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Redazione

Gennaio 1896, in città scoppia la passione per le ostriche

In un mondo che va forte, troppo; che pretende di continuare a voltare pagina senza fermarsi a pensare, può valere la pena di riflettere su briciole di fatti accaduti oltre 120 anni fa. C è ne dà l'opportunità, il libro Sei anni di vita piacentina (1894 -1899) giorno per giorno a cura di Corrado Sforza Fogliani e di Antonietta De Micheli

15-31 gennaio 1896

16 - da Libertà.  Fu sparsa la voce - raccolta o creata dai giornali, non sappiamo - che l’ispettore governativo, venuto mesi fa a Piacenza per un’inchiesta sull’ospizio Vittorio Emanuele, abbia steso la relazione dell’inchiesta, ma che questa, mandata a Piacenza, si sia ora qui smarrita.

17 – da Il Progresso. Grazie all’iniziativa dell’arciprete Don Gorra e all’opera gratuita dei parrocchiani, la chiesa di Groppallo è stata fornita di acqua potabile. L’acqua è stata presa dal monte Pennola, ad una distanza dalla chiesa di circa 3.500 metri. Giorni sono con grande solennità si è proceduto alla benedizione dell’acqua potabile che segna per questo villaggio un’era di progresso.

18 - dal Progresso. Corre insistente la voce che il Vescovo Scalabrini sia stato sospeso dalla facoltà di pontificare. Questa punizione gli sarebbe stata inflitta in seguito a certi scandali che da qualche tempo avvengono nella diocesi, non certo provocati da lui, ma da lui non saputi impedire.

19 – da Libertà. Alle ore 14 nel Salone della Banca Popolare, l’on. Luigi Luzzatti, deputato al Parlamento, tiene per conto del Comizio Agrario, una conferenza sulla istituzione delle Cattedre ambulanti di Agricoltura.

- da Libertà. La Deputazione Provinciale nella sua ultima adunanza ha deliberato tra l’altro di fare rimostranza al Governo contro il trasferimento da Piacenza ad altre città di pubblici uffici che da anni avevano qui sede. Ha inoltre deliberato di sottoporre con voto favorevole al Consiglio la domanda di concorso testé rivoltale dal Comitato per la creazione di un Ospedaletto Infantile in Piacenza.

- da Libertà. Il sig. Giacomo Lanza ha lasciato la funzione di redattore-capo del Progresso e resta come semplice redattore.

20 - da Il Progresso. Si gioca a busella non solo nelle vie remote e secondarie, ma in quelle principali, interrompendo così la libera circolazione e seccando orribilmente la gente.

22 - Da libertà.   La resa di Macallé  fu favorevolmente appresa anche a Piacenza. Fu per tutti un sospiro di soddisfazione per la salvezza di quel pugno di valorosi il cui sacrificio oramai non avrebbe potuto aggiungere nulla alla loro gloria.

24 – Da Il Progresso. L’archivio del Comune, la cui importanza è quasi ignota agli stessi cittadini, vuolsi qui farne parola. E’ esso posto nel braccio destro del palazzo Comunale e occupa quattro camere all’ultimo piano. Meschino è l’aspetto sotto cui si presenta, trovandosi gran parte delle carte e dei documenti sparsi per terra per mancanza di scaffali in cui allogarli; ma la poco gradevole apparenza rimane tosto cancellata dal pregio singolare di ciò che vi si contiene.

25 - Da L' Amico del Popolo. In S. Paolo da tre giorni l’oratore dell’esercizio don Luigi Marazzi, a tarda sera tiene una conferenza religiosa esclusivamente per gli uomini. Sappiamo che il concorso è quanto si possa dire numeroso.

26 – Da Libertà. Partono per l' Africa ufficiali e soldati sorteggiati del 210° e 290° artiglieria. Tra artiglieri da campagna e da fortezza partono poco più di 150 uomini. Ad ogni partente il vivandiere Frosini riempie la borraccia di vino e il caposarto Avenia distribuisce sigari a volontà. Anche gli ufficiali regalano 4 sigari a ciascun soldato. Sono accompagnati alla stazione dalle musiche del 210° e 220° fanteria e dalla ufficialità del presidio. Sono presenti le autorità civili tra cui il Prefetto e il Sindaco. Al fischio di partenza i partenti agitano la rossa berretta data loro per copricapo. Numeroso è il pubblico presente.

27 – Da Il Progresso.  Le ostriche e gli ostricari hanno rifatto capolino per le vie e nei pubblici esercizi cittadini ... E’ notevole però come da parecchi anni a questa parte il gusto per le ostriche si sia diffuso, sei o sette anni fa a Piacenza non c’era che un venditore di ostriche, noto soltanto a pochi raffinati della ghiottoneria,oggi gli ostricari sono parecchi.

Da Il Progresso. Lo scorso anno in questo periodo dell’inverno eravamo sepolti sotto la neve; Piacenza sembrava una città della Russia settentrionale. Quale differenza coll’inverno di quest’anno! Siamo entrati nella terza decade del gennaio e della neve non c’è neppure il ricordo. Anche il freddo non è stato intenso, fuorché però pochissimi giorni. Se questa mitezza dura anche i tre famosi giorni della Merla gli ultimi del mese saranno sconfitti.

28 - Da Il Progresso. Nella notte viene commesso un furto nel negozio del pizzicagnolo Giuseppe Barugnelli agli Orti di S. Lazzaro Alberoni. Fatto un largo foro in un muro, i ladri entrano nel negozio e asportano tanto salume per circa 300 lire e vuotano il cassetto del banco per una somma uguale.

29 - Da Il Progresso. Incominciando da stamani ore 10 e così regolarmente giorno per giorno, il prof. don Paolo Miraglia, celebrerà la Messa nel locale di Trebbiola, che ora puossi a ragione chiamare Oratorio miragliano. L’altare, il calice, l’ostensorio e tutto il corredo sacro gli vennero regalati, così officerà in quel locale con accompagnamento dei suoi fedeli.

30 - Da Libertà. Il sig. avv. Tancredi Raffo stampava ieri una dichiarazione sul suo giornale, nella quale era detto che, appunto col numero di ieri, egli abbandonava la Direzione del Progresso. La causa vera di tale decisione deve ricercarsi nel fatto che tre mei di sforzi quotidiani per rialzare la bandiera del partito progressista riuscirono del tutto vani, come dice lo stesso Raffo in un articolo intitolato “I partiti a Piacenza”. Il torto dell’avv. Raffo fu appunto, secondo noi è di essersi sobbarcato ad un compito impossibile, perché assente da Piacenza da oltre un decennio, gliene era sfuggito l’intimo pensiero del momento.

31-  Da  il Progresso. Ad Agazzano alcuni operai intenti alla costruzione di un serbatoio d’acqua in una proprietà dei conti Anguissola-Scotti di Agazzano vengono sepolti sotto una frana. Uno rimane morto.

... confrontando la cronaca di allora con quella di oggi possiamo dire di essere diversi?  Alla domanda il prof. Ferdinando Arisi in occasione di una precedente cronologia degli stessi autori, rispondeva che ci sono motivi per pensarlo, ma non ne mancano per negarlo. Siamo migliori?  Forse che sì forse che no, com'è scritto nella pietra d'angolo d'una bella casa di via Campagna.

Gennaio 1896, in città scoppia la passione per le ostriche

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