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Venerdì, 26 Aprile 2024
Fioristi o Fiorai?

Fioristi o Fiorai?

A cura di KaDò Flowerdesign

Siccità a Piacenza: floricoltura in crisi

La prossima stagione floricola sarà compromessa dalla siccità di quest'anno? lo chiediamo agli addetti ai lavori

Anche la floricoltura locale, progetto che portiamo avanti con tutto il cuore, è in difficoltà. Ne abbiamo parlato con Giulia e Andrea che si occupano proprio di floricoltura nel Piacentino. In floricoltura infatti è adesso il momento di pensare alle semine per la prossima stagione. «Potete immaginare come sia difficile in questo momento di grande siccità ed affaticamento della natura pensare alle prossime colture. E’ infatti già il momento per pensare alla messa a dimora delle colture invernali e la semina dei fiori per la prossima primavera ma la siccità ce lo impedisce». La prossima stagione floricola sarà compromessa?

Noi abitanti della città non abbiamo la percezione esatta di quanta acqua piova dal cielo. Ma gli agricoltori, che vivono di ciò che la natura decide di donare loro, ne hanno invece una percezione diretta empirica, cioè pratica. Questo perché si ripercuote direttamente sul loro lavoro e sulla buona riuscita delle coltivazioni. Quest'anno l'allarme siccità è argomento quotidiano dei mezzi di informazione. La pioggia si misura in "mm di pioggia" per unità di superficie con appositi strumenti. Citando Coldiretti “Nel solo mese di giugno c’è stata una diminuzione della quantità di acqua del 60% rispetto ai valori medi precedenti, con il prolungarsi dell’assenza di pioggia in gran parte della Penisola, l’allarme siccità si è ormai esteso ad oltre i due terzi della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutte le regioni anche se con diversa intensità”.

siccità 01-2Qualche curiosità sul mondo agricolo: le fonti idriche sono principalmente due: raccolta acqua piovana e pozzi. «Solitamente in azienda avviene il riuso dell’acqua piovana raccolta attraverso pluviali e canali che confluiscono nel lago aziendale. Quest’anno il livello dell’acqua raccolta è arrivato quasi a zero». La seconda fonte è l'acqua di falda estratta con pompe attraverso i pozzi. Giulia ci spiega che «per avere il permesso di costruzione di pozzi ad uso agricolo le procedure sono davvero tante e lunghissime e non è detto che sia assegnato, senza contare l'utilizzo dell'acqua che viene fatto, c'è un enorme spreco idrico». Quest’anno più che mai si sono rivelati fondamentali i sistemi utilizzati in azienda per il risparmio idrico. Gran parte delle colture prevedono l’utilizzo di teli pacciamanti i quali impediscono la crescita di erbe infestanti che in periodo di siccità entrerebbero in competizione idrica con le colture, gli stessi teli inoltre limitano l’evaporazione dell’acqua. Infine un sistema di irrigazione goccia a goccia permette un’innaffiatura precisa e puntuale diminuendo gli sprechi idrici».

«Non so come sarà lo scenario che avremo davanti fra 50 anni, se le mie figlie godranno delle stesse meraviglie di cui la natura mi rende partecipe ogni giorno con il mio lavoro, guardo fuori dalla finestra e mi chiedo se sarà ancora tutto così, il verde dei boschi, le rondini che nidificano sul mio tetto, il grande patrimonio di piante spontanee che abbiamo attorno». Giulia non è l'unica ad essere preoccupata per il prossimo futuro: «Il perché questa stagione sia stata così non lo so, ma di sicuro fa paura, soprattutto se con l'ambiente ci lavori. Non tutti si rendono conto di come le nostre azioni oggi condizionano realmente ed effettivamente la terra su cui viviamo. Per molti ora c'è una mancanza di cura e attenzione, nel non rendersi conto che un consumo consapevole è necessario per il benessere e la conservazione della nostra terra».  

siccità 03-2Noi di KaDò abbiamo timore per il futuro, ma anche molto ottimismo e fiducia nell'ingegna dell'uomo. Nuove tecnologie nascono per il risparmio idrico e per risorse idriche alternative come la condensazione dell'umidità atmosferica. Inoltre i modi per riutilizzare l'acqua negli impianti domestici e/o aziendali sono sempre di più. Tutti però dobbiamo impegnarci a ridurre gli sprechi e a considerare l'acqua una preziosa risorsa. Solo in anni di siccità come questi ci si accorge di quanto il tema sia attuale. Incrociamo le dita e speriamo che i ragazzi, che insieme a noi portano avanti il progetto della floricoltura locale e che vorrebbero vederlo crescere, possano superare al meglio il difficile momento. 

A presto, i ragazzi di KaDò Flowerdesign

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