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Marzo 1896, il cordoglio di Piacenza per le sconfitte delle armate italiane in Africa

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l'opportunità, il libro "Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno", a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

1 – da Libertà. Da alcune sere venne attivato alla nostra stazione ferroviaria un nuovo sistema di illuminazione, quella cioè col becco Auer. Sono circa 150 i becchi di gas in azione e danno una luce splendidissima e potente, sì da rivaleggiare, se non superare, quella della stessa luce elettrica. Questa innovazione si deve all’egregio capo-stazione sig. Benedetto Mazzacurati, instancabile e zelante funzionario, il quale ebbe non pochi ostacoli da superare per ottenere che l'Amministrazione ferroviaria l'adottasse.

2 - da Libertà . "Unione alla Chiesa ed obbedienza al legittimo pastore”. Questo è l’argomento che svolse quest'anno - e si capisce - mons. Scalabrini nella lettera pastorale che indirizza ai fedeli della Diocesi ogni anno nei giorni di Quaresima.

3 - da Il Progresso. Il concittadino capitano Antonino Sirena del 78° fanteria ha preso imbarco a Napoli, col resto delle truppe, diretto a Massaua. Sempre oggi, parte volontario per l’Africa il concittadino caporale di artiglieria Severino Marzolini insieme ad altri 15 artiglieri del 21° Reggimento.

- da Libertà. L’on. Tassi stasera alle 8,30 al Filodrammatico parlerà ai suoi elettori, facendo loro il resoconto dell'opera sua di deputato. Si tratta di una conferenza in forma privata. Si entrerà con un biglietto di invito.

4 - da Libertà. Il prezzo del pane è aumentato di due cent.; così quello di prima qualità invece di 38 cent, lo si pagherà 40 e 30 invece di 28 quello di seconda.

5 - da Il Progresso. La giornata di ieri, in seguito alla notizia del grave e tragico disastro d’Africa delle armate italiane, non poteva non essere di lutto per la Patria e si tradusse in una giornata di agitazione e di costernazione anche per la nostra città. La notizia fu portata per primo dal Secolo, che andò a ruba in modo che il numero eccezionale di copie qua arrivate fu tosto esaurito.  

- Da Libertà.  La notizia della disfatta di Abba-Garima faceva ieri in città una penosissima impressione. La costernazione per tanta gioventù perduta, per la perdita delle artiglierie era immensa. Dimostrazioni. Vetri rotti. Squilli di tromba. Ci sono responsabilità politiche gravissime; ché da questo dilemma non si scappa: o il Governo ingannò o s’è lasciato ingannare. Nell’un caso è tristo, nell’altro cretino. E nell’uno e nell’altro caso, è indegno di rappresentare l’Italia. Ma per carità non si confondano le responsabilità politiche con quanto tocca l’avvenire della nazione. In alto i cuori! Il Ministero per fortuna non è l’Italia; si condanni quello, ma questa faccia sempre, civilmente, il dover suo.

6 - da Libertà. Fra gli atti di vandalismo commessi ieri l’altro sera, dalla ragazzaglia che seguiva i dimostranti, vi fu quello contro l’albergo del Cappello, condotto da Alessandro Prati. Il capitano dei Carabinieri, avendo fatto arrestare uno dei dimostranti, lo fece provvisoriamente condurre in una camera dell’albergo del Cappello e custodire da due sott’ufficiali di fanteria; quindi, siccome molte persone si erano assembrate davanti all’albergo gridando “Molla”, ne faceva chiudere il portone. Allora contro le finestre si scaricò una fitta sassaiola che mandò in frantumi i vetri del fanale e delle finestre e un grosso sasso andava pure a rompere tre o quattro piatti che erano posti su di un tavolo in una stanza a terreno. Il danno subito dal sig. Prati ammonta a circa 12 lire e verrà indennizzato, s intende, dall’autorità di Pubblica Sicurezza, avendo riportato tali danni in causa dell’arrestato condotto nell’albergo.

7 - da Libertà. Venne ieri giudicato davanti al tribunale l’ortolano Ettore Rossi di anni 22, di qui, l’unico degli arrestati per la dimostrazione di ieri l’altro sera, stato deferito all’autorità giudiziaria, perché gli altri erano subito rimessi in libertà. Viene condannato a cinque giorni di reclusione per oltraggio agli agenti della forza pubblica nell’esercizio delle loro funzioni. Alle ore 15 di oggi il Tribunale giudica per direttissima gli imputati conte Giuseppe Morandi, studente e il garzone falegname Pietro Borella, arrestati per la dimostrazione di ieri sera, imputati di oltraggio. Vengono condannati a dodici giorni di reclusione e 55 lire di multa.

8 - Da Il Piccolo. Sappiamo che l’Amministrazione dell’Istituto Maruffi, dietro proposta del Conservatore, ha deliberato di vendere i magnifici arazzi che trovansi nell’ex palazzo Anguissola da Grazzano al fine di
provvederlo di gas, d’acqua potabile ecc..

9 -da Il Progresso. Ieri l'altro, si discusse in Pretura la causa dei sig. Nino Mazzoni e Pio Bertolasi studenti, Luigi De Vincenzi ed Alessandro fruttivendoli, Gianni, Roberto e Giacomo Busone negozianti, arrestati per le dimostrazioni antiafricaniste ed imputati di rifiuto d obbedienza all’autorità, per non essersi affrettati a sciogliersi dietro l’invito dei questurini. Il gran reato era questo e non pare neanche fosse ben provato, giacché l’on. sig. Pretore pronunziò per tutti sentenza d’assoluzione.

11 - Il Piccolo di oggi pubblica una lettera in risposta ad un suo articolo, relativo agli arazzi del palazzo Anguissola: anzitutto non si tratta di arazzi, che non si conosce siano mai esistiti nel palazzo Anguissola, trattasi di stoffa in seta dell’epoca del Primo Impero e perciò poco pregiata; esse, comunque, smunte e logore, fin da quando ebbe a mancare la march. Anguissola; allorché fu ristorato il palazzo, vennero come si poteva, restaurate. Oggi poi sono in stato di tale deperimento da non potersi più conservarle al posto, o solo da potersene usufruire altrove per altri locali, restringendole, ed adattandole a stanze di poca
ampiezza, dacché in parte lacere ...

12 - da Libertà. E stato osservato, da molti, uno sconcio nell’interno di questo mercato una grande quantità di ragnatele dappertutto.

14 – da Libertà. Ricorrendo oggi il genetliaco di Re Umberto, il nostro Sindaco spedisce il seguente telegramma. "Primo aiutante di campo S.M. Roma. Nell’ora in cui la Nazione è in lutto, Piacenza fidente nel senno e nel cuore del suo Re a mezzo mio gli invia occasione reale compleanno omaggi ed auguri. Sindaco Boscarelli".

15 – da Libertà.  Muore il tipografo-editore Gregorio Tononi all’età di 66 anni, proprietario della ditta Francesco Solari. Nato a Lugagnano da un maestro di scuola, iniziò come garzone libraio e grazie alle capacità e all’assiduo lavoro divenne proprietario della ditta Solari. Tipografo editore, si affezionò all’arte e non solo per lucro. Ne è testimonianza la pubblicazione della continuazione della "Italia letteraria" del Poggiali, opera utile agli studi, ma che era consapevole non avrebbe arrecato lucro né a lui né all’autore Leopoldo Cerri. Così come era solito regalare ai clienti ogni inizio anno la "Strenna piacentina".

- La signorina Gentilina Masoni apre oggi un nuovo negozio di mode in via S. Raimondo

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori? "Forse che sì forse che no", com’ è scritto nella pietra d angolo d una bella casa di via Campagna.

Marzo 1896, il cordoglio di Piacenza per le sconfitte delle armate italiane in Africa

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