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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

Libri Piacentini - "Gregorio X un piacentino sul trono di Pietro"

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale

Gregorio X un piacentino sul trono di Pietro

Autore Massimo Solari

Pagine  324 
Casa editrice Lir
Prefazione dell’autore
Prezzo di copertina  euro 14

Il Papa piacentino Gregorio X, sotto la lente di Solari

Quattordici miracoli, ma è “solo” Beato

Intervista all’autore

Massimo Solari, piacentino, esercita la professione di avvocato nella nostra città dal 1980. Specializzato in procedure concorsuali (fallimenti) esercita anche nel campo civile e penale. Scrittore per passione sin dal tempo del Liiceo, pubblica il suo primo libro “Mariella”, nel 2008 una biografia della moglie, dedicata alla figlia Carlotta. Nel 2010 segue “Le Regine di Piacenza”, saggio su quattro donne celebri che hanno legato la loro vita a Piacenza: Calpurnia, moglie di Giulio Cesare, Angilberga, moglie di Ludovico II imperatore tedesco, Margarita d'Austria, figlia naturale di Carlo V e Maria Luigia d'Austria, moglie di Napoleone.

Sempre nel 2010 pubblica i libri “Papa Marco II” un fantasy stile Dan Brown, “I segreti dei re di Francia” e “Betulle nella bufera”, quest'ultimo un romanzo ambientato nell'Europa del Congresso di Vienna.

Nel 2011 è la volta di “La mia vita con Mariella”, una sorta di riedizione del primo Mariella con ampi squarci sulla vita piacentina degli anni 70 e 80 del secolo scorso.

Tutti i volumi sono pubblicati con la Casa Editrice Lir.

"Lo scorso 20 ottobre alla sala Panini della Banca di Piacenza, l'avv. Solari ha presentato il suo ultimo libro: "Gregorio X, un piacentino sul trono di Pietro".
 

Cogliamo l’occasione per parlarne direttamente

- Avvocato, questo libro segue Le Regine di Piacenza, Augusta Placentia e Giulio Alberoni, tutti relativi alla storia di Piacenza. Come sceglie i suoi personaggi?
 

R. Il personaggio che metto a fuoco deve avere alcune caratteristiche: non solo essere nato a Piacenza, ma aver avuto per tutta la vita un particolare rapporto con la città. Poi deve aver avuto una vita avventurosa e comunque meritevole di essere raccontata. Infine devo trovare sul personaggio abbastanza materiale da giustificare un libro di ampio respiro. Faccio degli esempi: Giorgio Armani è nato a Piacenza, dopo di che non se n'è mai più ricordato, Pietro Giordani ha avuto una vita noiosissima, su Alberto Scoto, personaggio intrinsecamente legato a Piacenza e molto interessante, c'è pochissima bibliografia.
 

- Papa Gregorio è solo beato e non santo nonostante siano accertati una quindicina di miracoli ….

Per colpa della politica. Gregorio, nel tragitto che fece da Orvieto a Lione, dove aveva convocato il Concilio, si fermò a Piacenza. Aveva al suo seguito l'arcivescovo di Milano, Ottone Visconti, che non aveva ancora potuto prendere possesso della sua diocesi per l'opposizione dei Torriani, suoi acerrimi nemici.
Gregorio lascia a Piacenza Ottone e si reca a Milano. Cerca di rabbonire i Torriani, i quali, al contrario, approfittano della situazione per ordire un attentato ai danni dell'arcivescovo.
L'attentato fallisce, ma gli storici ritengono che Gregorio sia stato messo al corrente dell'attentato e non lo abbia impedito, se non - addirittura - che ne fosse l'ispiratore.
Il Campi scrive l'apologia di Gregorio proprio per negare qualunque suo coinvolgimento, ma questa "pecca" gli ha impedito di salire agli onori degli altari.
Mi riferivano che papa Ratzinger, devoto di papa Gregorio, avesse in animo di santificarlo ma le sue improvvise dimissioni (e l'ovvia inerzia dei piacentini) lo hanno impedito.
 

- Bio o agiografia?

C’è quella del Campi, che lui stesso confessa essere una agiografia, e che si compone di poche pagine, quella dell'Anonymus, probabilmente il segretario o il maggiordomo del Papa, che conta 18 pagine... e che è scritta interamente in un latino medievale che te lo raccomando... e infine c'è l'opera monumentale di Ludovico Gatto, studioso insigne, ma rivolta ad altri studiosi, molto rara e costosa.
La mia biografia è molto scanzonata e tende pericolosamente alla digressione. Mi fermo a raccontare di Bonifacio VIII e delle sue malefatte, di Guglielmo da Saliceto, che era contemporaneo di Gregorio, poi salto a raccontare di Craxi o di Napolitano, infine torno alla Parigi medievale e alla sua università. Insomma, non essendo e non ritenendomi uno storico paludato, faccio un po' quello che voglio e tocca al lettore seguirmi!
 

- Nel suo libro evidenzia il rapporto che ci fu tra Gregorio - Tedaldo Visconti e il grande cardinale piacentino Giacomo da Pecorara.
 

Si, Giacomo fu il mentore di Gregorio: lo prese al suo servizio nel 1236, durante una sua visita a Piacenza come legato pontificio e Gregorio rimase al suo seguito fino alla morte del porporato. Siccome definisco il Pecorara "Il Casaroli del medioevo" per la sua intensa attività diplomatica, certamente da lui Tedaldo ha preso tutta l'esperienza che gli è servita in seguito.
 

- Gregorio ha incontrato anche Marco Polo?
 

Lo racconta lo stesso Polo nel Milione. Lo incontra in Terra Santa e - quando comprende che quel prelato è appena stato nominato Papa - gli consegna una lettera del Gran Kan. L'imperatore tartaro chiede al Papa di Roma 100 saggi per convertire il suo popolo al cristianesimo. Possiamo immaginare cosa sarebbe successo se Gregorio avesse avuto la possibilità di mandare in Cina un "battaglione" di agguerriti gesuiti o francescani, appoggiati dall'imperatore, a cristianizzare tutto l'estremo oriente? Ma la storia non si fa coi "se".
 

- Perché il conclave di Viterbo, il più lungo della storia della Chiesa, oltre 1000 giorni, ha eletto proprio Gregorio?

Tra i candidati più accreditati quattro saranno in seguito sommi pontefici. Ma in quel preciso momento storico ci voleva a) un papa di transizione, b) un accorto diplomatico c) un esperto di Terra Santa per organizzare una crociata. E Gregorio rispondeva a tutti questi requisiti. Pensi che ha regnato solo cinque anni, come papa Roncalli, e come lui ha indetto un concilio ecumenico appena salito al soglio. Vatti a fidare dei papi di transizione!
 

Libri Piacentini - "Gregorio X un piacentino sul trono di Pietro"

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