avvenuta, perché la povera contessina Ida Arcelli ha superato i 16 anni, ma non perché il fatto, di cui essa l'imputo, non sia vero. Questo, prete, devi escludere: questa la buona novella che attendono da te i Piacentini".

15 - Ieri sera in via Trebbiola, davanti al famoso oratorio Miragliano, successe una di quelle solite gazzarre alle quali si dà nome di dimostrazioni, ma la cosaIMG_5890 (2) prese proporzioni un po' inquietanti". Il giornale riferisce che una guardia giurata di Ps. in borghese, tale Cinti, trasse in arresto un dimostrante colpevole di averla aggredita. L'arrestato, giunto nelle vicinanze di via Tre Ganasce, riuscì a svincolarsi

18 - Da Libertà': Lo scisma in Piacenza, Discorsi del can. Gio. Battista Rossi. Tip. Solari 1897. Sono i noti dieci discorsi che pronunciava settimane or sono in San Pietro il dotto predicatore, raccolti in un bel volume di 227 pagine. E' una pubblicazione d'attualità e interessante come l'indicano i temi che vi furono svolti così segnati nel sommario: La libertà della divina parola. Riforma e rifondatore. I farisei. I preti di Piacenza. Il Vescovo. Il Papa. La scomunica. I ribelli. Cattolico apostolico romano. La nuova chiesa autonoma di Piacenza.

17 – Da Libertà.  viene inaugurato oggi il N Asilo della città, in via Guastafredda n.30, voluto già dal 1893 per festeggiare le Nozze d'argento dei Sovrani. Alla cerimonia sono presenti le autorità. Il discorso Ë tenuto dal presidente degli Asili cav. Lupi. Alla realizzazione dell'Asilo hanno contribuito la Cassa di Risparmio, il Comune (che assegna al nuovo Istituto mille lire all'anno per la durata di un ventennio) e offerte da parte di privati. Direttrice dell'Asilo Ë la sig.na Pierina Castellani. Dell'esecuzione dei lavori per adattare la casa di proprietà degli Asili posta in via Guastafredda secondo le esigenze del nuovo uso si occupò il generale Biavati

29 - da Il Progresso: "Senza una Curia, governata da Scalabrini e dai giovani che li circondano, senza partiti che da un decennio, alternandosi al governo, in una sola cosa erano concordi o si continuavano, nella soggezione alla Curia; senza una coalizione di partiti già fra loro avversari, e uniti poi e sempre nella IMG_5913 (2)soggezione della Curia, il miraglianismo o non ci sarebbe stato o non nelle forme onde s'è manifestato".

31 - da L'Amico del Popolo: "Il Miraglianesimo a Piacenza e la morte improvvisa. E' tempo che si apra questa rubrica. Quasi ogni settimana ci troviamo di fronte a fatti che atterriscono. Si tratta di morti misteriose, repentine, che avvengono frequentemente nel campo miragliano. Di un centinaio o poco più di allucinati, di poveri traditi seguaci delle stramberie del Riformatore, gli otto casi, in pochissimo tempo, si sono verificati a Piacenza di morte improvvisa. il numero di otto lo compiva ieri il sig. Cagnani. Il sig. Cagnani e la sua signora da qualche mese ospitavano il prete Miraglia nel loro palazzo, dalle cui finestre – che guardavano in quelle di mons. vescovo – il detto prete, più volte, anche lunedì’ scorso, arringava il popolo non risparmiando gli epiteti più infami, di assassini.  Ora il Cagnani è morto improvvisamente; così è la morte ha bussato a quel palazzo, divenuto tribuna del prete ribelle, come già, mesi sono, ebbe a bussare ad un altro palazzo che, pel primo, aveva offerto ospitalità allo scomunicato di Sicilia. Noi andiamo lenti nel tirare delle conseguenze e nel fare delle applicazioni; ma dopo otto casi di morte repentina avvenuta in brevissimo tempo nelle file di Miraglia, sentiamo d'avere per lo meno il diritto, nonché il dovere di ricordare che tutti quelli che seguono Miraglia si trovano in condizioni deplorevolissime, perché, essendo essi scomunicati, tutti, nessun'escluso, devono o tardi o tosto, sentire della scomunica gli effetti, poiché con Dio non si scherza, e nessuno, nessuno mai è riuscito a sfuggir alle mani di Dio".

Gennaio 1897, ancora in cronaca lo scisma piacentino di don Miraglia

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