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Effetto Vertigo

Effetto Vertigo

A cura di Diego Monfredini

Olocausto: i film per non dimenticare

La data scelta per celebrare il 'Giorno della Memoria' ricorda l'ingresso dell'Armata Rossa nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, avvenuto il 27 gennaio 1945, che mise fine alle atrocità compiute dal regime di Adolf Hitler e consentì di liberare i prigionieri. Proponiamo qualche film che getti sguardi eterogenei sul tema

Il Bambino con il pigiama a righe (The Boy in the Striped Pajamas) di Mark Herman

Bruno è un mite ragazzino figlio di un ufficiale nazista, la cui promozione porta la famiglia a trasferirsi dalla loro comoda casa di Berlino in un’area desolata in cui questo bambino solitario non trova nulla da fare e nessuno con cui giocare. Decisamente annoiato e spinto dalla curiosità, Bruno ignora le continue disposizioni della madre, la quale gli proibisce di esplorare il giardino posteriore e si dirige verso la ‘fattoria’ che ha visto nelle vicinanze. E' laggiù dove incontra Shmuel, un ragazzo della sua età che vive un’esistenza parallela e differente dall’altra parte del filo spinato. L’incontro di Bruno col bambino dal pigiama a strisce lo porta dall’innocenza a una consapevolezza maggiore del mondo degli adulti che li circonda, mentre gli incontri con Shmuel si trasformano in un’amicizia dalle conseguenze più tragiche.



ll Pianista (The Pianist) di Roman Polansky

Roman Polanski (di origini polacche nonchè ebree) porta sullo schermo il dramma dell'Olocausto.
Un brillante pianista polacco, di religione ebraica,interpretato dall'ottimo Adrien Brody, viene confinato nel ghetto di Varsavia dove sperimenta sulla pelle la sofferenza e l'umiliazione. Sfugge alla deportazione nascondendosi fra le rovine della città, e un ufficiale tedesco lo aiuta a sopravvivere.


Train de vie (Un treno per vivere) di Radu Mihaileanu

Nel 1941, per evitare la deportazione, gli abitanti di un villaggio ebraico dell'Europa centrale (romeno) allestiscono un finto convoglio ferroviario sul quale alcuni di loro sono travestiti da soldati tedeschi e partono nel folle tentativo di raggiungere il confine con l'URSS e di lì proseguire per la Palestina, Eretz/Israel, la Terra Promessa. Cominciano tragicomiche peripezie tra cui l'incontro con un gruppo di gitani che, a bordo di autocarri, hanno avuto la stessa idea. Una tragicommedia in veste di road movie sotto la triplice insegna dell'umorismo yiddish (condito di una grottesca ironia critica verso gli stessi ebrei, i tedeschi, i comunisti), di una sana energia narrativa e di un ritmo di trascinante allegria cui molto contribuisce Goran Bregovic, il compositore eletto di Kusturica, che attinge alla musica klezmer ebraica dell'Europa orientale. Dialoghi italiani di Moni Ovadia.

 

The Reader (A voce alta) di Stephen Daldry

Michael Berg è un adolescente nella Germania post-bellica degli anni ‘50. Un giorno, mentre cammina per strada, è vittima di un malore, e viene soccorso da Hannah, una donna trentenne dal misterioso passato. Michael, rimane subito conquistato dalla donna ed inizia a frequentarla passando ogni giorno, dopo la scuola, a casa sua. Hannah, non solo respinge il ragazzino, ma lo inizia al sesso provando piacere nell’ascoltare le letture di Michael dei libri che studia a scuola. Improvvisamente la storia d’amore termina, ma con suo grande stupore Micheal la ritroverà in un processo che la vede imputata come criminale nazista.

 

L'Uomo che verrà di Giorgio Diritti

Inverno del 1943. Alle pendici di Monte Sole vive Martina, unica figlia di una povera famiglia di contadini. Traumatizzata dalla perdita di un fratellino di pochi giorni ha smesso di parlare. La mamma rimane nuovamente incinta e Martina vive nell'attesa del bambino che nascerà, mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile, stretti fra le brigate partigiane del comandante Lupo e l'avanzare dei nazisti. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il bambino viene finalmente alla luce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto. Martina "raspisce" il pargolo.

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