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Venerdì, 29 Marzo 2024
Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

Prima che sorga il sole. Vivere in Brasile tra i bambini di strada

La nostra sezione Cultura dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale

Prima che sorga il sole

Vivere in Brasile tra i bambini di strada

Autore Gaia Corrao

Pagine 128

Editore Il Nuovo Giornale

Stampa nuova Litoeffe

Prezzo di copertina euro 10

ISBN 9 788873646907

Gaia Corrao è toscana, ma è molto legata alla nostra città. Collabora da anni con il settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio “Il Nuovo Giornale”, ha scritto una decina di monografie su santi e beati legati al territorio piacentino e nel giugno 2010 ha ricevuto il “Premio Solidarietà per la Vita Santa Maria del Monte” patrocinato dalla Banca di Piacenza. Giornalista, laureata in Giurisprudenza, master in Teologia del Matrimonio e della Famiglia, in colloquio con don Davide Maloberti, ha presentato alla platea della Sala Panini di Palazzo Galli -in prima fila il dottor Giuseppe Nenna, Presidente del Cda della Banca di Piacenza e l’avv. Corrado Sforza Fogliani, Presidente comitato esecutivo della Banca -il suo ultimo libro “Prima che sorga il sole”, edito dal Nuovo Giornale in collaborazione con la Nuova Editrice Berti.

Il libro, strutturato su dieci capitoli che già dalle prime righe ne invogliano alla lettura sino alla fine, racconta con semplicità, storievere di solidarietà a fianco dei più deboli. Storie che testimoniano come ogni giorno la Provvidenza si manifesta con segni che permettono ad una missione ­ pur senza ricevere nessun sussidio da parte delle autorità ­ di nutrire  quasi un centinaio di persone, di cui una settantina di bambini.

La Carrao e il marito Gianluca,hanno vissuto per dieci anni in una Casa Famiglia nella Comunità “Cenacolo” a Mogi dasCruzes, a 100 km da San Paolo, nel sud del Brasile, dove nel 2008 i coniugi hanno avuto la terza figlia, Benedetta.  Le pagine del libro testimoniano cosa significhi concretamente accogliere i poveri e lasciarsi interrogare da loro; raccontando anni di servizio e di amore agli ultimi, a quei "piccoli del Vangelo tanto amati da Gesù”.

“Partire non era stato facile.Cosa stiamo facendo? È una follia. Siamo genitori incoscienti, scellerati ... Mi sfilano davanti agli occhi i volti desolati dei nonni, dei parenti e di tutti quelli che ci hanno dati per matti. Vedo gli occhi tristi di mio padre, che rimane senza nipotini vicini e mi sento morire per il rimorso. Vedo la casa che non è più nostra, i mobili, le suppellettili, gli angoli di un appartamento che da oggi non c'è più. Ma guardarsi indietro, non si può. Non c'è spazio per i ripensamenti. Ormai stiamo volando. Bisogna guardare avanti. Direzione futuro. Una terra nuova, una vita nuova. Un nuovo mondo”.

Lo abbiamo fatto, racconta l’autrice del libro, con timore e tremore. Eppure ha ragione il salmista: chi semina nelle lacrime, miete nella gioia. Uscire dalle proprie sicurezze, dalle comodità di una vita già scritta ed entrare nella tormentosa vita di Dio, che è un percorso tutto in"curva", una curva senza fine, fa bene, rinnova, libera, rigenera e, mi sembra di poter dire perfino che ringiovanisce, dentro e fuori.

È l'esperienza – ha proseguito - che abbiamo fatto in Brasile e che desideriamo condividere con chi legge le pagine del libro. L’atterraggio nel nuovo mondo ci ha catapultati in una dimensione completamente differente di vita: i nostri occhi hanno visto e i nostri orecchi hanno udito cose molto difficili da accettare per una mentalità europea. Eppure, in questo mondo in cui povertà e ricchezza umana e materiale convivono in un attrito stridente e che dà fastidio, abbiamo vissuto anni bellissimi di donazione totale ad un' opera di Dio. Abbiamo stampati negli occhi e nel cuore i volti e gli sguardi di tanti bambini, accolti direttamente dalla strada, arrivati da noi in condizioni pietose e che poi, pianopiano, come una pianta irrigata, hanno ripreso vita e voglia di vivere. In questi anni abbiamo potuto constatare come l'amore fa veramente miracoli e in grande stile. Miracoli, che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Chi è stato laggiù, non può più dire che Dio non esiste o che non si preoccupa per i suoi figli. Dio c'è. Noi l'abbiamo incontrato! C'è e provvede, ieri oggi e sempre.

Gaia Coarro è legata alla Comunità “Cenacolo” fondata da Suor Elvira Petrozzi per venire incontro ai poveri di ogni tipo, dai bambini ai tossicodipendenti. La Comunità conta circa settanta “Case” sparse ai quattro angoli del mondo, che non hanno solamente un carattere sociale o assistenziale perché sono soprattutto una “famiglia” fondata sulla fede, dove la persona ferita è accolta gratuitamente con amore “un amore esigente che educa alla bellezza della vita vera”.IMG_3933-2

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