rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
IlPiacenza

IlPiacenza

Redazione

Perché le rigidità della Merkel ora rischiano di danneggiare anche la Germania

Le misure a cui la Merkel si è finora opposta strenuamente (gli eurobond e, più in generale, le politiche di sviluppo) stanno diventando necessarie anche per la Germania. Perché un eventuale default dei Paesi del Sud Europa metterebbe in ginocchio il sistema bancario tedesco

L’avvento della moneta unica fu accompagnato, inizialmente, da molte speranze e da un largo consenso. Fu preceduto da un decennio di forti turbolenze monetarie, costellato da numerosi episodi in cui fu chiaro che le singole banche centrali dei vari Paesi europei, anche agendo in modo coordinato, erano più deboli degli speculatori finanziari. Il mercato finanziario statunitense aveva, negli Anni Novanta, una dimensione pari a circa la metà del mercato finanziario mondiale, quindi, senza la moneta unica europea, tutti i Paesi europei avrebbero, nei fatti, rinunciato a fare politica monetaria, lasciandosi trasportare passivamente dalle intemperie dei mercati finanziari globalizzati e lasciando semmai agli USA il potere esclusivo di intervenire in controtendenza con interventi di politica monetaria. 

E’ anche vero che, stando fuori dall’euro, l’Italia avrebbe avuto una valuta molto debole, in continua svalutazione rispetto alla moneta unica europea e al dollaro USA e questo avrebbe comportato un costo delle fonti di energia e del petrolio (beni in larghissima misura importati) ancora più alto di quello (pur proibitivo) dei giorni nostri e, di conseguenza, alta inflazione e tassi di interesse ancora più alti di quelli attuali: sarebbero stati dei macigni ancora più pesanti per il nostro debito pubblico e per la (de)crescita della nostra economia, anzi, tanto pesanti da eliminare i piccoli vantaggi di breve periodo che la “svalutazione competitiva” rispetto alle altre monete europee avrebbe potuto offrire alle piccole e medie imprese del Nord-Est, come avvenne negli ultimi decenni del secolo scorso.

In altre parole, quel “rischio default” che ogni tanto si aggira come uno spettro nel Sud Europa, si sarebbe già avverato. Come in Argentina negli Anni Novanta.Tuttavia non bisogna dimenticare che anche la Germania è stata fortemente avvantaggiata dall’avvento della moneta unica: il proprio sistema produttivo, certamente molto efficiente, ha avuto un mercato di sbocco naturale (e strutturalmente privo di qualsiasi barriera, causata da eventuali svalutazioni competitive di altri Paesi), su cui ha potuto fondare la propria crescita. La Germania ha potuto trarre vantaggio dalle migliori risorse umane ed intellettuali (il cosiddetto “capitale umano”, che tanto pesa nella crescita economica) che liberamente circolavano nell’UE e lo stesso peso politico ed economico della Germania si è accresciuto a livello mondiale, poiché ha assunto un ruolo guida dell’area economica (l’UE appunto) con il PIL più alto del mondo.

Quelle misure a cui la Merkel si è finora opposta strenuamente (gli eurobond e, più in generale, le politiche di sviluppo), che la grande maggioranza degli economisti suggeriscono da tempo, che Obama e quasi tutti gli altri Paesi europei con governi di qualsiasi colore (dal socialista  Hollande al conservatore Rajoy) chiedono a gran voce per salvare l’euro e l’Unione Europea, stanno diventando necessarie anche per la Germania. Perché un eventuale default dei Paesi del Sud Europa metterebbe in ginocchio il sistema bancario tedesco e perché la crisi politica dell’Unione Europea romperebbe il giocattolo su cui si è fondato nell’ultimo decennio lo sviluppo del sistema produttivo della Germania.

Sarebbe ora che qualcuno raccontasse queste cose all’opinione pubblica tedesca, così diffidente verso gli eurobond e le politiche di sviluppo europee. Per lo meno, queste cose le racconterebbe alla propria opinione pubblica un governo responsabile che non fa della demagogia: se le elezioni tedesche si svolgeranno nel 2013, il giocattolo europeo rischia di rompersi prima. 

Si parla di

Perché le rigidità della Merkel ora rischiano di danneggiare anche la Germania

IlPiacenza è in caricamento