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Marzo 1897, sul monumento del Romagnosi il catrame per alcune scritte elettorali

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l’opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno, a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

16– 31 marzo 1897

16 – da Libertà: questa mattina, nei locali interni della Banca Popolare, viene affisso un manifesto nel quale si dice: ’Il Consiglio di Amministrazione in seguito al turbamento manifestatosi ieri nel pubblico col forte ritiro di depositi nonostante che le esposte condizioni patrimoniali della Banca siano tali da assicurare che essa può far fronte ai propri impegni, ha creduto nell'interesse degli stessi depositanti e creditori dell'Istituto, necessario e doveroso adottare il provvedimento che in simili casi è consentito dalla legge e consigliato dalla prudenza, deliberando di presentare oggi stesso la domanda di moratoria al Tribunale sospendendo intanto qualsiasi pagamento'. In serata vengono arrestati nelle loro abitazioni e tradotti al cellulare i due impiegati della Banca Popolare, Ernesto Fornasari segretario e controllore e ragioniere Lodovico Tononi.

 17 - da 'Libertà' il nostro tribunale concede alla Banca Popolare piacentina il beneficio della moratoria per mesi sei. Ieri sul mercato e dappertutto non si parlava d'altro che delle cose della Banca Popolare: la chiusura degli sportelli di questo Istituto, la chiesta moratoria, le fughe, gli arresti, le sorveglianze di impiegati della Banca, erano gli argomenti di tutti.

18 - da 'Libertà': Veniamo a sapere che la solerte Commissione Amministrativa pei lavori di restauro, previe le opportune intelligenze colle aprile2-3Autorità, ha aggiudicato in seguito a concorso d'asta al sig. Marcello Cantoni di S. Nicolò, la costruzione del gran Ponte a dodici impalcature da servire ai restauri della facciata del Duomo.

20 - da 'Libertà': Il Corso Garibaldi s'è abbellito di un nuovo, elegantissimo negozio di mode; quello cioè della compitissima sig. Italia Pozzi. Elegante insieme e severo l'esterno i cui fregi e le cui vernici sono opera del bravo inverniciatore Lazzaro Romersi.

21 – da il Progresso. Con decreto odierno l'Istituto di Credito Fondiario della Cassa di Risparmio di Milano è autorizzato ad istituire agenzie proprie presso le filiali della Banca d'Italia di numerose città tra cui Piacenza.    

22 - a causa di forte vento, un barcone carico di sassi che si trovava in mezzo a forti correnti si capovolge in Po a Roncarolo, presso Caorso. Tre barcaioli muoiono annegati. Sono Antonio Tassi, Augusto Borloletti e Giovanni Zanetti (detto Buttarelli).

23 - da 'Il Progresso': Certo la temperatura è mite così da invogliare alle passeggiate fuori porta. Ai ciclisti che scorrazzano però la città, raccomandiamo la prudenza. Un ciclista elegante va sempre in città a passo moderato. Dunque buon divertimento e calma sempre.

25 - da 'L'Amico del Popolo': Deploriamo vivamente il mal vezzo sorto fra noi da qualche tempo di imbrattare con scritture a carbone o con stampiglie e vernice ad olio i muri delle case e di monumenti cittadini. In occasione delle elezioni non fu rispettato ieri neppure il monumento in marmo del Romagnosi, sul quale furono impressi con catrame fervorini elettorali.

26 - da 'Libertà': le nostre elezioni sono passate fra l'apatia e la indifferenza dei più. La lotta più feroce domenica è stata combattuta sui muri, che in certe località, e specialmente nelle adiacenze delle varie sezioni, furono letteralmente coperti di proclami di ogni colore, per Tassi, per Turati e fino per Paolo Miraglia. Non sono stati risparmiati neppure i cavalli della piazza. I socialisti poi hanno avuto anche la disgraziata idea di imbrattare con del bitume i marciapiedi e, peggio, le case e quel povero monumento a Romagnosi, per stamparvi il nome del loro candidato. E' una cosa che si poteva risparmiare.

27 - da 'Il Piccolo': Vere brutture elettorali. Le case, gli edifici pubblici, la nostra gran Piazza Cavalli, i monumenti stessi, nulla fu rispettato da attacchini e stampatori nel buio della notte. Il povero piedistallo del nostro grande concittadino Romagnosi in ispecie, fu preso a segno e scherno con lordure stampate sul marmo in guisa che ci vorrà del bello e del buono per cassarne l'impressione nera penetrata nel fino e poroso alabastro.

29 - oggi, verso mezzogiorno, Angelo Quadrelli ex sindaco di Piacenza - in via S. Antonino insulta e prende a pugni Domenico Ferrari, direttore de 'L'Amico del Popolo' per un articolo intitolato 'Battesimo, dies irae e de profundis' dal quale il Quadrelli si ritiene offeso. Il Ferrari sporge querela.

30 - da 'Libertà': In seguito ai lavori di scavo che vanno facendosi davanti alla facciata del Duomo per l'impianto del ponte, smuovendo l'esistente gradinata, si venne alla scoperta di alcune tombe sotto i leoni e dietro le porte d'entrata, di ossa umane e di teste in numero considerevole. Avvertito della cosa il Municipio ordinò il trasporto di quei resti mortali al nostro Cimitero. Le tombe scoperte devono datare, secondo gli studiosi, dal 1500.

31 da 'Libertà': Il maestro Verdi fu ieri qui di passaggio. Giungeva da Sant'Agata alla nostra stazione, in un coupé di l° classe, col treno delle 9,15; erano a riceverlo il Prefetto, col segretario di Prefettura; il sindaco di Sant'Agata. Si faceva quindi condurre in vettura al San Marco (ove occupava il suo solito elegante appartamentino del primo piano) e prima delle 11 fu in visita dal Prefetto, ove trattenervisi a lungo. Rientrato in albergo per un breve dejuner, alle 13 con una vettura di piazza si dirigeva alla Stazione dove ripartiva alla volta di Milano. L'illustre maestro presentava un aspetto florido, forte, sebbene dallo scorso anno un po' cadente: gli occhi sempre vivacissimi e brillanti; vestiva in nero, col tradizionale cappellone a larghe falde. Anche alla stazione venne salutato affettuosamente da molte persone.

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l’opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno, a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli.

Marzo 1897, sul monumento del Romagnosi il catrame per alcune scritte elettorali

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