rotate-mobile
Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

“Il quaderno di Castellarquato”

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale

CASTELL’ARQUATO PROTAGONISTA DEL 18° FASCICOLO DEI “QUADERNI DELLA VALTOLLA”

presentazione quaderni valtolla-2

IL QUADERNO DI CASTELL’ARQUATO

Autori:  Sergio Efosi, Annamaria Carini, Giorgio Petracco, Marc Le Cannu, Domenico Ponzini, Massimo Pallastrelli, Mario Giuseppe Genesi, Giacomo Galli, Giulio Gravaghi, Andrea Bergonzi e … 40 cartoline d’epoca. Prefazione Tiziana Meneghelli.

Pagine 304 stampa Grafiche Lama Srl, Piacenza, 2016. Edito da Circolo Culturale Valtolla.

Patrocini: Amministrazioni comunali di Castell’Arquato, Lugagnano, Morfasso, Vernasca, Pro Loco Castell’Arquato e con il sostegno della Banca di Piacenza.

La rivista è reperibile nelle edicole della media e alta Valdarda e nell’ufficio IAT di Castell’Arquato

In copertina “Il borgo di Castell'Arquato", raffigurato in un “vinarello” su carta eseguito da Maurizia Gentili con i pigmenti dei Vini dei Colli Piacentini, usando una propria tecnica che si rifà all’acquerello. In quarta di copertina “Palazzo gotico, residenza municipale di Castell’Arquato”, cartolina dalla collezione privata Valter Sirosi.

Dopo circa vent’anni di intensa attività la rivista  è approdata ufficialmente a Castell’Arquato in occasione della presentazione di questo 18° volume interamente dedicato alla storia di Castell’Arquato, dalle origini protostoriche alla metà del secolo XIX. In realtà si è trattato di un ritorno perché la rivista ha parlato del Borgo in 18 precedenti saggi per oltre 400 pagine.

Nel Palazzo del podestà di Castell’Arquato, gremito per l’occasione, in tanti hanno accolto la presentazione di questo nuovo volume accompagnato da un intermezzo musicale rinascimentale. L’incontro è stato presieduto da Fausto Ferrari presidente del Circolo Culturale Valtolla, editore e proprietario della testata e da Sergio Efosi redattore, responsabile della fotografia e della comunicazione digitale. Presenti il Sindaco Rocchetta e l’assessore alla cultura Tiziana Meneghelli, numerosi consiglieri comunali, i rappresentanti di associazioni culturali locali,  tanto pubblico e gli autori che hanno brevemente illustrato i loro saggi contenuti nella rivista.

Scorrendo il nuovo "Quaderno" – annota Tiziana Meneghelli, mi sono resa conto che esiste un comune denominatore che lega le oltre 300 pagine: l'importanza che ognuno deve dare alla storia, l'influenza che il passato ha su qualsiasi individuo. Scrive Sergio Efosi nel “Quasi editoriale”: eccoci dunque pronti, ancora una volta, a entrare nel vivo della questione storica arquatese, iniziando dalle lontane origini che ci conducono all'età del bronzo, del ferro e poi all'epoca romana permettendo di affermare, con certezza, che le terre di Castell'Arquato erano frequentate e popolate fin da quei tempi antichi. E allora con altrettanta certezza possiamo ammirare l'opera dell'uomo medievale, successivo a quello primitivo e antico, che con la terra combusta e la pietra plasmata ci ha regalato questi capolavori storico-architettonici che testimoniano la magia e lo spirito del luogo.

Una cronologia storica di Castell'Arquato che considera le vicende note accanto a quelle meno conosciute, meno raccontate. Un rendiconto che comprende anche i luoghi non affioranti, dove il buio è prevalente; un sotto suolo fatto di cunicoli, piccole gallerie, anfratti naturali, regno scuro dove sono custoditi chissà quali segreti e che testimoniano il consolidarsi di una presenza umana stabile che ha realizzato tutto quello che vediamo transitando lungo le vie del borgo e nella meraviglia della piazza monumentale.

SCORRENDO LE PAGINE

Il compito di narrare le origini arquatesi è assolto dai saggi di Annamaria Carini, Giorgio Petracco e Mare Le Cannu; mentre mons. Domenico Ponzini pone in evidenza come nell'epoca medievale Castell'Arquato fosse frequentata anche da migliaia di pellegrini francigeni.  Massimo Pallastrelli racconta i fasti, e anche la vita quotidiana arquatese nel periodo post medievale.  Mario Genesi dedica il suo saggio agli stampati e ai manoscritti musicali degli archivi arquatesi del chiostro trecentesco della Collegiata, poi Giacomo Galli traccia la storia di Casa Benna, la vecchia corte agraria che ancora produce vini già decantati ai tempi del Papa Paolo III Farnese; Giulio Gravaghi ricostruisce la storia dell’edificio storico con affaccio sulla piazza monumentale, ora sede del Municipio. Infine Andrea Bergonzi analizza il materiale delle Visite vicariali, compiute tra il 13 settembre e il principio di dicembre del 1848 reperito nell'archivio diocesano.

“Il quaderno di Castellarquato”

IlPiacenza è in caricamento