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Giovedì, 25 Aprile 2024
Fioristi o Fiorai?

Fioristi o Fiorai?

A cura di KaDò Flowerdesign

Il "concept store", facile a dirsi ma difficile a farsi

Strategie di marketing all'avanguardia si scontrano con la realtà, ma non mancano esempi di successo. Vi raccontiamo la nostra esperienza

Si è parlato di "concept store" per la prima volta negli anni '80. Come conseguenza di un'evoluzione delle strategie marketing negli store statunitensi, i negozi si sono trasformati da semplici contenitori di cose a spazi di esperienze eterogenee e ricche di fascino. Profumi, colori, luci e musica sono suggestioni fondamentali per catturare l'attenzione del cliente che vive un'esperienza di benessere totale. L'architettura del negozio gioca un ruolo fondamentale e viene progettata con cura. Un altro elemento fondamentale è l'eterogeneità della merce esposta, moda, cosmetica, wellness, food, design, sport, gli spazi accolgono contaminazioni bizzarre e affascinanti. La varietà dell'offerta è anche lo specchio di una varietà di target di clientela di riferimento. L'obiettivo è quello di aumentare la permanenza del cliente all'interno dello store per aumentare la probabilità di una vendita, ma non solo. Il cliente resta affascinato e promuove ulteriormente vendite future con un positivo passaparola. 

Facile a dirsi, difficile a farsi! Far funzionare un concept store non è affatto scontato. Ci sono esempi di successo e altrettanti fallimentari. Una location che ci è piaciuta molto è La Ménagère a Firenze, un ristorante gourmet che ospita al suo interno un flower corner, che si attesta tra i luoghi della città più fotografati e postati sui social. Poi ci sono ristoranti che mettono in mostra opere d'arte, oppure location prima abbandonate che vengono rivissute e ospitano eventi, ristoranti o showrooms... fabbriche, ex officine, ex lavanderie e chi più ne ha più ne metta. Non c'è limite all'immaginazione, ma a volte la creatività non basta. Servono competenze trasversali per gestire progetti di questo tipo. Le professionalità che occorrono sono tante quante le proposte contenute all'interno dello store "contenitore". Se questi presupposti vengono a mancare, alcune delle parti prevarranno sulle altre e il destino è che il progetto iniziale venga ridimensionato perdendo il suo slancio iniziale. 

Maggiore offerta non significa maggiori incassi, anzi. Lo abbiamo imparato a nostre spese. Il percorso del nostro progetto è breve, ma abbiamo già saputo imparare dai nostri errori e migliorarci sempre di più. Se si amplia sempre di più la merceologia che si vuole proporre, così come insegna il "concept store", questo comporta gestire un magazzino sempre più articolato e ingombrante, fare ordini, riassortire, esporre prezzi e predisporre le vetrine e la merce in negozio, ma soprattutto significa tempo, la cosa più preziosa che abbiamo da offrire. Quindi la strada che stiamo percorrendo è quella di limitare le categorie di prodotti per concentrarci principalmente sul fiore reciso, che già è la nostra specialità. 

Gli errori da cui imparare sono tanti quanti i successi di cui andiamo fieri, la variegata offerta di workshops e di eventi organizzati ci ha ampiamente premiato. Il concept store deve essere innanzitutto uno spazio di esperienze e questo noi lo abbiamo capito subito e lo abbiamo reso realtà. Non solo i workshops ma anche proposte esclusive come la "cena fiorita", in cui la cucina si fonde con la bellezza dei fiori all'interno del nostro stesso negozio. Eventi unici che vogliono coniugare il benessere con il nostro lavoro, una sorta di "flower therapy". Abbiamo svolto in negozio incontri per esplorare la meditazione Mindfullness e ci siamo rilassati con il Pilates. Abbiamo trasformato il negozio per un giorno in museo con le mostre Bonsai e ospitiamo la sede del primo Bonsai Club di Piacenza. Poi feste di compleanno, addio al nubilato per finire con la distribuzione di frutta e verdura a chilometri zero dell'Alveare di Piacenza. Il cliente da noi è anche un ospite, a cui noi siamo felici di proporre tutto ciò che ci piace.

A presto, i ragazzi di KaDò flowerdesign

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