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Giovedì, 28 Marzo 2024
Vicino a te non ho paura

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A cura di Luana Carini

Barf, la dieta a base di carne cruda: vantaggi e rischi per i nostri animali

Si chiama dieta Barf e sembra essere una nuova moda o meglio una corrente di pensiero innovativa, uno stile di vita per i nostri animali domestici. Diatriba di accese discussioni e teatro di scontro tra alimentaristi e veterinari, a cui cercheremo di fare una maggiore chiarezza analizzando i pro e i contro

Si chiama dieta Barf e sembra essere una nuova moda o meglio una corrente di pensiero innovativa, uno stile di vita per i nostri animali domestici. Diatriba di accese discussioni e teatro di scontro tra alimentaristi e veterinari, a cui cercheremo di fare una maggiore chiarezza analizzando i pro e i contro.

La tendenza ad alimentare cani e gatti con cibi crudi è iniziata verso il 1990, forse più per necessità che con conoscenza delle fondamenta nutrizionali. Viene chiamata dieta Barf (Biologically Appropriate Raw Food) fondata sul sistema predatore-preda, fornendo alimenti costituiti essenzialmente da carne cruda, con una percentuale elevata di “ossa con polpa” e organi. Oltre a questo sono forniti frutta, verdura, noci, oli, erbe, con uova e latticini (ma in minore quantità). L'alimentazione con cereali non è generalmente raccomanda, anche se vengono talvolta consentiti altri carboidrati, come per esempio patate e legumi.

Nonostante il fatto che siano banditi tutti gli ingredienti considerati artificiali (preparati vitaminici e minerali) esistono già sul mercato vaste selezioni di prodotti per l'integrazione delle diete Barf. I proprietari di cani e gatti propendono per questa dieta, considerando questo stile di vita più sano e naturale, cosidetto “ritorno alle origini”, sperano di risolvere malattie gastrointestinali croniche ed allergie cutanee, derivate da un'ipersensibilità ad alcune proteine contenute nelle alimentazioni commerciali.

Le maggiori fonti d'informazione sono i siti internet, i blog ed alcune riviste, che spesso contengono nozioni scorrette, fuorvianti anche se presentate in modo molto tecnico.

Principali vantaggi di un'alimentazione cruda:

- Conoscere l'origine e la composizione del cibo, vantaggioso in corso di patologie croniche da ipersensibilità.
- Evitare additivi e sostanze chimiche ed aromatiche che fungono da appetibilizzanti ( creando a volte una sorta di dipendenza).
- Evitare i cereali: l'idea che il glutine e i cereali in generale siano dannosi per cani e gatti è priva di base scientifica. 
- L'effetto del calore distrugge i nutrienti: molto sostanze sono termosensibili soprattutto le vitamine del gruppo B e la vitamina A, facilmenti integrabili.
- Consistenza fecale migliore: questa dieta è molto digeribile, anche se la cottura dei cibi in  ambiente domenstico non peggior assolutamente il processo di digestione.
- Salute dentale migliorata grazie al maggior tempo dedito alla masticazione: rosicchiare pezzi duri di carne ed ossa riduce la formazione di tartaro.

La maggior parte degli effetti positivi citati, come il pelo lucido, la miglior consistenza delle feci e la forma fisica non possono essere utilizzate come elementi oggettivi di dimostrazione. Mentre non c'è dubbio che la carenza nutrizionale o l'alimentazione inadeguata possano provocare grossi problemi nei nostri animai domestici.

Rischi principali derivati dal consumo di cibo crudo per i nostri animali:

- Squilibri nutrizionali se la dieta non viene preparata con attenzione e con i giusti integratori. Le principali problematiche sono legate ad un eccesso proteico per disfunzioni renali o epatiche, contenuto elevato di grassi con rischi o di pancreatite, integrazioni vitaminiche inadeguate ( carenza o eccesso di Vitamina A, carenza di Vitamina E, D, carenza di oligoelementi come lo zinco, squilibrio calcio-forforo con alterazioni della crescita).
- Rischi igienici, la carne può contenere virus, batteri e parassiti se non trattata adeguatamente. I batteri patogeni che possono infettare sia il cane che il gatto includono microrganismi intestinali come ad esempio: Escherichia coli, Salmonella, Campylobacter, Yersinia ed  endoparassiti. Molto elevato anche il rischio di zoonosi (trasmissione della malattia dall'animale all'uomo) come la Tubercolosi ed il Toxoplasma. Cani e gatti che ingeriscono carne cruda contaminata possono diventare portatori asintomatici e diffondere mediante le feci, per molte settimane, patogeni umani come la Samonella. Purtroppo questo gravissimo pericolo sanitario viene sempre trascurato dai sostenitori della dieta BARF. Risulta inoltre molto importante anche la metodica di conservazione, l'osservazione rigorosa della catena del freddo, per abbattere al minimo i rischi microbiologici.
- Patologie legati all'assunzione di ossa: lesioni orali, fratture dentali, ossa incastrate nel tratto digestivo (esofago, stomaco, intestino) con altissimo rischio di perforazione.
- Ingredienti inadatti e nocivi: cipolla, aglio, uvetta e cioccolato sono tossici per i nostri animali domestici.
- Utilizzo delle uova crude: contengono avidina che si lega alla biotina provocando carenza di quest'ultima, inoltre l'albume contiene tripsina che ostacola la digestione delle proteine.
- Utilizzo di pesce crudo: contiene tiaminasi che distrugge la tiamina e la trimetilamina che si lega al ferro, provocando carenze.
- Somministrazione di fagioli: contengono lectine e tannine ( che danneggiano la mucosa gastrointestinale), inibitori della tripsina e glucosidi cianogenetici.
- Problemi specifici: tireotossicosi che possono sviluppare alcuni cani nutrendosi   
di tessuto tiroideo contenuto nella carne cruda poiché gli ormoni tiroidei sono termostabili.
- Animali con gastroenterite cronica ed alterazione della flora microbica intestinale: la dieta BARF risulta pericolosa per i rischi di sovrainfezione batterica.
- Animali con insufficienza renale: la dieta BARF è controindicata per l'elevato tenore proteico.

Sicuramente questa dieta innovativa è una possibile forma alterntiva di alimentazione per cani e gatti, non priva di rischi. E' necessario verificare con cura la scelta dei componenti, la qualità delle fonti proteiche e la conservazione corretta dei cibi.

Esistono una miriade di rischi ma anche alcuni pro: personalmente non trovo questa nuova moda alimentare particolarmente adatta ai cani e gatti, sembra come un volerli rendere simili ai selvatici; ma fanno parte della nostra vita quotidiana e come tali sono domestici. Quindi nel corso del tempo si sono adattati alle nuove linee nutrizionali, oggi sono definiti onnivori, non più carnivori. Come ogni cosa deve essere ben studiata e calibrata, accuratamente preparata, ben consapevoli dei rischi a cui si va incontro.

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