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Effetto Vertigo

Effetto Vertigo

A cura di Diego Monfredini

I Promessi sposi del Teatro Lenz: un folle requiem per Manzoni

Fino al 24 novembre l’occasione a Parma per rileggere il monumento della letteratura italiana attraverso l’ipersensibilità artistica degli attori dotati di particolare status psichico-intellettivo

Corpi in vitro, semoventi, sorridenti come nascituri in ventri costretti dalla storia, dalla Historia delle loro piccole grandi storie, di ciascuno, degli sposi promessi fin dal primo vagito, rumori e suoni di prossimi futuri pieni di fatica, di paura, di riscatto... Dopo l’Hamlet ritorna a Parma, dirompente, il lavoro ultradecennale della compagnìa Lenz Rifrazioni con i suoi straordinari attori “sensibili”, ex lungodegenti psichici e persone con disabilità intellettiva: questa volta al centro della nuova scrittura drammaturgica sono gli archetipi della cultura italiana, Manzoni e Verdi.

I promessi sposi, opera fondativa della nostra letteratura, vengono rieditati in una singolare messa in scena di “vasi comunicanti”, lo spazio scenico è infatti regolarmente parcellizzato in una serie di cubi, veri e propri habitat che si accendono e si spengono letteralmente per dar vita agli episodi: ventiquattro quadri performativi e visuali pensati da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, i veri artefici del progetto. La visitazione dello spettatore è libera e deambulante, con ampia possibilità di scegliere il proprio punto di vista su ciascun momento del racconto, mentre tutti i dieci attori popolano simultaneamente le “stanze luminose”.

Schermata 2013-11-22 alle 17.23.24-2

Melodramma e romanzo si amalgamano grazie alla partitura elettronica mixata da Andrea Azzali che rielabora in modo originale la verdiana Messa da Requiem. La suggestione è ancora una volta di sapore cinematografico perché la rilettura del dramma prevede l’onnipresenza in scena di installazioni audiovisive che completano, ed incrementano fino al parossismo la recitazione dei quadri.

Tra tutti quadri scelgo la Monaca di Monza, interpretata dalla “ragazza” un po’ meno giovane della compagnìa, Delfina, che nello scorso Hamlet di Lenz vestiva i panni di Ofelia: nello stento del suo incedere lento in una sorta di litanìa palesava la sua irreversibile pulsione di morte, e restavo incollato al pizzo nero sulle spalle gracili di questa angelica vedova nera sino al balcone dove si sarebbe compiuto idealmente il suicidio. La variazione sul tema di questa riscrittura dei Promessi Sposi pretende la stessa forza emotiva da Delfina, che cammina su se stessa con un cappio stretto al petto fino ad arrestarsi costretta con le spalle al muro. La monaca è sola, abbandonata da tutti, da Egidio, da Dio..

Ciò che colpisce ogni volta è la capacità del teatro Lenz di restituire la monumentalità, la caratura epica di un testo, che tra l’altro, come in questo caso, non ho mai amato sui banchi di scuola. Io credo che ci riesca anche attraverso la moltiplicazione schizofrenica dei personaggi (tre monache di Monza, due Lucia) che richiede allo spettatore una partecipazione ulteriore.  

Schermata 2013-11-22 alle 17.23.32-2

Vorrei dire di più, della tragicomicità “balcanica” del personaggio di Don Rodrigo,  che sembra uscito da un film di Kusturica, o il Renzo atònico, svuotato da ogni aspetto drammatico, una sorta di prodotto esistenzialista, una “impagliata testa eliottiana”..  Ma straordinaria è performance di Don Abbondio, una minuta interprete afflitta da sindrome di Down che dona uno spessore incredibile alla maschera più discussa e complessa dei Promessi, a testimonianza dell’ipersensibilità artistica che contraddistingue gli attori dotati di particolare status psichico-intellettivo. C’è un’immagine in cui, col suo strisciare teneramente goffa i piccoli piedi, chiede un segno a Cristo e comunica con lui attraverso una croce usata come un cellulare.

Schermata 2013-11-22 alle 17.23.41-2

C’è tempo fino a domenica 24 novembre per assistere alle ultime repliche..

I PROMESSI SPOSI da Alessandro Manzoni, creazione per Natura Dèi Teatri #18 e Bicentenario Verdiano,

Info e prenotazioni:

La biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. Capienza limitata: è consigliata la prenotazione telefonica.

Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma T. + 39.0521.270141

info@lenzrifrazioni.it    |   www.lenzrifrazioni.it

Calendario repliche
Venerdì 22 novembre h 20.30
Sabato 23 novembre h 20.30
Domenica 24 novembre h 18.30

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