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Venerdì, 29 Marzo 2024
Vicino a te non ho paura

Vicino a te non ho paura

A cura di Luana Carini

Quali malattie si trasmettono all’uomo?

Come riconoscere e prevenire le principali patologie che gli animali domestici possono trasmettere all'uomo

Esistono sono varie trasmissioni possibili da un animale infetto all’uomo. Le più probabili sono le ferite da morso, i graffi, la via oro-fecale, il contatto diretto, la presenza di pulci o zecche sull’animale e l’ingestione di acqua contaminata. Le manifestazioni cliniche delle malattie zoonisiche sono molto variabili, sistemiche o locali, spesso in relazione al sito di penetrazione dell’agente infettante.

Le lesioni con segni clinici locali originano per lo più da ferite penetranti profonde o anche da morso, ma talvolta sono legate ad infestazioni parassitarie come la larva migrans. Un ulteriore esempio di lesioni da contatto sono dovute alle dermatofitosi, meglio conosciuti come funghi.

Tra le forme sistemiche, una delle vie più conosciute è quella per ingestione di materiale oro-fecale, che provoca facilmente diarrea, come nel caso di Salmonella.

Anche la Toxoplasmosi e la larva migrans oculare sono il risultato di un’infezione tramite la via oro-fecale.

LARVA MIGRANS
Sono dei parassiti (meglio conosciuti come elminti) presenti in molti cuccioli di gatti e cani contaminati per via transplacentare o tramite il latte materno, mentre gli animali giovani si infettano tramite l’ingestione di uova nel terreno. Le persone, specialmente i bambini, possono infestarsi per via oro-fecale con l’ingestione di uova di parassiti, mentre nella maggior parte della larva migrans cutanea si tratta solitamente del contatto diretto con le larve infettanti.

La maggior parte delle persone persone è asintomatica, la migrazione delle larve avviene attraverso i tessuti senza causare segni clinici, solo nella forma viscerale si manifestano alcuni danni ai tessuti importanti con segni clinici differenti. Infine la larva migrans cutanea può provocare prurito ed eruzioni cutanee; la forma più grave è quella con localizzazione oculare e riduzione progressiva della vista. I cani infetti generalmente non presentano sintomi importanti.

E’ buona norma quindi procedere sempre, in base alle condizioni di vita dell’animale, ad una sverminazione ogni 6-12 mesi negli adulti e seguendo protocolli più ravvicinati per i cuccioli, con prodotti adeguati all’età del soggetto, secondo indicazioni veterinarie.

LEISHMANIOSI
La Leishmaniosi canina è una zoonosi responsabile talvolta di forme morbosi gravi e talvolta letali, in particolar modo nelle persone con deficit del sistema immunitario (bambini, anziani, HIV+ o persone in trattamento immunosoppressivo).

E’ stato però osservato che, nonostante l’aumento dei casi in Italia di Leishmaniosi canina, non si è osservata fortunatamente una proporzionalità diretta con quella umana. Questa malattia è molto difficile da eradicare, presenta un lungo periodo di incubazione, la sua diagnosi è difficile, spesso i cani sono asintomatici almeno inizialmente, per cui di difficile individuazione. E’ quindi raccomandabile evitare che i cani dormano all’aperto (almeno nel periodo primaverile estivo per la massiva circolazione dei flebotomi:agenti di trasmissione) e l’utilizzo di zanzariere.

La prevenzione è ancora l’unico mezzo che possiamo utilizzare costantemente per ridurre l’infezione negli animali, in particolar modo nelle aree endemiche come il Centro-Sud Italia e zone di costiera (Liguria –Toscana). Si consiglia l’uso regolare per i propri cani di insetticidi topici repellenti a base di permetrina esistenti in commercio (ATTENZIONE E’ ALTAMENTE TOSSICA NEI GATTI!!!), vaccinazione in aree endemiche.         

Le misure preventive sono raccomandate in qualsiasi cane che viva o vada in aree in cui la Leishmaniosi è endemica; lo stesso vale per qualsiasi cane che è infetto o malato, sia in trattamento che non, come strategia efficace per ridurre il rischio di trasmettere l’infezione sia all’uomo che ad altri cani.

LEPTOSPIROSI
L’uomo risulta sensibile  per le sierovarianti canicola ed icterohaemorrhagiae, che determinano un quadro clinico caratterizzato da febbre elevata, dolorabilità diffusa, anoressia e congestione delle mucose. In seguito si può osservare meningite, talvolta complicata da encefalo mielite, con conseguente paralisi, paresi, alterazioni epato-renali con ittero, ematuria (sangue nelle urine). Il decorso della malattia è lungo ma in genere si conclude con la guarigione.

La trasmissione avviene con l’eliminazione di urine da parte degli animali infetti, più comunemente per contatto di mucosa o cute abrasa con urine o acqua contaminata da urine. La probabilità di trasmissione dagli animali domestici è bassa.

La profilassi consiste nel prestare molta attenzione alle possibili sorgenti di infezione come l’urina di altri cani o di ratti. Evitare assolutamente che il cane si disseti in acqua stagnante o canali di scolo, dove il rischio di infezione è molto elevato.  Sembra esserci un incremento della malattia negli ultimi anni, direttamente correlata con l’aumento della popolazione dei ricci sul nostro territorio, anch’essi portatori della patologia e diffusori mediante le urine. E’ molto importante inoltre vaccinare periodicamente il proprio animale (ogni 6 mesi) alla luce anche dei nuovi protocolli vaccinali che garantiscono maggiore protezione nei confronti di alcune varianti di leptospirosi. Non esiste una ugualmente una protezione pari al 100%, pertanto è necessario osservare sempre alcuni accorgimenti al fine di evitare l’infezione.

GIARDIA
E’ una patologia oro-fecale, sostenuta da un protozoo, generalmente è specie-specifica (il contagio avviene all’interno della stessa specie), raramente però si verifica un’infettività crociata tra specie differenti.

L’infezione avviene con acqua o cibo contaminato (definita diarrea del viaggiatore per i soggiorni in paesi esotici), da’ sintomi gastroenterici che possono diventare più gravi in soggetti immunocompromessi. Il rischio di contagio dagli animali domestici è molto basso.

INFEZIONI BATTERICHE
Esistono alcune malattie, a cui soprattutto i veterinari sono esposti come la Pasteurella spp, E. Coli, Actinomycetales spp o Pseudomonas spp, cui trasmissione batterica avviene più frequentemente per contatto diretto con l’animale o attraverso i suoi secreti. 

MICOSI CUTANEA (TIGNA)
Gli animali e le persone possono essere infettati dal fungo Microsporum canis. La micosi cutanea può essere trasmessa dagli animali all’uomo ma anche viceversa. I gatti ed i cavalli sono particolarmente sensibili a questo tipo di infestazione. La protezione più efficace contro la micosi cutanea consiste nell’indossare guanti protettivi quando si manipolano animali infestati e nel mantenere una buona igiene personale. Spesso le spore possono essere trasportate mediante i vestiti ed infettare altri ambienti.

ROGNA
Anche in questo caso le persone maggiormente a rischio sono il personale veterinario, gli immunodepressi e coloro che vivono in condizioni igienico-sanitarie scadenti. Nel cane esistono sia la forma demodettica che quella sarcoptica, solo quest’ultima può contagiare l’uomo e sono distinguibili mediante osservazione al microscopio.

TOXOPLASMOSI
E’ una malattia causata da parassita del gatto il Toxoplasma Gondii, costituisce un problema soprattutto nei soggetti immunodepressi e per le donne in gravidanza. E’ buona norma usare sempre i guanti e pulire quotidianamente le lettiere dei gatti, evitare di toccare della terra contaminata da feci feline. Non esiste invece alcuna trasmissione dal cane all’uomo.

CRYPTOSPORIDIOSIS
Cryptosporidium parvum è un protozoo coccidico rilevato nel tratto intestinale di molti mammiferi domestici e non. La sintomatologia può essere lieve o grave, ma di solito è autolimitante, eccetto per le persone immunodepresse e bambini. E’ importante una corretta igiene in quanto le oocisti cryptosporidiali sono resistenti a diversi agenti disinfettanti.

MALATTIA DI LYME
A differenza di altre malattie sostenute da zecche, negli anni la malattia di Lyme è stata spesso segnalata. Quando una zecca morde un ospite, animale o persona che sia, viene trasferito un batterio (Borrelia) responsabile della malattia. I sintomi nell’uomo includono dolorabilità articolare, febbre, sintomi influenzali. E’ quindi importante effettuare una regolare profilassi mensile per pulci e zecche.

FEBBRE MACULOSA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE CANINA
Si tratta di una malattia sostenuta da batteri intracellulari (R. rickettsi) che possono essere trasmessi agli animali o all’uomo attraverso le zecche o altri vettori artropodi. I cani diventano quindi un serbatoio della malattia per l’uomo. Importante quindi effettuare sempre una regolare profilassi.

BRUCELLOSI
Alcune categorie sono particolarmente a rischio come contadini, allevatori e veterinari, frequentemente a contatto con feti abortiti, secrezioni, tessuti placentari, linfonodi o sangue. I sintomi sono di tipo sistemico, spesso con febbri alte ricorrenti.

CAT SCRATCH DISEASE (O MALATTIA DEL GRAFFIO DEL GATTO)
Bartonella è un agente zoonosico emergente segnalato in una vasta gamma di mammiferi domestici e selvatici. Nell’uomo esiste la forma classica che causa adenopatia (aumento dei linfonodi) di un singolo linfonodo entro 2 settimane  dal contatto, inoltre nel punto di inoculo è possibile rilevare una pustola che persiste per settimane. In pazienti immunodepressi la sintomatologia è sistemica con coinvolgimento epatico e splenico. La forma atipica invece è assai rara e segnalata solo nel 5% dei casi.

RABBIA
La Rabbia è una malattia virale molto grave, di solito a decorso fatale che colpisce i mammiferi a sangue caldo, uomo compreso e che viene trasmesso tramite la saliva di un animale infetto (cane-volpe). E’ sempre importante disinfettare bene la ferita. Vieni quindi messo l’animale in quarantena in osservazione. Fortunatamente l’Italia si mantiene indenne da casi di rabbia negli animali domestici. Questa malattia è attualmente diffusa nell’Est Europa.

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