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Libri piacentini

Libri piacentini

A cura di Renato Passerini

"Stanislao Omati da Borgo S. Donnino e il Signor Ipocondriaco"

La nostra sezione Cultura, curata dal giornalista Renato Passerini, dedica questo spazio alla segnalazione e recensione di libri piacentini. Ne entrano a far parte le opere che trattano argomenti riguardanti la nostra provincia: geografici, storici, ambientali, economici, urbanistici, folcloristici, ecc.; a queste si aggiungono i libri di autori piacentini, per nascita o per adozione e i cataloghi delle esposizioni allestite sul territorio provinciale

“Stanislao Omati da Borgo S. Donnino e il Signor Ipocondriaco. Disputa medica del Seicento intorno al caso clinico di un paziente illustre", è un libro curato da Paolo Moruzzi, direttore dell'unità operativa di cardiologia e del dipartimento di emergenza, urgenza e della diagnostica dell'ospedale di Vaio, che l'Azienda Usl di Parma ha pubblicato nell'ambito delle celebrazioni per il decennale dell'apertura.

All'origine del libro è una disputa insorta tra due medici, il dottor Stanislao Omati, originario di Borgo S. Donnino (l'attuale Fidenza) e il dottor Filippo Trombetti di Genova. Al centro della contesa il caso clinico di un comune paziente. La vicenda ha inizio nell'estate del 1674, quando un genovese illustre, Emanuele Brignole, giunge a Piacenza "a questa città cospicua, solita a raccoglier nel suo amorevol seno gli egri distrutti, per restituirli alle loro patrie rifatti" con l’obiettivo di goderne la "salubrità dell’aria".

E' di nobile e ricca famiglia e nella sua città ha fondato l'albergo dei Poveri, tuttora esistente, destinato alla cura degli indigenti. Essendo la sua condizione di salute peggiorata, egli si rivolge al dottor​Omati, che a Piacenza esercita la professione. Questi modifica radicalmente la terapia impostata dal medico genovese ritenendola non corretta. Ne nasce una polemica tra i due medici durata otto anni. Probabilmente a causa della notorietà del paziente, una straordinaria figura di benefattore, la disputa viene divulgata attraverso la stampa di tre libri, di Trombetti prima, poi di Omati e infine nuovamente di Trombetti. Nello specifico vi era concordia sulla diagnosi della malattia del Brignole, ma completamente diverse sono le terapie proposte in base ad interpretazioni totalmentecontrastanti circa la sua origine.

Nelle pagine del libro i termini della disputa sono esposti secondo i canoni medici del tempo, utilizzando per quanto possibili, citazioni testuali al fine di rendere il pensiero dei contendenti. La polemica offre uno spaccato della medicina dell'epoca con tratti che ricordano certi passaggi del Malato Immaginario di Molière. In particolare, risulta chiara la critica rivolta, in forma caricaturale, dal commediografo francese alla maggior parte dei medici del suo tempo, concernente il loro attaccamento eccessivo agli antichi padri della medicina.

Il volume è stato presentato a Palazzo Galli, con folto concorso di pubblico, da Robert Gionelli in colloquio con il dottor Moruzzi e con contributi di Massimo Baucia Conservatore Fondo Antico Biblioteca "Passerini-Landi", delle storiche Federica Dallasta e Annamaria De Marini, di Enzo Sorvino Commissario Straordinario A.s.p. Emanuele Brignole.

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"Stanislao Omati da Borgo S. Donnino e il Signor Ipocondriaco"

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